Mino Raiola se n'è andato. Il super procuratore, all'età di 54 anni, si è arrso contro un male incurabile.
Agente di campionissimi come Ibrahimovic, Haaland, Pogba e tanti altri, Raiola lascia un vuoto nel mondo del calcio e ovviamente tra chi gli voleva bene. Uno spiccato senso per il business calcistico e non solo: è partito da Nocera Inferiore, dov'era originaria la sua famiglia, per poi spostarsi in Olanda, ad Haarlem. Il padre, allora meccanico, aveva aperto con successo un'attività di ristorazione. Ha iniziato come cameriere, i ritagli di tempo libero li passava su un campo di calcio. Ad osservare.
Un campione dopo l'altro
A 18 anni aveva smesso già di giocare, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili dell'Harleem; nel 1987 era diventato responsabile del settore giovanile dello stesso club, salvo poi aprire una società di intermediazione. Fa tutto: il direttore sportivo, l'intermediario, tramite tra squadra e società. Passa dai piccoli ai grandi club, e le prime soddisfazioni sono importanti: Roy al Foggia, Bergkamp all'Inter via Ajax.
Con la Sportman mette a segno il primo, grande colpo: il futuro Pallone d'Oro, Pavel Nedved. Da Ibra a Pogba, fino a De Ligt e Haaland, nel corso degli anni è stato uno dei procuratori più amati, temuti, rispettati, attaccati e venerati. Se ne va con il pallone in mano, quando aveva ancora tantissimo da fare e raccontare.
Il messaggio della famiglia
Dopo giorni di difficoltà e condizioni disperate, Mino se n'è andato circondato dall'affetto della famiglia. Alle 16, il messaggio pubblicato attraverso i suoi social: "Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre - si legge -. Mino ha lottato fino all'ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto.
Mino è stato parte delle vite di tanti calciatori e ha scritto un capitolo indelebile della storia del calcio moderno. Ci mancherà per sempre e il suo progetto di rendere il mondo del calcio un posto migliore per i calciatori sarà portato avanti con la stessa passione. Ringraziamo di cuore coloro che gli sono stati vicini e chiediamo a tutti di rispettare la privacy di familiari e amici in questo momento di grande dolore".