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La "gavetta" e la qualità dell'attesa: Folorunsho, dai mille prestiti alla chiamata di Spalletti

Francesco Fontana
La "gavetta" e la qualità dell'attesa: Folorunsho, dai mille prestiti alla chiamata di SpallettiDAZN
La storia del romano Michael: prima la Lazio, poi tanta Serie B per arrivare al Verona: oggi è una delle rivelazioni del campionato che con l'azzurro ha realizzato un sogno. E il cartellino appartiene al Napoli

Dal punto di vista della qualità, il calcio italiano non sta vivendo il momento migliore della propria storia. Bisogna agire di intuizioni, al contempo credendo ciecamente nel settore giovanile per far crescere ciò che si ha a disposizione. E in assenza di quelle doti tecniche che in passato hanno fatto tantissime volte la differenza, la possibilità di essere duttili, avere caratteristiche differenti e saper ricoprire molti ruoli può essere, deve essere un valore aggiunto. L’ha capito, per esempio, Michael Ijemuan Folorunsho: una delle rivelazioni del campionato, una scommessa che Luciano Spalletti proverà a vincere a partire dalla tournée americana, con le amichevoli in programma contro Venezuela ed Ecuador. Il c.t. ha convocato un centrocampista completo, che nel Verona ha dimostrato di poter giocare da mezzala, centrocampista centrale e anche da trequartista: un mix che, appunto, nel calcio moderno non può passare inosservato.

EUROGOL E APPLAUSI 

Per Folorunsho finora in campionato 27 presenze, quattro gol e un assist con 2.265’ in campo spesso di quantità e qualità. Da vedere e rivedere lo strepitoso eurogol realizzato il 17 febbraio scorso contro la Juventus: al 10’ corner dalla sinistra di Suslov, la difesa bianconera libera e dal limite dell’area (inoltre, indietreggiando) un sinistro al volo pazzesco che batte Szczesny sotto la traversa. Un super gol, appunto. E quello contro la Roma del 20 gennaio? Semplicemente da applausi la preparazione: dribbling a centrocampo su Bove prima e Paredes poi e destro da casa propria che supera Rui Patricio (non perfetto nella circostanza). Una potenza incredibile e una voglia di provare la giocata difficile e il tiro della vita senza paura, segnale che Michael ha carattere. E a 26 anni può diventare una certezza del nostro campionato. Per la gioia del Napoli, proprietario del cartellino che nel luglio 2019 sborsò poco più di 1 milione di euro per acquistarlo dopo l’esperienza con il Virtus Francavilla.

Folorunsho Gonzalez in Lecce Verona 2024Getty

IL VALORE DELLA “GAVETTA” 

Il percorso di Folorunsho nelle giovanili parte dal Vigor Perconti, poi Tor Sapienza e Savio, prima della grande chiamata della Lazio. Classe ’98, nato a Roma, dopo l’acquisto di De Laurentiis per lui iniziò un lungo, ma formativo giro di prestiti: prima il Bari (2019-20), poi Reggina (2020-21), Pordenone (2021-22) e di nuovo Reggina e Bari con, purtroppo, qualche infortunio di troppo che ne rallentò la crescita. La vera svolta è arrivata all’inizio di questa stagione, con il passaggio (sempre in prestito) all’Hellas con la prima possibilità di misurarsi in Serie A. Ed è con Baroni che ha alzato il proprio “status”: cosa non facile, considerando i noti problemi societari e le difficoltà tecniche determinate da un mercato, quello invernale, a dir poco rivoluzionario con tantissime uscite e altrettante cessioni. Cessioni che non hanno toccato Folorunsho, dal primo giorno al centro del progetto tecnico e che sta trascinando la squadra a suon di prestazioni in questa rincorsa-salvezza che fino a poche settimane fa sembrava non avesse senso, con il Verona – secondo i pronostici – già spacciato per la retrocessione. Oggi, invece, è tutto in gioco.

NAZIONALE, SALVEZZA, MERCATO 

Tutto è in gioco anche grazie a lui. Un giocatore che ora sogna l’Europeo con la Nazionale, anche se allo stato attuale le chance non sono altissime. In estate, invece, potrebbe diventare un giocatore chiacchierato sul mercato. Il contratto con il Napoli, rinnovato solo pochi mesi fa fino al 2027 con l’obiettivo del prestito (ecco, appunto, il Verona), in un certo senso lo “blinda”: a livello tecnico, invece, il futuro resta da scrivere. La permanenza in azzurro dipenderà anche dal nome del futuro allenatore, non si potrà escludere un nuovo prestito (in una squadra di medio-alta classifica) e nemmeno una cessione, con De Laurentiis che a quel punto chiuderebbe un’ottima plusvalenza. Per questo, tempo al tempo. Per Folorunsho oggi c’è l'Italia, poi una salvezza da conquistare con l’Hellas: per motivi diversi, entrambi dei sogni da realizzare.