Non solo Boxing Day: tra le tradizioni sportive del periodo a cavallo tra Natale e l’Epifania non c’è solo il calcio il giorno di Santo Stefano, usanza dapprima britannica e ormai estesa anche in buon parte d’Europa.
Tra Austria e Germania, in un percorso di circa 300 km in linea d’aria ci sono quattro eventi ravvicinati tra i più spettacolari dell’intera stagione degli sport invernali. Saltare con gli sci ai piedi da trampolini altissimi, volare per oltre un centinaio di metri con la folla sotto di te, nei luoghi tradizionali per eccellenza di questa disciplina: questa è la Vierschanzentournee, il tour dei Quattro Trampolini, evento irrinunciabile della stagione del salto con gli sci.
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CHE COS’è LA TOURNEE DEI QUATTRO TRAMPOLINI
Il torneo nasce nel 1953, dopo che la Germania era stata riammessa nel consesso degli sport invernali. Si tratta di quattro gare valide per la Coppa del mondo di salto con gli sci, posizionate nel calendario in maniera ravvicinata. Si parte da Obertsdorf (Germania), per andare poi a Garmisch-Partenkirchen (Germania), quindi le due tappe austriache: Innsbruck e Bischofshofen. Due di questi trampolini hanno un tradizione di gare olimpiche: Garmisch nel 1936, Innsbruck nel 1964 e nel 1976.
IL REGOLAMENTO
Come detto, l’ordine d’arrivo delle singole gare concorre alla classifica generale della Coppa del mondo di salto con gli sci. Tuttavia, esiste un altro sistema di punteggio apposito per stabilire il vincitore della tournèe, dato dalla somma dei punti ottenuti nelle quattro gare da ogni singolo atleta.
Rispetto alle altre gare della Coppa del mondo, esiste un sistema di qualificazione differente: i 50 partecipanti sono suddivisi in 25 coppie che si sfidano a eliminazione diretta: chi dei due fa il salto più lungo, passa il turno. Questo significa che i 25 qualificati non sono i 25 atleti che hanno fatto i salti più lunghi: un’anomalia data dal fatto che con gli scontri ravvicinati si vogliono limitare al minimo le disparità legate alle variazioni meteo, molto rapide e frequenti. Tuttavia, il roster dei 30 qualificati alla finale è completato dai 5 migliori atleti non qualificati.
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CHI HA FATTO IL GRANDE SLAM?
Ok, vince chi fa più punti alla fine delle quattro tappe: ma VINCERE tutte e quattro le tappe non è affatto semplice ed è uno dei motivi del successo di questa manifestazione. Basti pensare che il primo a riuscirci è stato il tedesco Sven Hannawald nel 2002, alla 50° edizione della tournée! Da allora è successo altre due volte, nel 2018 con il polacco Stoch e nel 2019 con il giapponese Kobayashi, che lo scorso anno ha dovuto rinunciare al secondo Slam solo alla quarta gara, vinta dall’austriaco Huber.
OCCHI PUNTATI SU...
Le quote per la vittoria finale sono tutte per il polacco Dawid Kubacki, che è saldamente in testa alla classifica di Coppa del mondo; tuttavia anche il norvegese Granerud gode dei favori della vigilia. Parte invece più sottotraccia il giapponese Kobayashi, medaglia d’oro a Pechino ma ancora a secco di podi in questa stagione. L’aria delle Alpi lo rigenererà?