Mister Alvini, tecnico della Cremonese, ha parlato così dopo il pari con il Lecce.
Quant'è soddisfatto della prestazione della squadra?
"Sono rammaricato per i giocatori, la squadra meritava di vincere per quanto messo nella partita. Per le occasioni, le idee, la voglia. Abbiamo raccolto meno in queste 8 giornate, venire qua e fare una partita così significativa, davanti a una squadra che rispettiamo, dà rammarico. Quel rammarico lì. Potevamo vincere, ma apprezziamo quanto messo in campo".
Il cambio di modulo
"La lettura su Pickel è giusta, ha fatto una partita di non possesso importante. A livello tattico, parlo della gestione: la squadra è stata alta, toglieva il palleggio. Con la Lazio sofferti i duelli e ci siamo disuniti. Stavolta abbiamo voluto fare qualcosa di diverso, ci abbiamo lavorato e non è che cambi tantissimo, ma abbiamo pressione diversa davanti. Dipende dalle partite, dagli avversari, dalla loro idea e da come vuoi coprire palla. Da lì nasce come vuoi sviluppare la partita. Siamo stati bravi a reggere Banda, duellare con Strefezza e a fare la partita da lì".
Tenere alta l'autostima con pochi punti
"E' enorme, la difficoltà. Questa è la vera forza che ti dà l'adrenalina di andare avanti. L'autoefficacia dei giocatori viene a diminuire, qui è il lavoro più grosso. Qui ti giocavi tanto e sai che può bastare poco per vanificare il lavoro di 3 mesi importanti. Da allenatore è diversa che da calciatore, bisogna lavorarci tanto sulla testa. Ringraziamo i 150 tifosi arrivati da Cremona qui".