La Mercedes lo ha messo sotto contratto quando aveva appena 11 anni e correva nella 60 Mini Kart. Allora Andrea Kimi Antonelli era un ragazzino quasi sconosciuto, che cominciava a farsi notare nelle corse e andava a scuola in prima media a Casalecchio di Reno, piccolo comune in provincia di Bologna dove abitava con la famiglia. Fu il team principal Toto Wolff a rivelare che avrebbe sostenuto la carriera di questo giovanissimo italiano, pensando al giorno in cui Lewis Hamilton si sarebbe stancato della F.1. Le cose sono andate in modo leggermente diverso, perché Lewis l’anno prossimo gareggerà ancora, ma al volante della Ferrari. Però l’altra metà della “profezia” di Wolff è sul punto di realizzarsi: nel 2025 dovrebbe essere infatti proprio Antonelli, che oggi ha 17 anni, a raccogliere l’eredità di Hamilton sedendosi sulla macchina lasciata dal sette volte iridato. È un cerchio che si chiude. Una scommessa che parte da lontano. I primi a capire che Antonelli aveva qualcosa di veramente speciale furono il talent scout Giovanni Minardi e suo padre Giancarlo, che ha fatto debuttare in F.1 piloti come Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli e Fernando Alonso. Gli bastò vedere qualche giro di Kimi sulla pista di Sarno per intuirne l’enorme talento. Antonelli vestiva i colori della Tony Kart, squadra vivaio della Ferrari Driver Academy, ma la Scuderia di Maranello non si mosse con un’offerta e lui passò quasi subito alla Energy, dove fu notato da un osservatore di Wolff che aveva già segnalato Esteban Ocon e George Russell. Così il destino di Kimi dal 2018 ha preso la direzione della Mercedes. Il resto è storia. La carriera di Antonelli, dopo due campionati Europei di kart vinti nel 2020 e nel 2021, ha spiccato il volo. Ha conquistato il titolo della F.4 italiana e tedesca nel 2022, poi quello di Formula Regional nel 2023 e quest’anno è salito in F.2 con la Prema. Sembra di rivedere il percorso compiuto da Hamilton, che a 13 anni era stato messo sotto contratto dalla McLaren-Mercedes di Ron Dennis. In più Antonelli ha bruciato le tappe, come Verstappen, crescendo sotto l’ala protettrice di papà Marco, ex pilota ufficiale di Peugeot, Bmw e Alfa Romeo nel Superturismo e tester del Biscione nel Dtm, titolare di un team vincente nella Porsche Carrera Cup e in GT3. Ha imparato tutto della F.1 dal 1979 a oggi, «giocava con le macchinine e faceva pure le telecronache», come ha raccontato una volta il padre. Ma soprattutto guidava vetture potentissime, fin da bambino, fedele a quel nome che non è stato dato in onore di Raikkonen ma per un “suggerimento” del pilota Enrico Bertaggia. Il piccolo Kimi ora sta diventando grande. Però si è avuta la sensazione, fin dall’inizio, che fosse solo una stagione di transizione verso un futuro in F.1 già opzionato. Non a caso, Wolff ha previsto un fitto programma di test per Kimi con le Mercedes degli anni scorsi, in previsione del debutto, che potrebbe essere addirittura anticipato a quest’anno. Il fatto che la Fia abbia deciso di riscrivere la regola, introdotta dopo il “caso Verstappen”, che impedisce di guidare in F.1 a chi ha meno di diciotto anni, non è casuale. Antonelli potrebbe disputare le prove libere di qualche GP o addirittura una gara con la Williams-Mercedes al posto di Sargeant. Dei tre test disputati finora con la F.1 a Imola, Zeltweg e Silverstone, è stato soprattutto il terzo a impressionare Wolff e gli ingegneri, per la capacità di adattamento del pilota emiliano e per la velocità con cui affrontava i curvoni Maggots e Becketts (il riferimento erano Russell e il pilota di riserva Mick Schumacher).
FIA F1 World Championship
Kimi Antonelli al posto di Hamilton. Nel 2025 la Mercedes sarà sua
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