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Chi è Gian Piero Gasperini: il profilo del tecnico dell'Atalanta

Redazione
Chi è Gian Piero Gasperini: il profilo del tecnico dell'AtalantaGetty
La storia del calciatore e dell'allenatore: Gian Piero Gasperini raccontato anno dopo anno

Nasce a Grugliasco, due passi da Torino. Inevitabile: il sogno è quello bianconero, della Juventus. E Gian Piero Gasperini riesce a realizzarlo, anche se non entrerà mai in campo in Serie A, ma collezionerà una vera presenza ufficiale in Coppa Italia. 

Nella sua carriera da giocatore e da allenatore, il Gasp è sempre stato abituato a partire in sordina: i grandi palcoscenici li ha conquistati quando nessuno se li aspettava. E l'ha fatto sempre con lavoro e abnegazione. Vedi l'Atalanta: è il suo piccolo miracolo. Ma ancor prima c'era stato il Genoa: straordinario.

La biografia

Cresciuto nell'Accademia Calcistica Giovanile Nazionale, l'ex settore giovanile della Juventus, sotto la guida di Mario Pedrale, fin da quando aveva 9 anni, Gasperini segue il percorso delle categorie giovanili fino alla squadra Primavera, in cui gioca, tra gli altri, insieme a Paolo Rossi, suo grande amico anche in seguito.

Gasperini lascia Torino nel 1977 e inizia il suo viaggio per l'Italia. Si sposa - è padre di due figli - e cambia molto. Da allenatore e da giocatore. Il posto in cui si ferma più a lungo? Bergamo: è diventato cittadino onorario nel 2019.

La carriera da giocatore

Viene quindi ceduto in prestito alla Reggiana, in Serie C, con la quale disputa il campionato 1977-1978, facendo ritorno a fine stagione a Torino, dove viene di nuovo impiegato come sostituto nella fase finale di Coppa. Dopo aver concluso definitivamente l'esperienza con la Juventus, nell'estate del 1978 si trasferisce al Palermo, in Serie B, dove annovera tra le sue partite la finale di Coppa Italia 1978-1979, persa contro la Juventus stessa.

Dopo due stagioni giocate con Cavese (Serie B) e Pistoiese (Serie C1), si trasferisce al Pescara, con cui conquista la promozione in Serie A nel 1987. In quegli anni Gasperini è il capitano della squadra biancazzurra.

Con il Pescara esordisce in Serie A il 20 settembre 1987 in Pescara-Pisa (2-1), segnando un gol. Alla fine della stagione 1987-1988 le reti realizzate sono 7 (secondo marcatore della squadra dopo Blaž Slišković), che contribuiranno a quella che finora è l'unica salvezza raggiunta dagli abruzzesi in Serie A. Nella seconda stagione in massima serie segna 3 reti e i biancazzurri retrocedono in Serie B.

Dopo un'altra stagione al Pescara, nel 1990 è ceduto alla Salernitana, sempre in B, in un'annata che si chiude con la retrocessione in Serie C1 dopo lo spareggio con il Cosenza. Chiude la carriera nel 1993, a 35 anni, dopo due stagioni alla Vis Pesaro in Serie C1. In carriera ha totalizzato complessivamente 59 presenze e 10 reti in Serie A e 298 presenze e 25 reti in Serie B.

Gian Piero Gasperini applaude durante una partita dell'Atalanta

La carriera da allenatore

Il passaggio tra il campo e la panchina è simultaneo: nel 1993 è alla Sisport con una squadra esordiente. Poi nel 1994 entra nello staff del settore giovanile della Juventus: siede sulle panchine delle squadre Giovanissimi per due anni, Allievi per altri due anni e dal 1998 guida la Primavera, trionfando con quest'ultima nel Torneo di Viareggio 2003.

È poi divenuto l'allenatore del Crotone nell'estate del 2003, conducendo la società calabrese alla promozione in Serie B nella Serie C1 2003-2004 grazie alla vittoria dei play-off. Esonerato a favore di Andrea Agostinelli nel dicembre 2004, viene poi richiamato in sostituzione di quest'ultimo nell'aprile 2005. È stato inoltre insegnante al corso della FIGC per i futuri tecnici.

