Buffalo e Los Angeles Rams col batticuore, Detroit con la prova di forza. Sono loro e meritarsi, vincendo, la vetrina della nona domenica Nfl, da 13 partite. La settimana di football sarà completata dal Monday Night Kansas City-Tampa Bay. Per raccontarla bisogna cominciare dalla fine, dal calcio addirittura da 61 yard di Tyler Bass che regala ai Bills (7-2) il successo che permette loro di ipotecare la division, l’Afc East, già a metà stagione. Si tratta del field goal dalla più lunga distanza nella storia di franchigia, il precedente record era di 59 yard, griffato Christie, nel lontano 1993. Miami (2-6) mette in campo la forza della disperazione, con la stagione sostanzialmente già quasi compromessa. Non le basta. Buffalo vince per la 13ᵃ volta nelle ultime 14 sfide in casa contro i Dolphins. Josh Allen e Tua Tagovailoa tengono fede alla loro fama, ma la scena stavolta se la prende un kicker, Bass. Eroe per un giorno. Il "Lambeau leap" alla fine lo fanno i Lions salendo 7-1 di record, allungando nella division, l’Nfc North, dove guardano tutti dall’alto.
Non vi fate ingannare dal punteggio: Detroit era avanti addirittura 24-3, sbanca Green Bay senza rischiare, mostrando una cilindrata di squadra superiore a quella dei giovani Packers (6-3). Il secondo quarto da 17-0 di parziale fa la differenza: prima il touchdown sull’asse Goff-St Brown, che esulta a testa in giù, showman nato, poi l’intercetto a Jordan Love riportato in meta da Kerby Joseph. Doppio colpo da ko, i Packers non riescono a rialzarsi. Matt Stafford sa come si fa. Anche a 36 anni. Al supplementare il quarterback sfodera il lancio da 39 yard per Demarcus Robinson che regala il successo a Los Angeles (4-4), alla terza vittoria consecutiva. Seattle (4-5) scivola addirittura all’ultimo posto di division, la Nfc West, dietro anche a Arizona e San Francisco. I Seahawks non convertono un 4° down sulle 16 yard avversarie in overtime e perdono per la quarta volta di fila davanti al proprio pubblico. Geno Smith fa e disfa: tre lanci da touchdown, altrettanti intercetti. Cooper Kupp scollina le 100 yard di prese: è tornato lui, dopo l’ultimo infortunio. Washington (7-2) vince 27-22 a casa Giants (2-7): i Commanders si confermano rivelazione stagionale, col quarterback Daniels primo candidato come matricola dell’anno.
Baltimore (6-3) travolge 41-10 Denver (5-4) riscattando il ko di Cleveland: 106 yard e due touchdown su corsa per Derrick Henry. Philadelphia (6-2) supera 28-23 Jacksonville (2-7): l’highlight della partita è il salto mortale, all’indietro, del running back Barkley, scatenato, che chiude con 159 yard corse e una meta. Atlanta (6-3) stende 27-21 Dallas (3-5): Cousins lancia per 3 touchdown, i Cowboys perdono Prescott e Lamb per infortunio muscolare, Rush, il suo sostituito, non fa miracoli. Cincinnati (4-5) mostra tutto il suo potenziale offensivo: spazza via 41-24 Las Vegas (2-7) con Burrow in vetrina, che lancia per 5 touchdown. I Los Angeles Chargers (5-3) di coach Harbaugh stritolano 27-10 Cleveland (2-7): due passeggiate in end zone per Dobbins; Tennessee (2-6) la spunta al supplementare 20-17 su New England, ma la perla della partita è il lancio da touchdown di Maye dei Pats allo scadere dei regolamentari, con due difensori addosso, dopo aver fatto lo slalom di mezza difesa Titans. Arizona (5-4) domina 29-9 Chicago (4-4) correndo per 213 yard, Carolina (2-7) sorprende 23-22 New Orleans: Saints a picco, paura per il ricevitore Olave che finisce in ospedale dopo un colpo alla testa, poi per fortuna dimesso. Infine nel Sunday Night Minnesota (6-2) batte 21-13 Indianapolis (4-5) segnando tutti i propri punti nel secondo tempo.
Fonte: gazzetta.it