Franck Kessie, Alessandro Florenzi, Theo Hernandez: loro tre. Tre marcatori dei quattro gol con cui il Milan chiude a Empoli il suo anno speciale: l’anno del ritorno in quota e del ritorno in Champions League. L’anno che si chiude con la doppietta di Kessie da quasi separato in casa, alla vigilia di Natale e della Coppa l’Africa. Il giorno del primo gol di Florenzi in maglia rossonera e l’ultimo del 2021 griffato Theo Hernandez.
Il Milan ha vinto 4-2 al Castellani contro l’Empoli che aveva battuto, ma fuori casa, Juventus e Napoli grazie ai suoi attaccanti: Leonardo Mancuso allo Stadium, Patrick Cutrone al Maradona, Andrea Pinamonti a segno già 7 volte in questa Serie A TIM e tutti già altri protagonisti del campionato.
Kessie, mal di pancia e mal d'Africa
Franck Kessie non rinnova: storia tesa, caso spinoso. Il Presidente è sulla graticola: la società non commenta, i tifosi mormorano, il suo campionato, questo, non è ancora indimenticabile. Tornato stanco dalle Olimpiadi e in partenza per la Coppa d’Africa, reduce da qualche prestazione fiacca e un gol annullato contro il Napoli al novantesimo, di quelli che potrebbero scaldare gli animi del bar al pari d’un Muntari.
Ma si riscatta così Kessie, con due gol nell’inedita posizione di trequartista in un Milan schierato quasi ad albero di Natale: destro d’inserimento e prima intenzione, sinistro da zolla decentrata sotto le gambe di Vicario. Con o senza mandato, il Presidente non si dimette.
Florenzi gol, purché titolare
Giunto al Milan da campione d’Europa, Alessandro Florenzi ha faticato a entrare nei piani tattici di Pioli, che largo a destra ha Saelemaekers - laterale di quelli estremamente duttili per cui ogni allenatore stravede, migliore in campo a Empoli - e Calabria come terzino.
Solo che Florenzi, con la sua lunga storia romana e internazionale, non può essere una riserva e nemmeno un dodici extra-lusso. Florenzi è Florenzi: ha giocato la sua migliore partita rossonera contro il Napoli (nonostante la sconfitta) e segnato il suo primo gol milanista a Empoli. Una punizione di quelle velenose tra gli anfratti della barriera, dicendo poi ai microfoni di DAZN che al Paris Saint-Germain prima di lui poteva batterle pure Keylor Navas. Perché al Castellani non c’era Ibrahimovic e perché se lo merita. Perché adesso il Milan è anche un po' suo.
Infine, Theo Hernandez a sigillare il successo rossonero. Lui indiscutibile? Certo che sì, eppure da un po’ mancava una partita delle sue, di quelle "fuori in novanta minuti" con il gas a martello.
Bando alle nostre ciance e via la febbre, che l’ha costretto a saltare il match col Napoli, Theo ha segnato il suo secondo gol di questo campionato senza smettere di correre verso l’anno che verrà.
Felici giorni di festa da chi scrive degli altri protagonisti.