La storia di Francesco Camarda ha le radici nel calcio sfavillante del Milan di Ancelotti. Il motivo? È nato il giorno successivo a un pomeriggio da tre punti, contro l'Empoli, il 9 marzo 2008.
Mentre i rossoneri lasciavano il segno con tre gol firmati da Pato, Ambrosini e Kakà, Camarda veniva al mondo. E nessuno immaginava cosa potesse rappresentare quindici anni dopo: il futuro promettente dell'attacco del Milan ha esordito in Serie A TIM a 15 anni, stabilendo un nuovo record per la competizione.
Il percorso
Cosa potrebbe pensare un ragazzo di 15 anni alla chiamata della prima squadra in Serie A TIM. Lo ha scoperto presto Francesco Camarda che, come sempre in fatto nella fin qui giovane carriera nelle giovanili, è abituato a bruciare le tappe. L'emergenza infortunati che ha colpito il Milan ha accelerato ulteriormente il percorso di Camarda e Pioli, dopo aver ottenuto il permesso dal Comitato Regionale e la delega della FIGC, lo ha inserito nella lista dei convocati per il match contro la Fiorentina di campionato.
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In primavera
La Primavera di Abate è diventata presto la sua quotidianità, anche lì giocando sotto età, dove pienamente il suo talento. La giovane punta è già stata circondata da aggettivi importanti e confrontata con nomi illustri: "predestinato," "fenomeno," "talento puro". Questi elogi, seppur ambiziosi, rappresentano un indicatore della sua crescente fama e delle aspettative che la sua carriera suscita.
Il 16 settembre, nella sfida al Sassuolo dell'under rossonera, Camarda ha trovato il primo gol con la maglia della Primavera. Una rete "alla Inzaghi", di puro opportunismo. Doppietta, invece, nella prima europea contro il Newcastle in Youth League: il primo gol è arrivato su rigore, guadagnato con un movimento da punta vera e calciato all’angolino; mentre il secondo è stato un destro secco sotto al sette. Il 7 novembre si è ripetuto, ancora con una prodezza e stavolta davanti aveva i pari età del PSG con un grande gol in sforbiciata prima di raccogliere una espulsione.
Dopo poco tempo, è giunto il momento di una possibilità con la prima squadra. Il Milan si era presenta alla sfida contro la Fiorentina di sabato 25 novembre in piena emergenza. Indisponibili Leao, Giroud e Okafor, i rossoneri in grado di affidarsi al solo Jovic per il reparto avanzato. Pioli ci ha pensato, almeno per la panchina in quello che poi è diventato un esordio da record per la Serie A Enilive a 15 anni, 8 mesi e 23 giorni.
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Bambino prodigio
Le storie locali raccontano di oltre 500 reti segnate da quando ha iniziato a giocare. È vero, ma è importante considerare che questo conteggio comprende partite a sette giocatori e stagioni nelle categorie Pulcini, dove la forza individuale può fare la differenza, anche con 5 o 6 reti a partita. Nonostante ciò, da quando ha iniziato a giocare a 11, ha già conseguito diverse soddisfazioni.
Ha vinto il campionato Under 15 nel 2022, contribuendo con 22 reti in 25 partite. Ha poi segnato nove gol nelle giovanili azzurre e concluso un campionato U17 con 22 gol in 18 partite. Nel suo debutto con la Primavera, ha messo a segno due gol contro la Solbiatese.
Il giro della Serie A Enilive
Il suo nome - con una morbosità che difficilmente fa bene ai ragazzi - girava tra i tifosi già da mesi, ancora prima di essere promosso in Primavera. Un bene o un male? Sarà solo il tempo a decretarlo, ma sicuramente la prima convocazione ufficiale in prima squadra contro la Fiorentina era più una scelta obbligata che una tappa programmata del percorso.
Una partita con i compagni della prima squadra Camarda l'ha già fatta, in amichevole contro il Trento in una sfida finita male, ma il contesto era ovviamente diverso così come la pressione. Lui, giovane e spensierato ma ambizioso, si allena con i grandi già da un po' di tempo cercando di carpire segreti e movimenti di campioni come Giroud, con il difficile compito di tenere i piedi saldati a terra.
Il 25 novembre contro la Fiorentina è arrivata a quel punto la prima convocazione in Serie A Enilive e al minuto 84 il giovanissimo rossonero ha fatto l'esordio in Serie A TIM. Un sogno diventato realtà.
Camarda ha fatto il suo ingresso in campo anche nella sfida successiva contro il Frosinone.
La prima in Champions
A proposito di prime volte. Il boato di San Siro ha accompagnato il nuovo record di precocità stabilito da Francesco. L'attaccante del Milan, subentrato a Morata al 75' della vittoria per 3-1 contro il Bruges, è diventato il più giovane calciatore italiano a esordire in Champions League: con i suoi 16 anni e 226 giorni, Camarda ha superato il precedente record detenuto da Moise Kean, che aveva debuttato a 16 anni e 267 giorni con la Juventus nel 2016.
Pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, all'88', il giovane talento del Milan ha segnato di testa, ma la rete è stata annullata dall'arbitro tedesco Zwayer per un leggero fuorigioco, segnalato dal VAR. Le telecamere hanno ripreso la madre in tribuna, commossa e in lacrime, tra la gioia e la delusione per l'occasione mancata.
Che numero di maglia indossa Francesco Camarda nel Milan?
Il Milan ha chiesto e ottenuto una deroga alla FIGC per la possibilità, eventuale, di far scendere in campo Francesco Camarda in una partita di Serie A TIM. Un passaggio obbligato visti i 15 anni al momento della convocazione dell'attaccante.
