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Serie A

Chi è Nonge Boende, il giovane centrocampista della Juventus subentrato contro il Napoli

Cristiano Corbo
Chi è Nonge Boende, il giovane centrocampista della Juventus subentrato contro il NapoliDAZN

Il giovane Joseph Nonge Boende, classe 2005 e prelevato dall'Anderlecht Under 21 nell'agosto del 2021, è al centro delle attenzioni di tutti. Nello scorso anno è stato un pensiero principalmente di Paolo Montero, allenatore della Primavera, che lo descrive come un ribelle positivo: una qualità che lo distingue ma che richiede lavoro per essere gestita al meglio. 

Nonge Boende, spiegato bene, verrebbe fuori così: è una mezzala talentuosa che la Juventus ha pescato da un vivaio intrigante come quello del club belga. Il ragazzo ha dimostrato di essere già all'altezza delle responsabilità, nonostante sia stato il più giovane del gruppo Primavera e sia ancora fresco maggiorenne. Allegri l'ha portato con sé nel ritiro juventino negli Stati Uniti e l'ha fatto debuttare in Coppa Italia, contro la Salernitana. Data? 4 gennaio 2024. L'alba di un nuovo anno. E di una nuova era.

La storia di Nonge

Il paragone con Paul Pogba aumenta le aspettative su di lui, ma Nonge Boende non si è mai lasciato travolgere dalle pressioni. Dopo alcune difficoltà iniziali e qualche esclusione per motivi disciplinari, Montero ha notato la sua maturità e tranquillità crescenti. Il giovane centrocampista è considerato uno dei talenti emergenti nel calcio europeo e ha impressionato per le sue abilità tecniche e fisiche.

Paul PogbaGetty Images

In Under 17 e Primavera Juve

La passata stagione in Under 17 lo ha visto al centro del progetto affidato a mister Francesco Pedone, lo stesso allenatore che ha lavorato con Fagioli e Miretti. In questa stagione, con la Primavera, sta dimostrando di fare la differenza in ogni contesto, giocando quasi 2.000 minuti in 27 partite e contribuendo con un assist e due reti. Anche se deve migliorare i numeri dei gol, il suo piede destro raffinato e la sua visione di gioco lo rendono un giocatore capace di cambiare l'andamento di una partita.

Il debutto in prima squadra

Nonge ha debuttato in prima squadra all'alba del 2024: era il 4 gennaio ed era Coppa Italia. I bianconeri, contro la Salernitana, dilagano e accedono ai quarti di finale. Negli ultimi scampoli di gara, c'è anche Boende in campo. 

L'esordio in Serie A TIM

La Salernitana nel destino per Nonge che, pochi giorni dopo l'esordio in Coppa Italia, ha bissato l'evento collezionando la prima presenza in Serie A TIM sempre contro i granata, questa volta all'Arechi nel secondo tempo della partita vinta 2-1 al novantesimo.

Allegri lo ha poi inserito in campo al minuto 77 della sfida giocata a Napoli il 3 marzo 2024, match in cui ha commesso un fallo da rigore venendo poi sostituito nei minuti finali.

Le caratteristiche

Nonostante la giovane età, Nonge Boende ha già un fisico imponente, 184 centimetri di altezza e una buona struttura muscolare. Ha iniziato a giocare a calcio come difensore, ma ha sviluppato meglio le sue abilità da centrocampista, dimostrandosi un leader tecnico. 

È considerato un potenziale professionista a breve termine e fa parte del gruppo del 2005 che sembra destinato a fare il salto nella Next Gen insieme a Huijsen e Yildiz. Allegri apprezza molto il giovane centrocampista, che ha anche l'opportunità di allenarsi spesso con la prima squadra. Non è un caso che sia stato convocato per il ritiro in prima squadra. 

Il futuro

La Juventus ha già preso in considerazione il futuro di Nonge Boende, avendo firmato con lui un primo contratto che scadrà nel 2026. Tuttavia, il club si sta muovendo per blindare il suo talento e prevede di garantirgli una crescita costante, che vada oltre le squadre giovanili e miri già ai più grandi. 

Il giovane centrocampista è entusiasta di misurarsi con i professionisti e vede la Juventus come il contesto ideale per la sua crescita e il suo sviluppo. Quando ha deciso di lasciare l'Anderlecht, diversi club erano interessati a lui, ma ha scelto la Juve, convinto che sarebbe stata la scelta giusta per il suo futuro e per l'opportunità di giocare in seconda squadra. Da cui certamente ripartirà.