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Chi è Gonzalo Montiel, l'uomo della terza Coppa del Mondo dell'Argentina

Redazione
Chi è Gonzalo Montiel, l'uomo della terza Coppa del Mondo dell'ArgentinaDAZN

Così è la vita. Almeno per i campioni del Mondo. Così è la vita, da oggi anche per Gonzalo Montiel

Il suo nome passerà alla storia, sarà ricordato per sempre. Il motivo? Sulle sue spalle, la sorte e la responsabilità di prendere la palla nel momento più torrido degli ultimi anni dell'Argentina. Non gli è pesato, a giudicare dal risultato. Nemmeno dopo la grave colpa di aver riavvolto il nastro: il braccio largo che causa il rigore francese ai supplementari, era proprio suo. 

La rivincita di Montiel

Cachete ha avuto la sua rivincita. Come lui, tutti gli argentini. "Soffrire è il nostro destino", l'hanno detto tutti. E l'avrà pensato soprattutto l'esterno: non un Carneade, ma un marchio a fuoco nella storia del calcio d'Albiceleste. Il loro Fabio Grosso. A tutti gli effetti. 

Argentina Mundial 2022Getty Images

La gloria eterna ha il retrogusto più dolce che c'è: Montiel è stato bravo a sfruttare il momento più pesante di tutti. Dopo il rigore parato da Dibu Martinez su Coman, dopo quello sbagliato da Tchouameni, i rigoristi argentini si sono avvicendati e non hanno sbagliato. Messi, Dybala, Paredes: tutti dentro. Mancava il quarto, diventato poi match point. 

A Gonzalez Catan, dov'è nato Montiel, il cuore era in gola e non poteva essere altrimenti: l'ha calciato come faceva al quartiere, dicono. Come aveva fatto tante volte al River, ma anche contro l'Olanda, nei quarti di finale. Dentro il cerchio, sugli 11 metri: rincorsa, denti stretti, testa bassa, il tiro. Eterno. 

La carriera di Montiel

Cresciuto sotto l'hincha del River, ha esordito già tra i professionisti nel 2016, quando aveva appena 19 anni. Per cinque stagioni ha vestito la maglia biancorossa, colori che non ha cambiato neanche nel suo passaggio in Europa: a prenderlo, infatti, è stato il Siviglia, oggi di Sampaoli. 

Dal 2019 fisso con la Selecciòn, con la quale ha praticamente sempre vinto: prima la Copa America in Brasile, un anno dopo la Coppa del Mondo. Due anni valgono la gloria eterna, proprio come quel tiro.