Nel calcio, come in ogni sport che prevede un campionato con girone all'italiana - ovvero con numero pari di partite per ogni squadra con sfide di andata e ritorno - a fine stagione il torneo viene vinto dalla squadra che ha totalizzato più punti:
- 3 punti per la vittoria
- 1 punto per il pareggio
- 0 punti per la sconfitta
Può capitare però che al termine di mesi e mesi di partite, sorpassi e controsorpassi, a bocce ferme ci siano situazioni di parità in classifica in posizioni chiave che possono valere il titolo, la qualificazione alle competizioni europee o la salvezza.
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Con due squadre a pari punti si guardano gli scontri diretti
Ci sono diversi modi per rompere questo equilibrio. Qualche federazione, come la Football Association inglese, utilizza come primo criterio la differenza reti tra gol fatti e gol subiti, per incentivare le proprie squadre a cercare sempre un gol in più; altre si basano sugli scontri diretti e altre ancora sul sorteggio.
In Serie A TIM in caso di due squadre a pari punti si guarda lo scontro diretto come primo criterio, seguito poi da un insieme di regole da seguire in caso di ulteriore parità, mentre nel caso di almeno tre formazioni a pari punti per lo stesso obiettivo si utilizza la classifica avulsa.
Quando si applica la classifica avulsa
La classifica avulsa interviene solo se le squadre con lo stesso punteggio a campionato finito sono più di due. Con le regole di questa classifica nella classifica, si risolvono i casi di pareggio stabilendo dei criteri da seguire per assegnare un titolo o una posizione a una determinata squadra piuttosto che a un'altra.
Cosa succede in caso di pareggio a 3
Tre squadre con lo stesso punteggio al termine di un campionato è il caso più probabile di applicazione di classifica avulsa. Più di una volta si è corso il rischio di un finale di stagione con diverse formazioni, ma per quanto alla fine non ci sia mai stato bisogno di questo criterio per completare la graduatoria finale, questo è il punto di partenza nei ragionamenti per l'utilizzo di una classifica avulsa.
Nel calcolo di questa nuova graduatoria non si tiene conto di tutte le formazioni presenti nel campionato, ma solo di quelle squadre coinvolte nella situazione di pareggio da sbrogliare tenendo conto solo degli scontri diretti tra queste durante la stagione.
I criteri della classifica avulsa
Sono cinque le regole progressive da verificare per stabilire l'ordine finale di una classifica in caso di punteggi pari tra tre o più squadre. Ogni livello di criterio entra in gioco solo col persistere della condizione di pareggio tra le formazioni.
- Punti fatti negli scontri diretti
- Differenza tra gol fatti e subiti negli scontri diretti
- Differenza reti globale in campionato
- Numero di gol segnati in generale in campionato
- Sorteggio finale
La classifica avulsa nel calcio italiano
Nella storia della Serie A TIM non è mai accaduto di dover utilizzare le regole della classifica avulsa per stabilire l'ordine finale del campionato.
Nel 2001/02 ci furono tre squadre che all'ultimo turno potevano giocarsi la conquista dello scudetto arrivando a pari punti dopo l'ultima giornata, ma i risultati di Juventus, Roma e Inter nell'ultimo turno scongiurarono questo epilogo.
Serie A 2021/22: chi vince a pari punti e in caso di classifica avulsa
Venti anni dopo l'ultima volta, era la stagione 2001/02 con Juventus, Inter e Roma coinvolte, la Serie A TIM potrebbe decidersi all'ultima giornata con più di due squadre ancora in corsa.
In caso di arrivo a pari punti di due squadre sono decisivi gli scontri diretti tra le formazioni coinvolte, con il Milan in vantaggio sull'Inter ma indietro contro il Napoli, e l'Inter avanti sui partenopei.
Se le squadre a pari merito fossero tre, si dovrebbe ricorrere ai criteri della classifica avulsa.