Jude Bellingham? No. Vinicius Junior? Nemmeno. Ma neanche Rodrigo, Kroos, Modric e tutti gli altri fuoriclasse a disposizione di Carlo Ancelotti. Joselu. Sì, Joselu, l'attaccante low cost e low profile del Real Madrid. L'attaccante spagnolo mandato in campo da "Mr Champions" Carletto Ancelotti nel finale non solo ha pareggiato la rete di Alphonso Davies a due minuti dal novantesimo, ma ha firmato una clamorosa doppietta all'inizio del recupero che ha fatto partire la festa al Bernabeu. Proprio lui, Joselu, forse uno dei pochi giocatori che - fino al ritorno della semifinale - non si era mai preso una vera copertina.
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Joselu: la biografia
Paradossalmente, José Luis Sanmartin Mato - per tutti Joselu - è nato in Germania, a Stoccarda, non troppo lontano da Monaco di Baviera e da quei tifosi del Bayern che con la sua doppietta flash ha fatto finire in lacrime.
Cresciuto calcisticamente nel Celta Vigo dopo essersi trasferito in Spagna coi genitori a 14 anni, Joselu è un cavallo di ritorno per il Real Madrid nel quale ha fatto la trafila nelle giovanili con numeri importanti al Castilla. Ora, diversi anni dopo, il destino è tornato dalla parte del 34enne centravanti che ha presentato il conto, dolcissimo per sé e per i tifosi.
La carriera di Joselu
A conti fatti, numericamente parlando, Ancelotti ha puntato su Joselu come erede di Karim Benzema nel ruolo di centravanti pur optando poi per soluzioni tattiche alternative favorendo l'esplosione di Bellingham. I sorrisini che hanno accompagnato questa scelta per tutta la stagione sono spariti completamente in una notte madrilena di maggio.
L'esperienza in Bundesliga e Premier League
Dopo aver esordito con il Real Madrid nel 2011 con José Mourinho in panchina, Joselu ha iniziato un lungo girovagare per la Germania raccogliendo quasi più esperienze che gol.
Prima l'Hoffenheim, poi l'Eintracht Francoforte e infine l'Hannover prima di salutare tutti e volare in Inghilterra con Stoke City e Newcastle. Proprio nel nord inglese, allenato da Rafa Benitez, venne definito "una buona auto ma non troppo veloce". Alias, un giocatore mediocre - come la sua esperienza al St James' Park con sette reti in 52 presenze.
La rinascita tra Alaves ed Espanyol
Per rivedere i numeri del Castilla nei piedi di Joselu è servito il ritorno a casa, in Spagna, più precisamente al Deportivo Alaves con un volo diretto da Newcastle. Tre stagioni di fila in doppia cifra e il passaggio all'Espanyol dove è retrocesso pur segnando 17 gol in campionato, conquistando un posto nel giro della nazionale spagnola (10 partite - 5 gol) e, subito dopo, al Real.
I numeri con il Real Madrid di Joselu
Numeri buoni, ottimi per un giocatore chiamato a fare da backup a Vinicius Jr e Rodrygo e che infatti sono valsi a Joselu la chiamata del Real Madrid e da Ancelotti.
Un affare per entrambe le parti a prescindere dalla serata magica del Bernabeu contro il Bayern Monaco in semifinale di Champions League. Le presenze stagionali sono state 46, sintomo di un ruolo da riserva interpretato alla perfezione tanto dal giocatore quanto dallo staff di Ancelotti, ma soprattutto 16 gol comprese quelle ai bavaresi.
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Joselu gran tifoso del Real Madrid: Carvajal è suo cognato
L'inserimento nella rosa stellare di Carlo Ancelotti e del Real Madrid non è stato traumatico, anzi. Dani Carvajal, una delle leggende dei Blancos, è suo cognato - sposati entrambi con due sorelle gemelle e sono amici da sempre, a prescindere dalle rispettive carriere pur avendo condiviso, in città diverse, l'esperienza in Germania.
Non solo. Joselu non ha mai nascosto la propria passione per il Real Madrid anche da tifoso, quando la possibilità di vestire la maglia dei Blancos in prima squadra era ancora un sogno. In occasione dell'ultima finale vinta dal Real Madrid nel 2022 a Parigi contro il Liverpool di Klopp, Joselu era in tribuna con sciarpe e magliette.
Ora, a Wembley, la sciarpa resterà nell'armadietto. La maglia, invece, sarà quella ufficiale per una finale da sogno per lui e per tutti quei giocatori che non smettono mai di sognare.