Oltre le aspettative: il giudice del Tribunale di Versailles ha condannato a un anno di carcere con la condizionale Karim Benzema, infliggendogli una pena due mesi superiore alla richiesta originaria del PM (e 75.000 euro di multa).
La colpa del bomber del Real? Essere stato complice nel tentativo di ricattare Mathieu Valbuena per i fatti risalenti all'autunno 2015.
Il caso Valbuena e il ruolo di Benzema
Valbuena, nel giugno 2015, aveva denunciato alcune chiamate anonime mentre era in ritiro con la nazionale francese che lo invitavano a pagare 150.000 euro dietro la minaccia di diffondere un video hard che lo ritraeva con la compagna.
Benzema sarebbe intervenuto in un secondo momento, facendo da intermediario ai ricattatori di Valbuena: dopo il primo no di Mathieu, Benzema, contattato da un amico di infanzia coinvolto nella banda di ricattatori, si sarebbe accordato con il criminale per intimare il compagno di squadra a pagare la somma richiesta ("Attento, è gente molto pericolosa...").
Addio Nazionale per Benzema?
La storia costò ai tempi a entrambi i giocatori la Nazionale (che poi vinse il Mondiale nel 2018). Ora Benzema è rientrato nelle scelte di Deschamps, che lo ritiene insostituibile, ma il madridista rischia (anche se resta al momento convocabile).
Il CT è stato chiaro: "Faccio solo scelte sportive". Valbuena invece, dopo quella volta, non ha più indossato la maglia francese.
Benzema andrà in carcere?
Il processo, cominciato lo scorso 20 ottobre, chiude il primo step. Grazie alla condizionale Benzema non sconterà ancora la sua pena in carcere in attesa, anche, dell'appello in via di preparazione.
Cosa rischia?
Benzema, che come detto, prepara il ricorso in appello, scenderà già in campo nella sfida di stasera in Champions contro lo Sheriff.
C'è tranquillità, ma la vicenda porterà inevitabilmente nuovi sviluppi nei prossimi mesi. Giudicati colpevoli, ovviamente, anche Axel Angot, Mustapha Zouaoui, Younes Houass e Karim Zenati (l'amico di infanzia dell'attaccante).