Due predestinati che hanno conquistato Milano partendo dai campi di provincia e che, un passo alla volta, sono riusciti a indossare la maglia dei loro sogni.
Il derby quest'anno più che mai è sinonimo di Scudetto. A centrocampo, punto nevralgico della sfida, si intrecciano anche le storie di due giovani azzurri su cui si posano le speranze del domani di Inter e Milan. Il derby della Madonnina passerà soprattutto per i piedi di Sandro Tonali e Nicolò Barella.
Certezze presenti, capitani del domani
Barella ha da poco rinnovato con l'Inter fino al 30 giugno 2026 (stesso giorno in cui scadrà anche il contratto di Tonali): il 5 novembre il club nerazzurro ha ufficializzato l'allungamento del matrimonio con il centrocampista, con un adeguamento dell'ingaggio a 4,5 milioni di euro annui (con alcuni bonus potrebbe arrivare a 5).
Su Nicolò l'Inter punta molto. Come ha fatto Conte, come sta continuando a fare Simone Inzaghi, come ha fatto Mancini in Nazionale. Imprescindibile. Capitano del futuro, forse. Cosa che si augura anche Tonali, che più volte ha dichiarato di volersi trasformare in una bandiera rossonera. Di voler provare a invertire quel trend che vede fuggire i grandi campioni italiani (l'ultimo, Donnarumma), quasi con quel retrogusto di ingratitudine verso la società del proprio cuore.
Tonali oggi ha questo obiettivo. Nel calcio come nella vita le cose cambiano in fretta, si sa. Ma la maturità dimostrata tra campo e interviste rendono più che affidabile il centrocampista nato a Lodi. E tutti i tifosi rossoneri immaginano già quel giovanotto classe 2000 del domani: fascia al braccio, leader, perno del Milan del domani.
I numeri di Tonali
Due gol stagionali in 22 presenze in campionato, uno in più rispetto a quanti firmati nelle precedenti due stagioni in Serie A: il rossonero è una validissima alternativa per i calci piazzati: è uno dei tre giocatori del Milan ad avere segnato su punizione diretta in questo campionato (assieme a Ibrahimovic e Florenzi).
Nell’ultima partita di Serie A, contro la Juventus, Tonali ha vinto 12 duelli. Si tratta della partita di Serie A in cui in assoluto ha vinto più duelli, e di quella in cui ha recuperato più palloni in maglia rossonera (9), con una percentuale di passaggi riuscita dell'82% (su 49 effettuati).
Maturità acquisita
Tonali è l'emblema di ciò che significa ritrovare sè stessi. Dopo le splendide prestazioni con il Brescia, quando per tutti era "il nuovo Andrea Pirlo", nel primo anno di Milan si è un po' perso.
I dubbi sulla sua riconferma ci sono stati, ma Pioli, in estate, ha gettato subito acqua sul fuoco: "Lo vedo diverso: in questo ritiro ho trovato un giocatore nuovo".
Il campo ha poi mostrato al mondo ciò che il tecnico si era goduto nei primi allenamenti della stagione. Con un giocatore totalmente agli antipodi rispetto a quello di qualche mese prima.
Barella, invece, non ha avuto bisogno di ritrovare il cammino: la vittoria dell'Europeo nella scorsa estate l'ha già consacrato tra i centrocampisti più forti dell'intero panorama continentale.
Il confronto tra Sandro Tonali e Nicolò Barella
La mediana il terreno di battaglia. Il confronto tra i due è molto equilibrato: le staistiche sottolineano le differenti caratteristiche ed esaltano la maggiore esperienza e la propensione più offensiva di Barella rispetto a Tonali.
Serie A TIM 21/22 | Barella | Tonali |
Presenze | 20 | 22 |
Gol | 2 | 2 |
Assist | 7 | 1 |
Tiri totali | 36 | 20 |
Occasioni create | 34 | 22 |
Passaggi | 1009 | 835 |
Palle recuperate | 99 | 105 |
Tackle | 34 | 29 |
L'interista, al momento, sembra più completo, forte anche dei 3 anni in più sulla carta d'identità.
I numeri di Barella
Contro il Venezia, Nicolò Barella ha realizzato il suo secondo gol in questa Serie A TIM dopo quello realizzato lo scorso settembre contro il Bologna sempre a San Siro: in generale, però, l'azzurro ha partecipato a ben 9 gol della capolista.
Sette assist in questa Serie A, meno solo di Berardi (9) e Milinkovic-Savic (8). A un assist di distanza dal suo record personale in Serie A TIM: l'anno scorso si era fermato proprio a 7.
Rispetto reciproco
Il 6 gennaio sarà il loro giorno. Un Inter-Milan che vale di più rispetto al recente passato. Avversari, nonostante il rapporto di amicizia, confermato da entrambi: "Lo ammiro molto per la voglia che mette in ogni partita, in Nazionali mi ha aiutato molto e gliene sono grato", ha commentato qualche settimana fa Tonali parlando del rivale.
Il sogno a corto raggio: vincere il derby. A medio raggio: conquistare lo Scudetto. Quello più intimo: ritrovarsi compagni in Qatar fra una decina di mesi con indosso, per una volta, la stessa maglia.
Intanto è tempo di conquistare San Siro... Un passo alla volta.