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L'altro protagonista: Samuel Castillejo, il ritorno del dodicesimo uomo

L'altro protagonista: Samuel Castillejo, il ritorno del dodicesimo uomoDAZN
Contro il Verona è entrato decidendo, rigore e autogol di Gunter procuratosi, la grande rimonta del Milan a San Siro. Non lo voleva più nessuno, eppure Samu Castillejo è stato l’altro protagonista dell’8ª giornata di Serie A TIM.

«Non mi voleva più neanche mia mamma». Finalmente può sorridere Samuel Castillejo, che ha chiuso un periodo nerissimo decidendo diversamente la vittoria del Milan a San Siro, dentro a inizio ripresa per un all-in suo personale e della squadra, sotto 0-2 col Verona. Non lo voleva più nessuno, ai margini del progetto tecnico e brutalmente insultato dai leoni da tastiera, piaga dei nostri tempi. Perfino minacciato sui social, reo di non aver permesso alla società la sua cessione.

La notte del dodici contro la banalità dell'odio

Fra critiche infondate e banalità dell’odio, Samu Castillejo, al Milan dall’estate del 2018 con 10 gol in 110 presenze, non ha mai smesso di sentirsi utile alla causa e parte integrante di un gruppo specialmente unito.

Non ha mai smesso di sentirsi un giocatore importante fino a una notte a San Siro decisa a suo modo: da dodicesimo uomo, subentrando per spaccare la partita con le sue incursioni, la sua “velocità tecnica”, i suoi cross. Andaluso nato a Malaga il 18 gennaio 1995, Castillejo s'è prima procurato il rigore del 2-2 inserendosi a centro area, poi ha calciato da destra, trovando la deviazione in porta di Gunter e del 3-2 finale. 

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Copertina Milan: le lacrime degli uomini veri

Mancavano solo le lacrime: quelle degli uomini veri, mica piccoli e inutili haters, per sfogare tutto ciò che c’è stato verso nuovi giorni rossoneri. I compagni del Milan, che l’hanno tutti abbracciato a fine gara, hanno scelto il simbolo della serata.

Il suo tecnico, Stefano Pioli, ha detto che Samu è stato devastante, che «Samu dev’essere l’esempio». «Non mi voleva più nessuno, ma grazie a Dio, ai miei amici e alla mia famiglia, posso esultare coi tifosi a casa mia». Sorrisi sinceri, lacrime vere. Questo è il calcio. Questa è la vita.

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