Ci sono giocatori che vengono schiacciati dalla pressione e ce ne sono altri che si alimentano con quella, che traggono i migliori benefici, che la inglobano rendendola un combustibile di qualità.
Michele Di Gregorio fa parte della seconda categoria, è il classico giocatore che prima di ogni salto di categoria viene bollato come inadatto e puntualmente si divora mannaramente ogni dubbio sul tema. Oggi al Monza è uno dei valori aggiunti, ma la crescita che continua ad avere non può che proiettarlo ben al di là di questa dimensione. Il doppio intervento sul rigore di Vlahovic durante Monza-Juventus ha confermato il suo valore.
La gavetta di Di Gregorio: dall'Inter al Monza
Quando cresci nel settore giovanile dell’Inter e hai la possibilità di ammirare da vicino il tuo idolo sei già un passo avanti agli altri. Gli stimoli per Di Gregorio non mancano, Handanovic è il modello da perseguire e osservare ogni giorno alla Pinetina e la genesi della sua carriera mostra già i segnali di un ragazzo che sa bene dove vuole arrivare.
Vince Scudetto e Coppa Italia per poi vivere i primi vagiti della carriera da professionista al Renate dove nel 2018 vince subito il premio di miglior portiere della Lega Pro, un rinoscimento che colleziona anche l’anno successivo al Novara. Il salto in Serie BKT è la naturale conseguenza e qui sentenzia ogni scettico, prendendosi subito il Pordenone. Titolare fisso e protagonista del percorso che porta in neroverdi ai playoff per giocarsi la Serie A TIM.
Nel 2020 il Monza bussa alla sua porta, il progetto è quello di costruire una squadra per la massima serie, Di Gregorio è l’uomo giusto e in due anni ottiene da titolare la promozione, lasciando uno come Lamanna, che la Serie A TIM la conosce bene, ad osservarlo in panchina.
Il retroscena in Serie A TIM
Con lo sbarco in Serie A TIM, le ambizioni del Monza crescono vericalmente e in tanti sono convinti che Di Gregorio non possa reggere la categoria. I biancorossi prendono Cragno dal Cagliari retrocesso, le poche certezze sulla titolarità di Di Gregorio si sgretolano e a livello mediatico è già etichettato come suo secondo, ma Stroppa non è di questa idea.
Il primo tecnico a portare il Monza in Serie A TIM ha 3 punti fermi su cui è convinto di poter costruire una squadra che si salvi: Carlos Augusto, Dany Mota e proprio Di Gregorio. L’esordio in campionato è una conferma: gioca lui, con Cragno che si accomoda in panchina e partita dopo partita le ragioni diventano evidenti a tutti. Di Gregorio è un portiere da Serie A TIM.
Il portiere dei brianzoli si è superato anche nel match interno contro la Juventus di venerdì 1 dicembre. Doppio intervento strepitoso sul rigore e successivo tap in di Vlahovic, a conferma del suo valore.
Le qualità tecniche di Di Gregorio
La sua più grande qualità è sicuramente la reattività: in questo anno e mezzo di Serie A TIM, tra le parate più spettacolari, le sue si iscrivono quasi tutte al tempo di reazione pari a zero che riesce ad imprimere ai propri muscoli. Ma prima Stroppa e ora Palladino apprezzano molto anche la sua capacità di giocare con i piedi, che permette al Monza di gestire il pallone e sviluppare dal basso senza grosse difficoltà. A tutto questo va sommata una personalità enorme e una cultura del lavoro incredibile che lo rendono uno dei portieri più completi in circolazione
La Nazionale: da sogno a obiettivo concreto
Dopo un anno e mezzo di Serie A TIM, Di Gregorio ormai è una certezza. Se gli chiedete quanto pensi alla Nazionale vi risponderà poco, ma non perché non sia convinto di avere grandi doti, il motivo è un altro: “ci sono 3 fenomeni là, è giusto che ci giochino loro” aveva raccontato ai nostri microfoni. Ecco, l’umiltà e la percezione del valore sono altri due elementi che non gli mancano, è conscio di essere capitato in un momento storico in cui l’italia può godersi Donnarumma, Vicario e Meret.
Ad oggi è chiaro che sia praticamente impossibile ritagliarsi uno spazio con tre cosi, ma il suo percorso ci ha insegnato che non porsi mai limiti è spesso la chiave del successo e sotto sotto sa di potersi candidare a uno di quei tre posti. Nel calcio le cose cambiano in fretta, se continuerà ad assorbire la pressione come ha sempre fatto e a incastrare una costanza di rendimento così le porte di Coverciano potrebbero aprirsi, e per il percorso che ha disegnato, da quando osservava Handanovic alla Pinetina ad oggi, se lo meriterebbe.
Il rebus sul futuro: dove può andare?
Di Gregorio è un giocatore molto, molto appetibile sul mercato. Il portiere è già al centro di tante indiscrezioni e speculazioni. Si parla di Inter, la squadra dov'è cresciuto, ma anche e in particolare di Juventus.
L'agente, Carlo Belloni, ha parlato così a TVPlay: "Ci sono state delle chiacchierate con alcuni club. Alla Juventus c’è Szczęsny che ha un altro anno di contratto a 6.5 milioni di euro all’anno ed è difficile che possano prendere in considerazione altre strade. Per il futuro del ragazzo preferirei tenerlo in Italia e non all’estero, perché andando in Inghilterra, ad esempio, avrebbe step differenti, anche se la Premier League attira sempre chiunque”.