Chelsea e Liverpool sono pronte a sfidarsi domenica per alzare al cielo la Carabao Cup. Un match, come spiegato nel nostro corner video su DAZN, tra due delle più belle formazioni di questi ultimi anni e, soprattutto, tra due rose con tante similitudini...
Sindrome da appagamento
La potremmo definire la sindrome dell’appagamento. Arrivi sul tetto del mondo, vinci tutto e poi emotivamente hai poche energie da spendere per restare su quei livelli.
E’ un po’ quello che è successo al Liverpool lo scorso anno, dopo la vittoria della Champions e del Mondiale per club, in cui è arrivato terzo in campionato chiudendo senza titoli.
Chelsea e Liverpool sotto questo aspetto si assomigliano. I Blues sono appena diventati campioni del mondo, ma è chiaro che Tuchel , dopo le due vittorie internazionali, si augura non sia così. Però i segnali sono abbastanza preoccupanti. Soprattutto in Premier League dove è molto lontano dalla vetta e non riesce piu a essere autoritario come gli accadeva fino a poco tempo fa.
E, a Londra, è deflagrato un nuovo problema: Lukaku.
La situazione di Lukaku
Romelu Lukaku da quando è tornato in Inghilterra non è più lo stesso dell'Inter. Punito per le sue dichiarazioni fuori luogo, non è più tornato l’attaccante devastante che tutti conosciamo.
Solo 10 gol in stagione, poco coinvolto dalla squadra (i 7 tocchi del pallone in 90 minuti contro il Crystal Palace ne sono un esempio): alcuni dicono per colpa di Tuchel, altri per colpa dei compagni, altri ancora per colpa di sé stesso che, a volte, appare indolente.
La finale di Coppa di Lega servirà per dimenticare questi problemi e per rimettersi a posto. Considerando che, in ogni caso, il Chelsea in attacco non è scoperto avendo Ziyech, che per distacco è il più in forma, ma anche Havertz, l’uomo dei gol pesanti.
Klopp e le alternative
La sfida è con un Liverpool che questa fase di assestamento l’ha vissuta, l'ha dimenticata e che adesso ha anche riaperto il discorso titolo in Premier. Grazie a chi? Ovviamente sempre grazie ai soliti 3 Manè-Salah-Firmino, a cui si aggiunge Minamino (mai cosi decisivo da quando è arrivato, già a 4 gol in Coppa di Lega, con quello al 95’ contro il Leicester decisivo), Diogo Jota, secondo miglior marcatore dei Reds in stagione, con gol pesanti anche nelle due coppe nazionali, e Luis Diaz che si è già sbloccato.
Tutti e 3 stanno consentendo a Klopp di avere alternative di livello e di poter scendere in campo nelle coppe nazionali per provare a vincere. Cosa che non è successa negli scorsi anni quando il Liverpool, quasi snobbando League Cup ed FA Cup, veniva sistematicamente eliminato. Mai, a questo punto della stagione, era successo che il Liverpool con Klopp fosse ancora in corsa su tutti e 4 i fronti.
I Reds non vincono questa coppa da 10 anni esatti (nel 2012 contro il Cardiff con errore di Steven Gerrard, ma anche del Gerrard del Cardiff, Anthony, cugino proprio del capitano dei Reds), il Chelsea, invece, da 7 anni (vittoria contro il Tottenham 2-0).
Una serata speciale. Dove, di certo, l’appagamento non si sentirà...