Quando gli si chiede di chi sia il merito di questo Bologna dei miracoli, Thiago Motta risponde sempre allo stesso modo: “Il merito è solo dei miei giocatori, e del loro lavoro settimanale”. Ma questo è vero solo in parte: il primo artefice di questa cavalcata è proprio lui, con le sue idee. Su tutte, quella di pensare una partita alla volta (e non è una banalità).
Ma prima di trascinare i rossoblù, Thiago Motta è stato anche calciatore, e in carriera ha vinto tanto.
Chi è Thiago Motta? La biografia
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Thiago Motta nasce a Sao Bernardo Do Campo il 28 agosto 1982, in Brasile. Inizia a giocare a calcio a quattro anni grazie a suo padre, Carlo Roberto Motta, che intravede in lui, fin da subito, grandi qualità e un ottimo tocco di palla. Sempre suo padre riuscì a fargli ottenere il passaporto italiano a 17 anni: Thiago Motta, infatti, possiede la cittadinanza italiana, visto che il bisnonno Fortunato Fogagnolo parti da Rovigo per il Sud America nei primi anni del ventesimo Secolo. A settembre del 2023 Thiago Motta ha anche ricevuto la cittadinanza onoraria del paese veneto dalle mani del Sindaco: “Ora mi sento finalmente italiano”.
Gli esordi da calciatore
Thiago Motta inizia la sua carriera da calciatore nelle giovanili della squadra brasiliana del Juventus-SP. Nel 1999 viene ingaggiato dal Barcellona. Gioca le sue prime tre stagioni con la squadra B e debutta al Camp Nou Il 3 ottobre 2001, contro il Maiorca. Grazie alle sue doti polivalenti, Thiago diventa un titolare di quel Barcellona, in cui gioca anche il suo idolo: Rivaldo.
In un'intervista ai tempi del Paris Saint Germain, Thiago Motta spiega la sua evoluzione tattica dal Brasile alla Spagna: “Ho iniziato numero 10 quando ero in Brasile. Nel Barcellona B giocavo interno, ero mezzala. La mia voglia era di essere un numero dieci, ma non avevo il fisico e i mezzi tecnici. Allora ho pensato di cambiare un po' lo stile di gioco. L'allenatore della primavera mi diceva sempre 'Thiago tu devi imparare a difendere, devi imparare ad essere altruista, devi aiutare i tuoi compagni in campo. Però ce la puoi fare'. Da quel momento in poi ho iniziato a studiare i numeri dieci per vedere cosa facevano, come giocavano il pallone, come facevano i lanci, come contrastavano. Quando sono arrivato in prima squadra ero già pronto per giocare con loro".
L'arrivo in Italia
Dopo una parentesi poco fortunata all’Atletico Madrid, anche a causa di un brutto infortunio, Thiago Motta viene acquistato dal Genoa, da svincolato. Esordisce in Serie A il 19 ottobre 2008 in Genoa-Siena, entrando al 15', mentre 10 giorni dopo, il 29 ottobre, segna il suo primo gol con la maglia rossoblù nella vittoria casalinga sul Cagliari. “Ho avuto tecnici come Mourinho, Benitez, Ancelotti. Tutti grandissimi allenatori. Però con nessuno è stato come con Gasperini. Posso dire che è l'allenatore con cui ho imparato di più a livello tecnico, tattico e umano” dirà in seguito Thiago Motta.
Il passaggio all'Inter
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Nel 2009, insieme al suo compagno Diego Milito, passa dal Genoa all’Inter in quella che sarà la stagione del Triplete. Esordisce nella Supercoppa Italiana persa contro la Lazio per 2-1 e segna il primo gol in maglia nerazzurra durante il derby di Milano. Il 5 maggio vince la Coppa Italia contro la Roma (con lancio a Milito per il decisivo 1-0), il 16 lo Scudetto dopo la gara contro il Siena. Il 22 l’Inter conquista la Champions League battendo in finale il Bayern Monaco, a Madrid: Thiago Motta, però, non scende in campo al Bernabeu a causa della squalifica rimediata in semifinale contro il Barcellona.
Chiude il 2010 con la vittoria nel Mondiale per Club. Con la maglia nerazzurra ha raccolto 83 presenze ufficiali, realizzando 12 gol e vincendo 6 titoli: 1 scudetto, 1 Champions League, 1 Mondiale per Club, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa italiana.
Il Paris Saint-Germain
Il 31 gennaio 2012 viene ceduto al Paris Saint Germain dove, in sei anni e mezzo, mette insieme 231 presenze e 12 gol vincendo 19 titoli. A maggio 2018 annuncia di volersi ritirare al termine della stagione per intraprendere la carriera di allenatore.
La carriera in Nazionale
Nonostante le due convocazioni dalla Nazionale maggiore del Brasile, Thiago Motta sceglie di vestire la maglia dell’Italia partecipando a Euro 2012. Entrato nel secondo tempo della finale, persa, contro la Spagna, deve uscire dal campo dopo solo 3 minuti a causa di uno stiramento muscolare, lasciando l'Italia in 10 uomini per tutto il resto della partita. Partecipa anche al Mondiale 2014 e all’Europeo del 2016 al termine del quale annuncia il suo addio alla Nazionale.
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Thiago Motta, tutte le squadre con cui ha giocato
Squadra | Stagioni |
Barcellona | 2001-2007 |
Atletico Madrid | 2007-2008 |
Genoa | 2008/2009 |
Inter | 2009-2012 |
Psg | 2012-2018 |
Il profilo da allenatore
Prima di arrivare al Bologna, Thiago Motta matura la prima esperienza come allenatore della formazione Under-19 del PSG. L’anno successivo torna in Italia, al Genoa, subentrando ad Andreazzoli. Nel settembre 2020, dopo essere stato esonerato dai rossoblù, ottiene l'abilitazione come allenatore professionista di Prima categoria - Uefa Pro con una valutazione di 108/110. La stagione successiva si siede sulla panchina dello Spezia dove ottiene la salvezza con una giornata d'anticipo. Dal 12 settembre 2022 guida il Bologna (subentra a Mihajlovic) che porta fino al nono posto con 54 punti, un record.
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Ora, la partenza sprint con il Bologna che sogna l'Europa. E Thiago Motta, come i rossoblù, non ha intenzione di fermarsi.
Gli emiliani hanno realizzato il loro miglior avvio di sempre nell'era dei 3 punti. La squadra naviga al quarto posto a quota 31 punti, dopo le prime 17 giornate. Il terzo posto del Milan non è lontano.