Il Lusail è pronto ad alzare il sipario: la finalissima di Coppa del Mondo 2022 si disputerà tra due corazzate del calcio mondiale, Argentina e Francia. Messi contro Mbappé, l'ombra di Maradona contro i campioni in carica, un Deschamps da record e due silenziosi leader in Julian Alvarez e Antoine Griezmann. Per l'Argentina si tratta della sesta finale mondiale nella sua storia - si attesta solamente dietro alla Germania, che ne conta 8. E proprio contro la Germania, 8 anni fa in Brasile, risale l'ultima apparizione in finale dell'Albiceleste. Una Francia più forte che mai invece, è padrona del proprio destino: un repeat mondiale permetterebbe a Mbappé e compagni di unirsi a Brasile (1958-1962) e Italia (1934-1938).
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Argentina-Francia, i precedenti mondiali
Quella tra Seleccion albiceleste e Galletti sarà una finale inedita nella storia dei Mondiali. Mai è capitato che le due rappresentative si scontrassero all'ultimo gradino del torneo. Esistono tuttavia tre altri precedenti: due nella fase a gironi, uno agli ottavi di finale. L'Argentina guida il confronto storico 2-1, in virtù delle vittorie per 1-0 nel 1930 e per 2-1 nel 1978 entrambe nella fase a gruppi. La Francia però si è aggiudicata l'ultimo confronto mondiale agli ottavi di finale dell'ultima edizione in Russia: 4-3, con doppietta di Mbappé. La storia è destinata a ripetersi?
Cinque chiavi per la finalissima
Il torneo non poteva eleggere due finaliste più in forma: ma che cosa si giocano realmente le due Nazionali? E quali saranno i giocatori in grado di fare la differenza?
Sconfitta all'esordio e vittoria in finale? L'Argentina può fare come la Spagna 2010
Nella storia dei Mondiali è successo solo una volta che una Nazionale perdente all'esordio della fase a gironi riuscisse ad alzare il trofeo iridato in finale. Fin qui solo la Spagna del tiki-taka è riuscita nell'impresa: nell'edizione del 2010, la Roja perse la prima contro la Svizzera 1-0 per poi esultare nella finalissima contro l'Olanda. L'Argentina potrebbe aggiungersi questa domenica, siccome ha perso contro l'Arabia Saudita in avvio di torneo. Sono cinque le squadre che hanno raggiunto al finale mondiale dopo una sconfitta all'esordio: oltre alla Spagna nel 2010 e all'Argentina nel 2022, ricordiamo la Germania nel 1982 (cade contro l'Algeria, per poi raggiungere e perdere la finale contro l'Italia), l'Argentina nel 1990 (si inchina al Camerun inizialmente, poi si arrende solo in finale alla Germania) e l'Italia nel 1994 (sconfitta contro l'Irlanda al debutto, poi dramma ai calci di rigore contro il Brasile in finale).
Deschamps punta a Pozzo
Gli Champs-Elysees sono in gran fermento: una doppietta mondiale sarebbe un traguardo storico per la Nazionale francese. Ancora di più per Didier Deschamps, che ieri è diventato il quarto ct nella storia a guidare una nazionale verso due finali mondiali consecutive. Come lui solo Vittorio Pozzo con l'Italia (1934, 1938), Carlos Bilardo con l'Argentina (1986, 1990) e Franz Beckenbauer con la Germania (1986, 1990). Di questo illustre gruppo però, solo Pozzo è riuscito a concretizzare la doppietta di vittorie. E ora Deschamps è in scia...
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Messi-Mbappé, incrocio all'apice del calcio
I due uomini copertina sono loro: Leo Messi e Kylian Mbappé. Uno punta a Maradona, l'altro a Pelé (una seconda vittoria mondiale lo metterebbe in scia al brasiliano, capace di alzare tre volte il trofeo). Compagni di squadra, talenti geniali secondo dinamiche profondamente diverse. Un confronto che può passare alla storia come un passaggio di consegne o come una ciclica reiterazione di un binomio familiare: è infatti noto che l'idolo d'infanzia del francese sia proprio Cristiano Ronaldo. Mbappé è una sorta di discepolo del portoghese, specialmente dal punto di vista tecnico e fisico. Un fattore anagrafico ha impedito a CR7 di giocarsi le sue ultime carte nel confronto per il titolo di GOAT, ma c'è anche una parte di lui in questa finale.
Chi può fare la differenza nell'Argentina: Julian Alvarez
Il classe 2000 del Manchester City è una delle rivelazioni di questo Mondiale: bocciate tutte le soluzioni "italiane", da Di Maria a Lautaro a Dybala. E' lui lo scudiero prediletto di Leo Messi. I due si intendono a meraviglia, e Julian ha dimostrato tutto il suo talento nella semifinale contro la Croazia. La doppietta lo porta a quota 4 gol nel Mondiale da esordiente, impresa riuscita solamente a Stabile e Peucelle nel 1930 e a Maradona nel 1986.
Chi può fare la differenza nella Francia: Antoine Griezmann
Le Petit Diable è l'uomo mascherato di questa selezione francese. Svolge un lavoro silenzioso ma di valore inestimabile per Deschamps. Ruba palloni in mezzo al campo, torna a coprire come un forsennato, sforna assist per i compagni. La semifinale contro il Marocco l'ha comandata lui, da tuttocampista. Alla vigilia, Deschamps lo inquadrava così: "È un giocatore che ha questa capacità di cambiare il volto della squadra. Ha un grande volume di gioco, porta il suo tocco tecnico. In un ruolo diverso che gli si addice molto bene. Prova tanto piacere nel fare un contrasto quanto nel fare un passaggio. Ha sempre pensato collettivamente. Ha una generosità sopra la media".