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Serie A Enilive

Aurelio De Laurentiis si racconta in esclusiva a DAZN: tra Napoli, Scudetto, Spalletti e il no a Ibra

Redazione

La scaramanzia, si sa, fa parte di Napoli e dei napoletani. Guai a parlare di Scudetto, di titoli e vittorie in anticipo, ma questa volta il sogno di tornare a trionfare in Serie A TIM è stato accarezzato davvero. Senza mai dirlo, ovviamente, ma in un campionato equilibrato fino all'ultimo e in cui la capolista di turno si è spesso fermata a sorpresa, anche il Napoli di Spalletti ha avuto tutte le carte in regola per trionfare. Ma non sarà così, a meno di clamorosi ribaltoni finali il punto raccolto nelle ultime tre partite non ha fatto altro che aumentare il rammarico.

Marco Cattaneo ha intervistato chi questo Napoli l'ha plasmato nel corso degli anni portandolo dalla Serie C alle competizioni europee: il presidente Aurelio De Laurentiis.

Nell'intervista esclusiva a DAZN (disponibile sulla nostra App dal pomeriggio del 29 aprile) si è parlato anche del rapporto con Spalletti, del passato tra Ancelotti e Ibrahimovic e degli obiettivi futuri.

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli dal 2004

L'aspetto mentale

Il Napoli ha iniziato la Serie A TIM con 31 punti nelle prime 11 giornate, quasi un percorso netto, poi qualcosa è cambiato: "Come la Ferrari a Imola, ci siamo basati sull'ottimo inizio e poi siamo caduti tra Covid, Coppa d'Africa e altre limitazioni che hanno complicato il lavoro di tutti".

Per molti la squadra di Spalletti si è sciolta sul più bello evidenziando un problema mentale già emerso in passato: "Sono tutte cazzate - ha commentato De Laurentiis a DAZN -. Certo il fattore psicologico è importante, ma non posso pensare che ci possa essere una mosca tsé tsé che improvvisamente crei un problema a 25-30 giocatori di altissimo livello, mi sembra assurdo".

Il blitz a casa Spalletti

Spalletti si preso la responsabilità del crollo finale, ma non c'è aria di divorzio: "L'ho scelto io, ma a gennaio del 2021. Andai a Milano di nascosto a casa sua e gli feci firmare il biennale più un'opzione per il terzo anno a mio favore, che non voleva sottoscrivere - ha raccontato il presidente De Laurentiis -. Poi l'ho convinto, facciamo un secolo e mezzo in due. Poi quando e se vorrà andare via ci daremo la mano e non succederà nulla".

Spalletti Napoli

"Ancelotti fuoriclasse, Gattuso non ha voluto Ibra"

Nel corso dell'intervista con Marco Cattaneo, Aurelio De Laurentiis ha parlato anche di due momenti del recente passato: il rapporto con Ancelotti, ora in semifinale di Champions League alla guida del Real Madrid, e il mancato arrivo di Ibrahimovic, oggi in piena lotta scudetto col Milan a 40 anni.

"Ancelotti è un fuoriclasse che ha avuto solo la sfortuna di non essere simpatico ai tifosi napoletani. Non ha avuto la furbizia di rendersi tale e non è stato visto come "uno dei nostri" dalle curve" ha commentato il presidente del Napoli.

Su Ibrahimovic, invece, il retroscena è più diretto: "Avevamo già firmato tutto con Zlatan, l'accordo c'era - ha confermato -. Poi venne esonerato Ancelotti e al suo posto arrivò Gattuso. Mi chiamò e mi disse: "Si fidi di me, non abbiamo bisogno di Ibrahimovic perché...". E mi fidai".

Di questo e molto altro Aurelio De Laurentiis ha parlato nell'intervista esclusiva disponibile sulla nostra app dal pomeriggio del 29 aprile, toccando temi d'attualità, di mercato e del futuro senza tralasciare il progetto Bari del figlio con la voglia di Serie A TIM.

Guarda l'intervista a De Laurentiis su DAZN

Guarda l'intervista esclusiva ad Aurelio De Laurentiis su DAZN.