Il miracolo Genoa

Nell'estate 2006 diviene allenatore del Genoa, squadra che guida alla promozione in Serie A nel giugno 2007. Ad inizio 2008 riceve la Panchina d'argento, premio riservato ai tecnici che nella stagione precedente militavano in serie cadetta.

Il campionato 2007-08 vede il Grifone classificarsi al nono posto, dopo aver mantenuto speranze di qualificazione all'Europa sino a primavera. Nel torneo seguente i rossoblu chiudono invece in quinta posizione — a pari merito con la Fiorentina, favorita però dagli scontri diretti — accedendo all'Europa League. Nel novembre 2010, dopo un avvio di campionato con soli 11 punti in 10 giornate, viene esonerato e sostituito da Davide Ballardini.

La delusione Inter e il ritorno a Genova

Nell'estate 2011 firma un contratto di due anni con l'Inter, reduce dalla vittoria del Mondiale per club. Le richieste di mercato avanzate da Gasperini non vengono soddisfatte dalla società nerazzurra, cosicché il tecnico si ritrova una rosa incompleta in diversi ruoli. Battuto dal Milan in Supercoppa italiana, Gasperini rimedia altre tre sconfitte in quattro uscite; il rendimento negativo comporta il suo esonero tramite rescissione consensuale del contratto, dopo la battuta d'arresto con il neopromosso Novara; gli subentra Claudio Ranieri.

Il 16 settembre 2012 diventa l'allenatore del Palermo, prendendo il posto di Giuseppe Sannino, esonerato a seguito di un solo punto ottenuto nelle prime tre giornate di campionato 2012-13, firmando un contratto annuale con automatico rinnovo in caso di permanenza in massima serie, con un ingaggio di 500.000 euro e altri 300.000 in caso di salvezza o anticipato esonero; per la prima volta in Italia, infatti, nel contratto è stata inserita una clausola anti-esonero – voluta dallo stesso Gasperini – che imporrebbe al presidente rosanero Maurizio Zamparini di pagare al tecnico torinese un indennizzo economico qualora decidesse di allontanarlo anticipatamente.

gasperini-atalanta_102wi97tltv14185hvrw8zn0(C)Getty Images

Il 4 febbraio 2013, dopo la sconfitta interna sempre ad opera dell'Atalanta per 1-2 alla 23ª giornata e con la squadra all'ultimo posto in classifica, viene esonerato in favore di Alberto Malesani. Il 24 febbraio seguente, dopo tre partite, torna alla guida del Palermo sostituendo Malesani, esonerato a sua volta. Dopo il pareggio 0-0 con il Torino e la sconfitta casalinga 1-2 con il Siena, l'11 marzo rescinde consensualmente il contratto con la società e viene sostituito successivamente dal suo primo predecessore, ovvero Sannino. Ha ottenuto 17 punti in 22 partite.

Tornato sulla panchina ligure alla 6ª giornata, con la squadra al quartultimo posto, dopo otto partite la porta al settimo posto solitario in classifica. Il 6 gennaio 2014, grazie al successo per 2-0 sul Sassuolo, porta il Genoa a raggiungere 500 vittorie in Serie A con la formula del girone unico. Chiude il campionato 2013-2014 al 13º posto a pari punti con l'Udinese (44 punti, di cui 40 fatti da Gasperini).

Confermato alla guida della squadra per la successiva stagione, chiude la stagione con il Genoa raggiungendo il 6º posto nella Serie A ma non partecipa all'Europa League poiché alla società non viene concessa la licenza UEFA. L'8 giugno 2015 Gasperini prolunga il proprio contratto con il Genoa fino al 2017 con allungamento automatico al 2018. L'anno seguente conquista l'11º posto dopo aver raggiunto la salvezza matematica con largo anticipo. Il 5 giugno 2016 risolve il contratto con la società ligure.

