In poche settimane ha già trovato la prima vittoria in campionato all’Udinese, che ha sbancato San Siro battendo il Milan con Pereyra. Chiamato al posto di Sottil sulla panchina dei friulani, Gabriele Cioffi ha subito fatto quello per cui è stato riportato a Udine: portare i bianconeri alla salvezza.
Prima difensore, poi allenatore dell’Udinese e non solo: chi è Gabriele Cioffi? Ecco il profilo dell’attuale tecnico dei friulani.
Gabriele Cioffi, la carriera
L'esperienza da giocatore
Classe 1975, prima di diventare allenatore Gabriele Cioffi gioca come difensore: rimane in attività fino al 2012.
Muove i suoi primi passi da calciatore con la squadra di Sesto Fiorentino, la Sestese, nel Campionato Nazionale Dilettanti nella stagione 1992/1993. Nonostante non avesse ancora compiuto 18 anni, Cioffi gioca le sue prime tre partite in Prima Squadra. Resta alla Sestese per quattro stagioni, durante le quali colleziona 77 presenze e due gol. Nel mezzo, nell’annata 1995/1996 rimedia un brutto infortunio al legamento crociato anteriore che lo tiene lontano dai campi per molto tempo.
Getty
Le tappe successive saranno Poggibonsi e Marsala: in Sicilia esordisce da professionista in Serie C2 giocando 12 partite e segnando due gol.
Dopo aver collezionato esperienze a La Spezia, ad Arezzo e a Taranto, nel settembre del 2002 si trasferisce al Novara dove con 30 gettoni e tre reti contribuisce alla promozione della squadra in Serie C1. Resta in Piemonte fino al gennaio 2005 quando passa al Mantova di Di Carlo dove, tramite playoff, ottiene la promozione in Serie B.
L’esordio in Serie B, poi il debutto in A
Esordisce nel campionato cadetto il 4 settembre del 2005 in un Mantova-Arezzo. A fine stagione, Cioffi diventa il calciatore più presente del Mantova mettendosi in mostra come uno dei migliori centrali del campionato. Perderà la finale di ritorno dei playoff ai supplementari, contro il Torino, nonostante la vittoria dell’andata per 4-2, dove anche lo stesso Cioffi aveva segnato.
La delusione per la mancata promozione si trasforma in gioia quando il Torino decide di ingaggiarlo da svincolato. Esordisce in Serie A con Alberto Zaccheroni il 15 ottobre del 2006, a 31 anni, e segna la sua prima rete nella massima serie contro il Livorno il 23 dicembre.
Getty
L’anno successivo passa all’Ascoli dove resta fino al 2009. Nel gennaio 2010 va a parametro zero all’AlbinoLeffe. Conclude la carriera da calciatore al Carpi, in Lega Pro Seconda Divisione, ottenendo la promozione in Prima. Nella stagione successiva 2011/2012, e ultima da giocatore, diventa il capitano della squadra. Finisce con un terzo posto valido per i playoff per la Serie B: perderà la finale contro la Pro Vercelli.
La carriera da allenatore
Dopo aver chiuso la carriera da calciatore, l’11 luglio seguente diventa il viceallenatore del Carpi. Verrà esonerato insieme al tecnico Tacchini il 19 febbraio. In estate passa al Gavorrano come nuovo tecnico ma il 4 novembre viene sollevato dall’incarico per divergenze di obiettivi con la società. Cioffi decide così di lasciare l’Italia e partire per l’Australia dove lavora come tecnico delle giovanili per l’Eastern United di Adelaide e collabora con l’Aston Villa come direttore tecnico dei centri estivi organizzati in Italia.
Il 9 novembre 2015 torna ad allenare e diventa il nuovo tecnico della Beretti del Südtirol. A inizio dicembre risolve contestualmente il contratto e diventa assistente di Henk ten Cate all’Al-Jazira. Nel 2016 viene ingaggiato dal Birmingham City, nella Championship inglese come collaboratore di Gianfranco Zola., mentre l’anno successivo firma come assistente per l’Al Dahfra, squadra che a fine stagione riesce a raggiungere l’obiettivo salvezza. Nel 2018 passa al Crawley Town, in quarta divisione inglese, dove resta fino al 2019 e dove ottiene l’abilitazione da allenatore di prima categoria.
Il ritorno in Italia e l’Udinese
Il 6 settembre 2020 fa il suo ritorno in Italia, accettando l'offerta dell'Udinese e diventando il vice dell'allenatore Luca Gotti. L'8 dicembre 2021 viene nominato allenatore ad interim dei friulani, in seguito all'esonero dello stesso Gotti, che lascia la squadra al 14º posto in classifica con 16 punti raccolti in 16 partite. Termina la stagione al 12º posto con 47 punti, 31 dei quali collezionati nelle 22 partite della sua gestione.
Getty
Nonostante la volontà dell’Udinese sia quella di proseguire insieme, il 23 maggio 2022 viene annunciato che, per scelta dello stesso allenatore toscano, il contratto con i bianconeri non verrà rinnovato. Grazie agli obiettivi raggiunti con i friulani, l’Hellas Verona gli offre un contratto fino al 2024 anche se la sua avventura termina a ottobre, quando viene sollevato dall’incarico. Il 25 ottobre 2023 fa ritorno all'Udinese, sostituendo l'esonerato Andrea Sottil. Dopo il pareggio con il Monza al debutto, ottiene la prima vittoria stagionale in Serie A contro il Milan, a San Siro, grazie al rigore trasformato dal Tucu Pereyra.