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Chi è Tiago Djalo: il nuovo giocatore della Juventus è passato dal Milan

Chi è Tiago Djalo: il nuovo giocatore della Juventus è passato dal MilanDAZN
Scopriamo meglio le caratteristiche del difensore portoghese della Juventus, passato per le giovanili del Milan ed esploso nel Lille

Tiago Djalò è pronto a tornare a giocare in Italia, ma non nel Milan. Dopo essere andato in Ligue 1 al Lille nell'operazione che nel 2019 ha portato Rafael Leao in rossonero, il difensore ha firmato per la Juventus che sulle sue caratteristiche ha deciso di puntare rinforzare il reparto arretrato di Massimiliano Allegri.

Centrale difensivo, ormai ex Lille, e delle nazionali giovanili portoghesi, Djalo è un classe 2000. Aveva il contratto in scadenza nel 2024, anche per questo ha attirato l'interesse di diversi club (tra cui l'Inter) ma alla fine a spuntarla sono stati i bianconeri grazie ai 3,5 milioni di euro bonus compresi promessi alla società francese per anticipare di qualche mese il trasferimento, senza aspettare il parametro zero.

Tiago Djalò difensore del LilleGetty

Il ruolo di Tiago Djalò

Tiago Djalò è un difensore centrale che fa della fisicità e della prestanza atletica un punto di forza. All'occorrenza però l'ex Sporting Lisbona è stato impiegato dai vari allenatori avuti tra club e nazionali giovanili anche come terzino in una difesa a quattro e talvolta, sfruttando una buona tecnica di base, anche da mediano visti i trascorsi da centrocampista difensivo.

I punti di forza di Tiago Djalò

Ottantatré chili distribuiti su 190 centimetri di altezza. Tiago Djalò è un armadio difficile da spostare e superare che però, in mezzo alla difesa o in mezzo al campo sa far valere la propria posizione con autorità.

La decisione nei contrasti - così come la scelta di tempo - è un punto di forza del difensore portoghese che ama più il duello fisico con l'avversario piuttosto che coprire ampi spazi di campo dietro alle spalle.

Potente fisicamente, ha un buon controllo palla e la capacità di impostare l'azione piuttosto velocemente per avviare il gioco dalle retrovie.

2023 terribile: brutto infortunio con il Lille

Il 2023 di Tiago Djalò, però, è stato un anno nero. In questa stagione - la 2023/24 - non ha ancora esordito con il Lille, anche per via del contratto in scadenza e del mancato accordo sul rinnovo, e il campo in partite ufficiali con il club Djalò non lo vede da marzo.

Proprio il 4 marzo 2023 in una trasferta di campionato con il suo Lille contro il Lens, Tiago Djalò si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio restando fuori dal campo per diversi mesi. Anche per questo le visite mediche impostate dalla Juventus sono state molto accurate a detta dello stesso club, verificando il completo recupero del giocatore.

La carriera con i club

Nato ad Amadora da genitori della Guinea-Bissau, Tiago Djalò è cresciuto nelle giovanili dello Sporting Lisbona debuttando tra i professionisti nel febbraio 2018 ancora minorenne con la squadra riserve in seconda divisione. Pochi mesi dopo anche il primo gol.

Nel gennaio 2019 il passaggio al Milan con cui però non ha mai esordito prima di passare al Lille dove si è costruito la prima parte della propria carriera in prima squadra.

Con la società francese quasi 80 partite e tre gol, ma soprattutto una crescita dal punto di vista fisico, caratteriale e di temperamento dovuta anche al titolo di Ligue 1 conquistato dal 2020/21.

Il passaggio alla Juventus

Il 22 gennaio del 2024, la Juventus ha ufficializzato il passaggio di Djalo in bianconero. Ecco i dettagli: 

"Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto l’accordo con la società Lille Olympique Sporting Club per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Tiago Emanuel Embaló Djalo a fronte di un corrispettivo di € 3,6 milioni, pagabili in tre rate nel corso dell’esercizio 2024/2025, oltre ad oneri accessori pari a € 1,5 milioni. Sono inoltre previsti premi fino ad un massimo di € 2,6 milioni, al verificarsi di determinati obiettivi sportivi e/o condizioni. Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva fino al 30 giugno 2026"

La carriera in nazionale

Il Portogallo sta seguendo la crescita di Tiago Djalò, considerato uno dei prospetti più interessanti nel reparto difensivo per la nazionale lusitana. Senza fretta però.

La convocazione nella nazionale maggiore è già arrivata nel marzo 2022 per sostituire Pepe colpito dal Covid, ma per l'esordio ci sarà tempo.

Per il momento il difensore del Lille si è accontentato di fare tutta la trafila delle selezioni giovanili dall'Under 17 fino all'Under 21 con il Portogallo.

La parentesi al Milan e l'affare con l'amico Leao

Come dicevamo, Tiago Djalò ha già vissuto qualche mese in Italia. Stiamo parlando del periodo tra gennaio e agosto 2019 quando fu il Milan a tesserarlo poco prima della scadenza del contratto con lo Sporting Lisbona, aggregandolo alla Primavera.

Marco Giampaolo nell'estate 2019 lo aggregò alla prima squadra, giocando però solo uno spezzone di amichevole contro il Novara prima di fare le valigie e volare in Francia come parziale contropartita nell'affare che portò Rafael Leao in rossonero, valutato circa 5 milioni di euro.

Un rimpianto per i rossoneri? Sarà il tempo a stabilirlo, anche se l'arrivo di Leao - con il quale ha giocato nelle giovanili dello Sporting - potrebbe dissipare ogni dubbio.

Come può giocare Tiago Djalò nella Juventus?

La Juventus ha trovato l'accordo con il Lille per il trasferimento di Tiago Djalò in bianconero con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza del contratto a fine giugno 2024. L'indennizzo diretto è di 3,5 milioni di euro compresi i bonus.

Come per il Portogallo, anche per la Juventus di Massimiliano Allegri il tempo è alleato di Djalò. Non c'è fretta di farlo esordire con l'attenzione al pieno recupero fisico e all'inserimento tecnico-tattico nei rodati schemi del tecnico bianconero.

Djalò ha quasi sempre giocato in una difesa a quattro, ma la capacità di destreggiarsi anche come terzino potrebbe agevolarlo nel trasformare il suo ruolo e renderlo appetibile anche per una difesa a tre.