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L'addio di Ronaldo rovescia il mondo della Juve

L'addio di Ronaldo rovescia il mondo della JuveGetty
Per i bianconeri salutare il portoghese significa cambiare anima: il fenomeno da 101 gol in tre stagioni che ha monopolizzato il reparto offensivo lascia un vuoto da colmare con più coralità e più gioco di squadra

Il mondo alla rovescia. Come quel gesto tecnico del 3 aprile 2018: lo stacco nel cielo e il mondo bianconero visto sottosopra dalla prospettiva di Ronaldo. Ora è la Juve a vedere il suo mondo capovolgersi: con l'addio di CR7 i bianconeri cambiano punto di vista e voltano pagina dopo un triennio in cui l'asso portoghese ha monopolizzato il reparto offensivo, e non solo.

Una macchina da gol: 101 i gol segnati, record inanellati uno dopo l'altro , e un'assenza che già si fa sentire. Perdere il portoghese significa dover sopperire a una incredibile quantità di gol puntando di più sul collettivo. 

CR7 ringrazia i tifosi della Juve dopo il gol in rovesciata

Con la testa all'insù

È iniziato tutto con lo sguardo rivolto al cielo. Con quella rovesciata con cui CR7 sembrava aver già chiuso il discorso qualificazione nell'andata dei quarti di Champions nel 2018 contro i bianconeri. Tecnica, coordinazione, intuizione. Un gesto che è l'essenza del calcio e che fa scoccare la scintilla tra l'attaccante e il popolo bianconero, che lo omaggia, ammutolito e ammaliato, con una standing ovation.

Quell'estate CR7 sceglie la Juve e comincia una storia destinata a durare tre stagioni dove rivoluziona la fisica. Fgrav = (Gm1m2)/d2 , con lui, non conta più. Ronaldo regala perle ai tifosi e agli amanti del calcio in generale, con i suoi stacchi che lo fanno lievitare nettamente sopra gli avversari e lo lasciano lassù, sospeso, come se la legge di gravità si prendesse una pausa fino all'impatto col pallone

Doti tecniche e atletiche uniche al mondo, praticamente impossibili da rimpiazzare. Alla Juve ora serve virare, ovviamente, su un discorso che coinvolga maggiormente tutte le risorse della rosa. La sconfitta con l'Empoli fa più rumore anche per questo.

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Con CR7 la squadra ha segnato meno

Sono i numeri a essere indicativi: dall'arrivo di CR7 sono soprattutto gli attaccanti ad aver pagato pegno con meno gol realizzati

TRIENNIO 18/19-20/21 GOL (ESCLUSO RONALDO)
Centrocampisti51
Attaccanti56

Nel triennio segnato dall'era CR7 sono stati soltanto 51 e 56 i gol realizzati rispettivamente dai centrocampisti bianconeri e dagli altri componenti del reparto offensivo. Numeri che fanno riflettere se confrontati con quelli del triennio precedente:

TRIENNIO 15/16-17/18 GOL (CR NON ALLA JUVE)
Centrocampisti86
Attaccanti113

Praticamente gli attaccanti hanno dimezzato la loro vena realizzativa. Una autentica monopolizzazione quella di CR7 che sì, ha portato tantissimi gol, ma ne ha tolti parecchi anche ai compagni: è su questi numeri che dovrà lavorare il tecnico bianconero.

Il gol in rovesciata di CR7 alla Juve

Allegri e la forza del gruppo

Il nuovo ciclo bianconero riparte ora con l'Allegri bis e senza mostri sacri del calibro di Ronaldo, appunto, ma anche di Buffon. Un ricambio generazionale che la dirigenza juventina sembra aver impostato anche all'insegna dell'italianità, con l'acquisto di giovani già affermati e di prospettiva nel giro della Nazionale (Chiesa e Locatelli su tutti).

Toccherà più che mai al gruppo fare corazza e tappare probabilmente l'assenza più grande della storia della Juve a suon di gol provenienti da tutti i reparti, con una maggiore partecipazione in ogni fase del gioco. 

Perché in fin dei conti, la cosa bella del gioco di squadra, è sapere di poter sempre contare su qualcuno al tuo fianco.