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Gasperini, che "colpo" Hojlund. La Dea d'Europa prende forma

Francesco Fontana
Gasperini, che "colpo" Hojlund. La Dea d'Europa prende formaGetty Images

L’offerta irrinunciabile esiste. E dalle parti di Zingonia lo sanno molto bene: come non accettare un assegno da 85 milioni complessivi? Nel dettaglio, 75 più 10 di bonus. Nel mercato attuale, potrebbe forse sembrare una somma “normale”, ma occorre contestualizzare in base a vari fattori. Si parla, ovviamente, di Rasmus Hojlund: classe 2003, che il Manchester United ha voluto a ogni costo. Come, del resto, “Ras” ha voluto solo Old Trafford con tanti saluti al Paris Saint-Germain e ad altri club della Premier League.

Tantissimi soldi, che fanno capire la grandezza del grande colpo in uscita chiuso dall’Atalanta, una costante nella propria storia. Anche se, probabilmente, con l’attaccante danese si è addirittura superata perfezionando una plusvalenza storica: poco meno di un anno fa (era il 17 agosto 2022) la Dea lo acquistò dallo Sturm Graz per 17 milioni, esattamente 1/5 di quanto incasserà dai Red Devils. E tutto questo, dopo una decina di gol al primo in Italia (nove in Serie A, uno in Coppa Italia). Gasperini, nel corso dello speciale “Inside” (disponibile su Dazn), spiegava che “un altro anno a Bergamo gli avrebbe fatto bene”. Tecnicamente e tatticamente, senza dubbio. Tuttavia, di fronte a certe cifre Percassi e Pagliuca non avrebbero mai potuto tirarsi indietro. E così è stato, con tutta la soddisfazione del mondo.

TOURÉ RECORD E... CDK? 

Sempre Gasp dal ritiro di Clusone: “I margini di crescita sono enormi, Hojlund ha il potenziale per diventare uno degli attaccanti più forti in Europa”. L’augurio per il ragazzo è che, a questo punto, possa riuscirci a Old Trafford. Nel frattempo, l’Atalanta (ancora una volta) ha già guardato avanti avendo mosso precisi e importanti passi in netto anticipo: da qualche giorno è ufficiale El Bilal Touré, 22 anni il prossimo 3 ottobre e strappato all’Almeria per circa 30 milioni di euro.

Così il maliano è diventato l’acquisto più caro nella storia del club nerazzurro, superando un certo Zapata (nel 2018 la Sampdoria ne incassò 26) e Boga (22 al Sassuolo nel gennaio 2022), appena ceduto al Nizza senza particolari rimpianti. Sulla carta, Touré arriva per fare il titolare là davanti accanto a Lookman, con probabilmente Koopmeiners sulla trequarti (l’olandese potrebbe scalare accanto a De Roon se tra le linee ci fosse Pasalic). 

L’attacco, a questo punto del mercato, è quasi concluso: uno tra Muriel e lo stesso Zapata potrebbe salutare (nelle idee della dirigenza, meglio se a farlo fosse il primo), eventualmente servirebbe una pedina se Latte Lath – tra i più positivi in pre-season - e Cambiaghi non venissero confermati. In queste ore, inoltre, Atalanta e Milan stanno parlando del trasferimento di Charles De Ketelaere in prestito oneroso a 6 milioni con diritto di riscatto (il belga rappresenterebbe una delle tante scommesse che il Gasp punterebbe a vincere).

De Ketelaere, MilanGetty

DUE MANCINI PER GASP 

Discorso simile per il centrocampo, dove l’attesa è per Mitchel Bakker, esterno ex Ajax, PSG e Bayer Leverkusen pagato una decina di milioni dai tedeschi: a lui il compito di diventare il padrone della fascia sinistra, con Zappacosta dirottato a destra. Mentre in mezzo, pochi dubbi: accanto a De Roon si attende un’ulteriore crescita da parte di Ederson. In difesa Kolasinac porterà esperienza e qualità, l’intenzione di Gasperini è di utilizzarlo come centrale di sinistra.

La sua continuità di impiego dipenderà in primis dalla condizione fisica sul lungo periodo, ma pure dal rendimento e dalla tenuta di Djimsiti, uno dei “fedelissimi”: sulla carta, l’albanese è il più adatto per giocare al centro, di conseguenza bisognerà ovviamente trovare una maglia per Scalvini, che nel tempo è cresciuto proprio nel ruolo di Kolasinac. Il talento azzurro può giocare ovunque (centrocampo compreso), sicuramente si farà il possibile per consacrarlo come titolare assoluto della nuova Atalanta. Sul centro-destra, invece, al netto di infortuni e squalifiche, per la nona stagione consecutiva ci sarà capitan Toloi. Per Musso, invece, il prossimo sarebbe il terzo anno in nerazzurro: doveroso, al momento, utilizzare il condizionale. Perché le valutazioni del Gasp sul titolare della porta sono ancora in corso.

DECISIONE IMPORTANTE 

L’argentino, reduce da un 2022-23 non proprio esaltante, gode ancora della fiducia della società, ma con un Carnesecchi in più – e ora “pronto” dopo un campionato di Serie A da protagonista con la Cremonese – le gerarchie potrebbero cambiare. E con esse anche il mercato.

Gasperini farebbe a meno di avere due potenziali prime scelte nel ruolo, piuttosto un secondo “chiaro” da alternare in alcuni momenti della stagione (vedi Sportiello l’anno scorso). Iniziare con Musso e Carnesecchi alla pari potrebbe comportare dei rischi, sia economici sia tecnici come la svalutazione (in caso di panchina) di un patrimonio come il giovane azzurro. Stesso discorso per il cartellino di Musso, perché difficilmente si rientrerebbe dalla spesa di 20 milioni dell’estate 2021, quando arrivò dall’Udinese.

Per Gasp, quindi, le prossime saranno settimane di decisioni importanti in vista dell’esordio in A del 20 agosto, in casa del Sassuolo. In ogni caso, la Dea che torna in Europa dopo un solo anno di “purgatorio” sta prendendo forma.