Il presidente del Paris Saint Germain Al Khelaifi ha rilasciato un'interessante intervista a "Le Parisien" in Francia e a "La Gazzetta dello Sport" in Italia.
Tanti i temi trattati dal numero uno del club francese. Da Zidane a Mbappé passando per Verratti e Donnarumma.
Le parole di Al-Khelaifi sul futuro del PSG
"Zidane? Era un giocatore con una classe incredibile, lo amo. Un allenatore eccezionale ma non ci abbiamo mai parlato".Mbappè, il no al Real Madrid
"Mbappé? Ci lega un rapporto speciale sia con lui che con la sua famiglia. Ammiro la loro educazione, non abbiamo mai parlato di soldi. Il Real gli ha offerto molto di più di noi e non è vero che avrà voce in capitolo sulle decisioni del club. Io sono il presidente e decido io. Lui non ha mai chiesto niente alla società o agli allenatori".
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Tutti devono dare il massimo
"Ci aspettiamo che tutti i giocatori facciano molto di più rispetto alla scorsa stagione. Chi vuole rimanere nella propria zona di comfort rimarrà in disparte. Bisogna dare il 100%. Sognare in grande fa bene ma dobbiamo essere realistici. Non vogliamo tanti lussi, basta con così tanti luccichii. Bisogna evitare infortuni, squalifiche. I giocatori devono amare il club ed essere disciplinati dentro e fuori dal campo. Abbiamo scelto Luis Campos anche per questo. Ha vinto il campionato con Lille e Monaco instillando la cultura del lavoro".Il futuro di Messi e Neymar
"Neymar? Al di là delle voci su di lui tutti devono dare il massimo al PSG. Chi non si sente parte del progetto può andare via. Messi non è in discussione, un calciatore che ha vinto sette palloni d'oro e ha fatto la storia del calcio. Ha avuto una stagione difficile perché è stato il suo primo trasferimento in un campionato nuovo. Diamogli tempo".
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Verratti come un figlio, Donnarumma il migliore
"Marco è il migliore giocatore italiano, è come un figlio per me. Un giocatore fantastico e un esempio per la squadra. Lui ama il PSG perciò mi aspetto di più anche da lui, merita più responsabilità. Donnarumma? È stato il miglior portiere dell'Europeo. È fantastico come persona e atleta. Farà bene".
Il no alla Superlega
"La Champions League è l'anima del calcio, quindi non è giusto che ci sia una lega chiusa. Da presidente ECA mi oppongo alla Superlega e non lasceremo che accada. Ricordo con emozione le prime uscite in Europa del mio PSG. Rispetto i grandi club, infatti il Real ha meritato la Champions: festeggiano per giorni e poi vogliono ucciderla.Ho messo energia e passione in questo club. Quando perdiamo non dormo per giorni, non posso accettare che le persone vengano a darmi lezioni", ha chiuso Al-Khelaifi".
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