L'esperienza all'Atalanta

Il 14 giugno 2016 viene ufficializzato come nuovo tecnico dell'Atalanta. La sua nuova avventura inizia il 13 agosto nel terzo turno di Coppa Italia battendo per 3-0 la formazione della Cremonese. E vola a chiudere il girone d'andata a 35 punti al 6º posto. Al primo anno? E' quarto. Ed è in UEFA Europa League 2017-2018, dalla quale usciranno ai sedicesimi di finale per mano del Borussia Dortmund (3-2, 1-1) dopo aver vinto il girone con 14 punti, 3 in più dell'Olympique Lione. 

Qualificatosi quindi di nuovo all'Europa League, questa volta esce nei turni preliminari per mano del Copenhagen ai calci di rigore dopo aver eliminato FK Sarajevo e Hapoel Haifa. Nella stagione 2018-2019 l’Atalanta di Gasperini stupisce ancora: arriva fino in finale di Coppa Italia perdendo con la Lazio, dopo aver battuto per 3-0 la Juventus, in campionato arriva terza a pari punti con l’Inter (con però lo scontro diretto a favore) qualificandosi in Champions League per la prima volta nella sua storia. In questa annata la squadra bergamasca fa registrare alcuni record: per la prima volta si piazza sul podio del campionato (terza posizione) e per la prima volta chiude con il miglior attacco del campionato (con 77 gol segnati).

2021-09-21-Atalanta(C)Getty Images

Nella stagione successiva, ottiene la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Il 3 febbraio 2020 vince la Panchina d'oro per la stagione 2018-2019. il 19 febbraio 2020 vince lo storico turno di andata di Champions League contro il Valencia per 4-1; mentre al ritorno, grazie a 4 gol di Josip Iličić, vince 4-3 a Valencia, passando così ai quarti di finale di Champions League. Sarà in questa fase che l'Atalanta viene sconfitta per 1-2 dal Paris Saint-Germain (poi sconfitto in finale dal Bayern Monaco), dopo che la squadra era rimasta in vantaggio fino al 90'. Perdendo l’ultima partita contro l’Inter per 0-2, dopo 17 risultati utili consecutivi e 7 vittorie di fila al Gewiss Stadium, termina il campionato ancora una volta al terzo posto, a soli 5 punti dalla Juventus campione d’Italia, con il record storico di 78 punti e ben 98 gol segnati, qualificandosi così per la seconda volta in Champions.

Nella stagione 2020-2021 raggiunge dopo due anni la finale di Coppa Italia, dove perde 2-1 contro la Juventus. In Champions League viene eliminato agli ottavi contro il Real Madrid, in questa competizione batte il Liverpool 2-0 ad Anfield nei gironi, diventando così la quinta squadra italiana a battere i Reds in trasferta. In campionato arriva nuovamente terzo a 78 punti, dopo aver lottato fino all'ultima giornata per il secondo posto con il Milan, perdendo questa battaglia all'ultima giornata proprio contro i rossoneri, qualificandosi comunque per la terza volta alla Champions League. Con 90 gol fatti, la squadra nerazzurra chiude per il terzo anno consecutivo con il miglior attacco del campionato.

La stagione successiva, nel girone di ritorno la squadra bergamasca subisce un enorme calo, ottenendo solo 21 punti, chiudendo il campionato all'ottavo posto, mancando la qualificazione alle coppe europee per la prima volta nella sua gestione sulla panchina orobica. E' la fine di un sogno? No, solo di un ciclo. Da lì Gasperini è ripartito. E ha riportato la Dea subito in Europa League, competizione che disputa in questa stagione.

Come gioca la sua Atalanta?

Gasperini ha sempre adottato un tipo di calcio offensivo e dinamico. Celebre per l'utilizzo del 3-5-2 quando non era ancora così in voga, negli anni ha affinato i punti di forza delle sue formazioni e garantito sempre grande spettacolo con le proprie squadre. 

I suoi seguaci

Molti giocatori allenati da Gasperini hanno deciso di intraprendere le sue orme, diventando allenatori. Ecco di chi si tratta

  • Ivan Juric, oggi al Torino
  • Raffaele Palladino, oggi al Monza
  • Thiago Motta, oggi a Bologna
  • Salvatore Bocchetti, ex Verona
  • Bruno Caneo, oggi alla Turris