Davanti ci sono sempre loro, Max Verstappen e la Red Bull. Dietro i marziani di Milton Keynes gli equilibri sono invece cambiati: la Ferrari, infatti, arriva al terzo GP stagionale in una condizione di forma migliore e con maggior fiducia rispetto al 2023. La Scuderia di Maranello l'anno scorso si presentò a Melbourne quarta nel campionato costruttori, dietro anche all'Aston Martin, dopo due gare molto difficili sia a livello di prestazione che di affidabilità (Leclerc si ritirò in Bahrain e fu costretto a prendere penalità in Arabia Saudita). Quest'anno invece la Ferrari approda in terra australiana da seconda forza e dopo due prestazioni positive, in cui la SF-24 è stata la monoposto più veloce dopo la mostruosa RB20 progettata da Adrian Newey. Al Cavallino manca ancora qualcosa per poter lottare con Max Verstappen e Sergio Perez, ma il paragone tra i primi due GP del 2024 e quelli della passata stagione fa pensare che a Maranello si sia intrapresa la strada giusta. Che la SF-24 sia una monoposto nata meglio di quella che l'ha preceduta lo si è notato fin dai test pre-stagionali. L'anno scorso lo sguardo di Leclerc, a colloquio con l'ex ingegnere della rossa David Sanchez, aveva fatto intuire che la vettura non si comportasse come desiderato dal monegasco. Un'impressione confermata in pista la settimana successiva, dove oltre a un passo gara deludente, ci fu anche un problema di affidabilità che appiedò Leclerc e rovinò del tutto il weekend per gli uomini del Cavallino. Dopo un altro GP al di sotto delle aspettative in Arabia Saudita, la Ferrari andò via da Gedda quarta nel campionato costruttori con soli 26 punti, alle spalle di Red Bull, Mercedes e Aston Martin. In questa stagione la musica sembra essere cambiata: fin dai test Leclerc e Sainz si sono detti soddisfatti della guidabilità della macchina, non più imprevedibile come quella della passata stagione, e del consumo delle gomme, molto più contenuto rispetto a quello delle SF-23. E anche delle sensazioni che sono state confermate in pista sia in Bahrain, dove Sainz ha tagliato il traguardo in terza posizione e Leclerc in quarta (nonostante un grave problema ai freni), che in Arabia Saudita, gara in cui è stato il monegasco ad andare a podio, mentre Oliver Bearman ha chiuso in settima posizione il suo ottimo esordio in Formula 1 (Sainz è stato costretto al forfait da un'appendicite). Questi risultati permettono alla Ferrari di arrivare a Melbourne seconda nei costruttori con 49 punti, davanti a McLaren e Mercedes, staccate rispettivamente di 21 e 23 punti. Dopo aver mancato il sorpasso nei costruttori di pochissimo all'ultimo GP della scorsa stagione ad Abu Dhabi, la Ferrari sembra aver completato la rimonta nei confronti di Mercedes in questa stagione. Che la SF-24 avesse un passo migliore rispetto alla W15 lo si era già visto a Sakhir, ma le parole di Toto Wolff, che aveva parlato di una Mercedes più lenta di mezzo secondo al giro a causa di problemi di surriscaldamento del motore, avevano rimandato il "verdetto" a Gedda. Anche in Arabia, però, le rosse si sono dimostrate più veloci delle frecce d'argento, nonostante l'assenza del pilota titolare Carlos Sainz. Adesso a Maranello dovranno lavorare agli aggiornamenti della monoposto sia per mantenere, o anche allungare, il divario nei confronti di chi è dietro sia per ridurre quello presente con la Red Bull. In Bahrain e in Arabia Saudita la Red Bull, soprattutto quella guidata da Max Verstappen, è stata ancora troppo veloce per tutti. Se in qualifica la Ferrari è riuscita a dire la sua, conquistando due volte su due la prima fila con Charles Leclerc, in gara la RB20 è stata più veloce e di fatto esente dal problema del degrado. Adrian Newey e i suoi uomini sono stati in grado di progettare una monoposto rivoluzionata rispetto a quella del 2023, ma senza che il risultato finale cambiasse: le vetture di Milton Keynes sono sempre là davanti, e di parecchio. Sia Carlos Sainz che Charles Leclerc, rispettivamente a Sakhir e Gedda, sono però stati in grado di girare, per alcuni tratti di gara, sugli stessi tempi di Sergio Perez. È giusto sottolineare come questo sia accaduto in situazioni di gara in cui il messicano poteva permettersi di gestire, ma è altrettanto vero che solo le Ferrari nelle prime due uscite stagionali hanno girato, anche se solo per alcune tornate, con lo stesso passo di una delle due Red Bull. Se e quanto la SF-24 possa realmente impensierire la RB20 lo potranno dire solo le prossime gare. Si parte proprio da Melbourne: la gara all'alba (italiana) vedrà ancora un dominio firmato dai campioni del mondo o potrà regalare qualche insperata sorpresa?
FIA F1 World Championship
Australia crocevia Ferrari: a Melbourne per cancellare il 2023. Piano anti-Red Bull
N/A