L'attaccante classe 2008 della Primavera del Milan ha quindi potuto scegliere anche il primo numero di maglia tra i professionisti optando per il numero 73.
Nella storia del Milan solo Manuel Locatelli nel 2016 ha indossato questo numero.
Le caratteristiche
Attaccante vero. Oltre alle abilità tecniche, come un potente tiro e dribbling efficaci, Camarda è anche un giocatore che non si arrende mai. Nel 2018, durante una partita tra il Milan e il Bayern Monaco a Vienna, è uscito dal campo per un infortunio alla caviglia dopo un quarto d'ora. Quando la squadra era in svantaggio di due gol a dieci minuti dalla fine, Camarda ha chiesto all'allenatore di poter rientrare. Il risultato? Una doppietta e un assist che hanno dimostrato la sua determinazione e la sua voglia di contribuire alla squadra.
Il percorso di Francesco Camarda è iniziato da qualche anno, con i riflettori già puntati su di lui. Anche se il paragone con Haaland è allettante, il ragazzo ha ancora molto da crescere e maturare. La sua esperienza nella prima squadra del Milan è appena agli inizi, ma il suo futuro sembra promettente. Cresciuto con il mito di Kakà, Camarda ha già giocato alcuni minuti contro il Trento nell'amichevole, dimostrando una promettente apertura nella sua carriera.
Camarda può giocare in Champions League con il Milan?
Archiviato l'esordio in Serie A TIM con il record di precocità a 15 anni, Francesco Camarda è entrato di diritto nelle rotazioni offensive del Milan vista l'emergenza che ha colpito il reparto d'attacco di Pioli. I rossoneri saranno impegnati anche in Champions League e il nuovo tecnico rossonero potrà contare sul giovanissimo talento della Primavera.
Per giocare nelle competizioni UEFA, infatti, sono necessarie due condizioni che hanno rinviato il suo ingresso nel palcoscenico europeo:
- Aver compiuto 16 anni
- Avere un contratto da professionista
Nel caso di Francesco Camarda le due condizioni per cui la Uefa - a differenza della FIGC - non ha previsto possibilità di deroga, sono strettamente legate. Il Milan dopo il compimento del 16° anno di età ha proposto a Francesco Camarda il primo contratto da professionista, triennale.
Campione d'Europa con l'Italia Under 17 da protagonista
Francesco Camarda ha fatto parlare tutta Italia di sé non solo per le trattative per la firma del primo contratto con il Milan, ma soprattutto per le prestazioni sopra le righe messe in campo nell'Europeo Under 17 vinto con l'Italia del ct Favo.
Di gran lunga sotto età rispetto ai compagni, Camarda ha realizzato quattro gol nel cammino trionfale degli Azzurri a Cipro, scatenandosi nella finale vinta 3-0 contro il Portogallo con una doppietta.
Il primo contratto da professionista di Camarda
Più veloce del tempo, ma non dei regolamenti. Francesco Camarda ha dovuto attendere almeno i 16 anni per poter firmare un contratto professionistico. Firma che è arrivata sabato 20 luglio 2024, accompagnata da un comunicato ufficiale sul sito rossonero:
AC Milan comunica che Francesco Camarda ha firmato il suo primo contratto da professionista.
Francesco, nato a Milano il 10 marzo 2008, è cresciuto nel vivaio rossonero dove è arrivato all'età di 7 anni e si è contraddistinto per le sue qualità tecniche e il numero di gol realizzati nel Settore Giovanile. Nella stagione 2021/22, insieme ai compagni, è stato protagonista della vittoria dello Scudetto U15.
Ha disputato l'ultima annata con l'U19, collezionando in totale 41 presenze e 14 gol tra campionato, UEFA Youth League e Coppa Italia.
Il 25 novembre 2023, a 15 anni 8 mesi e 16 giorni è diventato il calciatore più giovane di sempre a esordire in Serie A, nella gara casalinga contro la Fiorentina. Vanta una seconda presenza a San Siro contro il Frosinone.
Il giovane attaccante tra maggio e giugno ha preso parte all'Europeo U17 con la Nazionale di categoria, contribuendo alla conquista del titolo con 5 presenze e 4 gol e venendo premiato come MVP del torneo. In queste settimane è impegnato, insieme ad altri quattro giocatori rossoneri, con la Nazionale Under 19 all'Europeo che si sta svolgendo in Irlanda del Nord.
Per il momento, Francesco non si aggregherà alla prima squadra guidata da Paulo Fonseca. Avrà tempo di crescere - e molto spazio per farlo - nel nuovo Milan Futuro, la squadra Under 23 rossonera che militerà nel campionato di Serie C a partire dalla stagion.
Calciatori minorenni all'estero: come funziona?
Se un trasferimento in Inghilterra è impossibile fino alla maggiore età per i giocatori minorenni, diverso è il discorso in caso di altra destinazione all'interno dell'Union Europea. Il regolamento FIFA prevede cinque eccezioni:
- Trasferimento dei genitori all'estero per motivi extracalcistici
- Trasferimento all'interno della UE per un ragazzo di almeno 16 anni
- Il giocatore vive entro i 50 km dal confine così come il suo club
- Il giocatore ha lasciato il proprio Paese per motivi umanitari o di scambio studentesco
- "Regola dei 5 anni" - Il giocatore minorenne deve aver vissuto ininterrottamente per cinque anni nel Paese del club che vuole tesserarlo