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Bologna, le parole di Mihajlovic a DAZN nel post partita

Redazione
Bologna, le parole di Mihajlovic a DAZN nel post partitaDAZN
Le parole dell'allenatore del Bologna a DAZN dopo il pareggio con la Salernitana

Sinisa Mihajlovic, a DAZN, commenta il pareggio del Bologna sul campo della Salernitana. 

"Sapevamo che sarebbe stata difficile"

"Sapevamo che sarebbe stata difficile da affrontare la partita, oggi come oggi affrontare le squadre che lottano per non retrocedere è dura. Danno più del massimo. E' difficile vincere, hanno cambiato tanti giocatori e sono una squadra difficile. Hanno subito gol forse sull'unico tiro in porta. Momenti in cui andava gestita meglio la palla, la partita è diventata sporca e abbiamo cercato di portare a casa almeno un punto. Alla fine siamo stati anche sfortunati, il tiro di Sansone poteva finire in rete. Il pareggio è risultato giusto". 

Sfortuna, pali e traversi

"Colpire 15 legni? Sono gol sbagliati. Nicola ha fatto una grande cosa e siamo stati sfortunati. Era importante cercare di vincere la partita, sapendo comunque che incontrare Salernitana, Genoa, Cagliari, queste squadre che lottano è veramente difficile. I ragazzi hanno fatto ciò che andava fatto, ma potevamo ancora perderla. Vista la situazione, possiamo accontentarci. Vengono da un periodo ottimo, il migliore. Qui ha pareggiato il Milan, e meritava meno di noi". 

Il tridente 

"Hanno fatto ciò che potevano, con tre punte dobbiamo fare di più. Gol con Arnautovic. Barrow e Orsolini si sono sacrificati, non è stata facile, dato il momento. Giochiamo pure fuori, quindi abbiamo fatto una buona gara. Peccato per il pareggio, ma credo sia meritato. Anche se avessimo vinto, nessuno avrebbe potuto dire nulla". 

Stemperare questo clima 

"Come ho detto, quando ci sono le partite uno si concentra sulla partita e cerca di scordarsi quanto c'è di negativo fuori. Bisogna mettere tutte le energie in ciò che fai. Poi diventa dura da gestire. So quello che succede, quando guardo in tv, mi ricorda... mi tornano fuori le emozioni. Sono le stesse immagini di 20-30 anni fa. Ciò che ho detto anche ieri, tutti noi dobbiamo fare di più. Speriamo duri il meno possibile, ma mi ricordo i bombardamenti da me. I primi giorni, poi pian piano diventava sempre l'ultima notizia, diventava la normalità, ma non deve esserlo. Quando si fa la guerra, il colore dominante è il rosso, quello del sangue delle persone innocenti. Non credo sia l'unico modo per risolvere la situazione. Dobbiamo dare il nostro contributo, ma persistere, non fare finta di niente dopo un mese. E' la cosa più brutta da fare". 

"Sono cose che fortunatamente sono passate a poche persone, ci sono pochi che ricordano la guerra. C'è chi è meno fortunato, come la mia, o come gli ucraini, che ricorderà questo finché vivrà. Bisogna far capire ai giovani cos'è la guerra. Non c'è prezzo per la libertà, stare e vivere liberamente, senza aver paura di morire. Dobbiamo farlo capire soprattutto ai politici. Sono loro che fanno le cose. Nel mio paese si sparge come olio sull'acqua: c'è tanta gente che va a combattere e non vuole neanche farlo. Nessuna guerra ha vincitori, sono tutti perdenti".

Con il direttore Sabatini

"Ci siamo visti, è venuto a salutare i ragazzi. Un signore come sempre, i ragazzi sono stati bravi come sempre".