L’assonanza Porta – Volta ha un che di magico.
Pensateci: se uno ha davanti a sé una porta da calcio, appena si volta ne trova un’altra: primo nesso “Porta – Volta”.
E allo stesso modo, se ti trovi a ripensare a quello che ti accadeva una volta, non fai altro che aprire una porta: quella dei ricordi, della memoria, del passato: secondo nesso “Porta – Volta”.
“C’era una porta” è un nuovo programma per gli appassionati di calcio più piccoli che troverete nella App di Dazn, un’idea che mi frullava per la testa da parecchio tempo (io scrivo libri per bambini) e alla quale serviva però l’interruttore giusto, l’elettricità che infiammasse la lampadina: roba da Alessandro Volta, insomma (terzo nesso).
A proposito di Ale (Volta): in “C’era una porta” ci sono i due mondi che amo di più, quello del calcio e quello dei bambini, oltre al mondo che amavo di più venticinque anni fa, quando ero iscritto al gruppo di teatro del Liceo Volta (quarto nesso) e sognavo di calcare i palcoscenici di tutto il mondo (ma ho trovato la porta chiusa, evidentemente!).
Come se fossero favole
In “C’era una porta” – format impreziosito dai disegni di Marianna Balducci, una fuoriclasse assoluta - racconto storie di calcio ai più piccoli, presenti insieme a me in quella meraviglia che è il MuBa di Milano, il museo dei bambini. C’è dentro tutta l’energia di Dazn, la voglia di sperimentare e divertirsi, la regia di Francesco Palma, il fosforo di Francesco Carabelli e il cuore grande di Giorgia Gariboldi e Giovanni Marrucci.
Le storie di “C’era una porta” sono raccontate come fossero favole, anche se poi in fondo lo sono per davvero: storie di chi non pensava di poter fare il calciatore e diventa poi il più forte di tutti, storie di chi sceglie di indossare una sola maglia per tutta la carriera e diventare una bandiera, storie di amici e di compagni, di spirito di squadra e di delusioni da superare, di supereroi e gol all’incrocio, di grandi campioni e allenatori bizzarri, tutti uniti dal grande amore per il calcio.
È questa la chiave di volta di “C’era una porta” (quinto nesso): raccontare il gioco in quanto tale, raccogliere l’incanto e la meraviglia dei bambini che si appassionano alle storie più belle e romanzesche, senza i filtri dei più grandi.
È vedere gli occhi che brillano di fronte ai racconti dei grandi campioni, è sottolineare gli insegnamenti che lo sport – che dovrebbe essere materia scolastica, subito – ci regala giorno dopo giorno, e possono diventare uno stimolo per crescere, migliorare, trovare forza anche dove forza sembra non ce ne sia.
Perché non per forza bisogna diventare Messi, ed essere il numero uno.
E non per forza bisogna vincere ogni partita, per essere felici.
Il bello del gioco è esserci, provarci, divertirsi, sbucciarsi le ginocchia e riderci su.
Il bello è specchiarsi negli occhi dei bambini e chiedersi: ma come vedono il calcio loro, non potremmo vederlo pure noi?
È una porta stretta e bassa, questa, ma vale la pena di provarci a passare.
Al massimo ci si raggomitola e si torna un po’ piccoli, come una volta (sesto nesso), e non può far altro che farci bene.
Il calendario delle puntate su DAZN
- 13 ottobre, "Cera una porta - Francesco Totti"
- 20 ottobre, "C'era una porta - Lionel Messi"
- 03 novembre, "C'era una porta - Gigi Riva"
- 24 novembre, "C'era una porta - Diego Armando Maradona"
- 03 dicembre, "C'era una porta - Il Grande Torino"