Daniele Chiffi è stato l’arbitro italiano più pagato della Serie A nella stagione 2022-23. Conosciamo meglio uno dei fischietti più esperti della nostra Serie A TIM, che dirige partite dal 20 aprile 2002.
Chi è Daniele Chiffi?
Daniele Chiffi è nato a Padova il 14 dicembre 1984: ha iniziato ad arbitrare nel 2002 e dopo gli anni di gavetta nelle serie minori raggiunge la Lega Pro nel 2011. Fisico slanciato e forte personalità, lo sport ha sempre fatto parte della sua vita: da ragazzo ha praticato atletica, con una discreta carriera da mezzofondista, specializzato nei 400 e 800 metri. Il calcio praticato è sempre stata una passione, ma solo con gli amici.
Che lavoro fa Daniele Chiffi?
Daniele Chiffi è un ingegnere gestionale: anche in campo il suo stile di direzione ricorda quello molto freddo e lucido della professione che gli appartiene. Ha arbitrato la sua prima partita non ancora diciottenne nella categoria Esordienti il 12 ottobre 2002 nel match tra Atletico 2000 e Caminese. Gli inizi quasi per curiosità, come rivelato da lui stesso: “Il primo corso arbitrale cui partecipai con un amico nel 2002 era tenuto da Moreno Morello, quello di Striscia La Notizia, all’epoca era arbitro in Eccellenza.”
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L'esordio in Serie A di Daniele Chiffi
La prima direzione in Serie A di Daniele Chiffi risale all’11 maggio 2014: arbitra Sampdoria-Napoli finita 2-5. Nel gennaio 2023 raggiunge le 80 presenze in Serie A con la sfida Spezia-Lecce, mentre al termine della stagione 2022-23 riceve il premio Giovanni Mauro, come arbitro internazionale della Commissione Nazionale Arbitri (CAN) che si è distinto maggiormente durante la stagione. Prima della sosta per le Nazionali di marzo 2024 gli mancano solo tre partite per raggiungere le 100 presenze in Serie A TIM.
Quella volta che Mourinho definì Chiffi "Il peggior arbitro della mia carriera".
Chiffi e Mourinho sono balzati insieme agli onori delle cronache nella scorsa stagione per le parole forti utilizzati dall’allenatore portoghese nei riguardi dell’arbitro di Padova.
Cos’ha detto Mourinho su Chiffi?
“Questo risultato si adatta al peggior arbitro che ho avuto in carriera e ne ho avuto tanti di scarsi. Io penso che l'arbitro non abbia avuto grandi influenze sul risultato, ma è dura giocare con lui: tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco all'ultimo minuto. Doveva dare un rosso, va a casa frustrato perché non dà il rosso a me perché non gli ho dato l'opportunità. È un po' il limite di questa squadra: non abbiamo la forza che hanno altre società di dire 'questo arbitro non lo vogliamo', io ho finito di allenare a venti-trenta minuti dalla fine perché sapevo che altrimenti mi avrebbe espulso".
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Cos’era accaduto?
Il motivo che avrebbe scatenato lo sfogo di Mourinho sarebbe l’espulsione di Celik sul finale della gara tra Roma e Monza il 3 maggio 2023. Ma prima di quell’episodio c’era un precedente di settembre 2022 quando Chiffi non aveva dato un rigore ai giallorossi per uno scambio di trattenute tra Zaniolo e Okoli nella gara vinta dall’Atalanta, con conseguenti polemiche a fine partita.
L’espulsione di Sarri in Milan-Lazio nel 2021
Al termine del big match tra Milan e Lazio il 12 settembre 2021 l’ormai ex allenatore laziale Maurizio Sarri aveva avuto uno scontro verbale con l’arbitro Chiffi nel tunnel che conduce agli spogliatori di San Siro. Qualche minuto prima Sarri aveva discusso con Saelemaekers per perdita di tempo e una successiva uscita del giocatore di presa in giro sul vantaggio per 2-0 dei rossoneri. Per chiudere la lite Chiffi ha tirato fuori il cartellino rosso nei confronti di Sarri, poi punito da due giornate di squalifica da parte del Giudice Sportivo “per l’atteggiamento intimidatorio nei confronti di Saelemaekers e per avere contestato la decisione arbitrale proferendo espressioni blasfeme nei confronti del direttore di gara”.
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La gestione della rissa in Lecce-Verona
Nella sfida caldissima tra Lecce e Verona della 28esima giornata in cui Roberto D’Aversa si è reso colpevole del gesto che gli è costato il licenziamento anche l’arbitro Chiffi ha dovuto gestire il nervosismo finale. Chiffi ammonisce in totale sei giocatori: Banda, Sansone, Pongracic, Tchatchous, Dani Silva ed Henry, poi espulso. Grazie al VAR viene revocato un rigore assegnato al 22’ per un tocco di mani di Magnini in area, mentre dalle immagini si evince che le braccia sono attaccate al corpo. Al 78’ non viene ravvisata una spinta di Centonze su Sansone al limite dell’area: niente punizione, ma c’è il giallo a Sansone per le proteste. La rissa finale non è semplice da gestire: il rosso arriva per Henry e per D’Aversa.
Chiffi è internazionale?
Dal 1° gennaio 2022 Daniele Chiffi è un arbitro internazionale. Ha esordito in Europa a novembre 2022 come direttore di gara di Silkeborg Idrætsforening-Royal Sporting Club Anderlecht valevole per la fase a gironi di Uefa Europa League della stagione 2022/2023. È il primo internazionale originario di Padova dopo Francesco Francescon, arbitro FIFA tra il 1964 e il 1973.
Il 10 febbraio 2022 è VAR in AEK Atene-PAOK Salonicco, per la gara valida per la Coppa Nazionale di Grecia, mentre il giorno dopo nello stesso ruolo segue Atromitos-Lamia in campionato.
Daniele Chiffi e il VAR
In una recente premiazione organizzata dall’AIA Padova si è espresso in maniera del tutto favorevole sull’ausilio che il VAR fornisce agli arbitri dicendo: “Il VAR è assolutamente un aiuto, per noi è manna dal cielo, un aiuto enorme con la velocità che c’è nel calcio di oggi i nostri occhi non riescono sempre ad accorgersi di tutto”.
Di quale sezione arbitrale fa parte Daniele Chiffi?
Daniele Chiffi fa parte della Sezione di Padova.