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UEFA Europa League

Europa League, gli ex di Juventus e Siviglia: da Maresca a Caceres, passando per Immobile

Lorenzo Rigamonti
Europa League, gli ex di Juventus e Siviglia: da Maresca a Caceres, passando per ImmobileGetty Images

L’incrocio di Europa League tra Juventus e Siviglia è sinonimo di incroci di mercato: sono tanti i nomi di giocatori che sono passati, direttamente o più tardi nella loro carriera, dalla maglia dei torinesi a quella degli andalusi o viceversa. Tra nomi noti e meteore, andiamo a ripercorrere i passi di questi giocatori: chi sono i calciatori più famosi ad aver vestito sia la maglia della Juventus che quella del Siviglia? Di seguito la lista degli illustri ex.

Morgan De Sanctis

Fu proprio la Juventus a far esordire Morgan De Sanctis in Serie A: era il 1998, e il portiere era stato prelevato dal Pescara per 1,5 miliardi di lire, ma non aveva avuto modo di esordire per un anno intero alle spalle di Peruzzi e Rampulla. Contro la Lazio, gli stop dei due portieri bianconeri permettono al portiere di esordire nella massima serie, ma la sua esperienza in bianconero si chiude con sole 4 presenze in due anni. 9 anni dopo eccolo lì, titolare per il Siviglia. L’esperienza intermedia a Udine lo rende uno dei portieri più affidabili d’Italia. Nemmeno l’esperienza in terra iberica però si chiude con un lieto fine: nel 2007 recita il ruolo della riserva, poi un prestito al Galatasaray prima di essere rilevato dal Napoli.

Morgan de Sanctis, SivigliaGetty Images

Enzo Maresca

Rimasto impresso nei cuori bianconeri per quella “incornata” valida per il 2-2 nel derby della Mole del 2002, Enzo Maresca ha vestito la maglia bianconera in tre parentesi differenti. Quello contro il Toro è l’highlight principale in maglia bianconera, ma è in Andalusia che Maresca ha fatto veramente la differenza: si trasferisce lì nel 2005, dopo la stagione con la Fiorentina. Nel primo anno diventa il faro del centrocampo per gli uomini di Juande Ramos, segna una doppietta storica in finale di Coppa Uefa (la prima per il club spagnolo) contro il Middlesbrough e mette la sua firma anche nel clamoroso upset sul Barcellona (3-0) nella Supercoppa europea della stessa stagione.

Enzo Maresca, SivigliaGetty Images

Abdoulay Konko

Un debutto mai consumato: è questo l’inizio della storia di Abdoulay Konko, che dopo essere stato prelevato per la Primavera della Vecchia Signora, non ha mai registrato una presenza ufficiale pur essendo aggregato alla prima squadra nella stagione 2003-2004. La maturità però arriva cinque anni dopo, in casa del Siviglia: Konko diventerà titolare fisso sulla fascia, mettendo a referto 67 presenze e 4 reti in due anni e mezzo.

Abdoulay Konko, SivigliaGetty Images

Ciro Immobile

Anche la carriera di Ciro Immobile, proprio come quella di Konko, è partita dalla cantera della Juventus pur essendo destinata a sbocciare definitivamente altrove. I bianconeri lo prelevano nel 2007 dalle giovanili del Sorrento, e Ciro si mette in mostra sin da subito conquistando una manciata di presenze con la prima squadra. Poi una lunga trafila di prestiti a Siena, Grosseto e Pescara, con quest’ultima piazza decisiva per il suo boom. A Siviglia Ciro approda nel 2015, con pedigree da attaccante europeo nonostante l’esperienza fallimentare al Borussia Dormtund. Anche quello in terra spagnola sarà un tocca e fuga: Immobile non riesce ad ambientarsi, e nel gennaio del 2016 opta per il ritorno in patria. Si consacrerà come uno dei bomber azzurri più prolifici dell’ultimo decennio.

Ciro Immobile, JuventusGetty Images

Christian Poulsen

Il danese è uno dei flop dimenticati della Juventus post Calciopoli. Di ruolo mediano, Poulsen sbarca al Siviglia nel 2006 dallo Schalke 04. Con gli andalusi giocherà due stagioni di tutto rispetto, dando solidità al modulo. Nel 2008 dunque, una Juventus in ricostruzione lo acquista per quasi 10 milioni di euro: dopo un inizio discreto il danese si eclisserà totalmente nelle fila bianconere fino a venire scaricato nel 2010 al Liverpool.

Christian Poulsen, JuventusGetty Images

Martin Caceres

Da Torino a Siviglia, con biglietto di ritorno: Martin Caceres è di sicuro il giocatore che ha legato maggiormente il suo destino calcistico a queste due società. La Juventus lo accoglie in presto dal Barcellona nel 2009, e l’uruguagio impiega poco per ritagliarsi un ruolo da titolare sulla fascia. Il prezzo del cartellino è troppo elevato, e allora Caceres rientra alla base blaugrana: da lì, ecco che si apre il sentiero del Siviglia. Caceres rimpiazzerà Konko, guadagnandosi il riscatto da parte del club andaluso.

Due anni dopo, ecco il secondo rientro a Torino, ancora in prestito: Caceres diventerà in poco tempo uno dei senatori del nuovo ciclo Conte, mettendo a segno una pesantissima serie di gol decisivi. Jolly come braccetto di centrocampo e nella difesa a tre, l’uruguagio verrà finalmente riscattato e festeggerà 5 scudetti con i bianconeri. Nel 2017 il passaggio al Southampton prima e al Verona poi, solo per tornare nel 2019 a Torino e  alzare un altro titolo nazionale.

Martin Caceres, SivigliaGetty Images

Fernando Llorente

Fernando Llorente ha occupato un posto speciale negli scacchieri di Antonio Conte e Massimiliano Allegri alla Juventus. Llorente sbarca a Torino nel 2013, dopo aver superato i 100 gol in una carriera mostruosamente prolifica con l’Athletic Bilbao. In un primo momento il pubblico bianconero lo accoglie con pregiudizio e indifferenza, ma il bomber spagnolo si rivelerà uno degli assi fondamentali nelle maniche di Conte. L’arrivo di Morata però, gli toglierà minuti preziosi.

Inevitabile l'addio, rotta Siviglia: con la maglia degli andalusi punirà proprio i bianconeri nella gara di ritorno dei gironi di Champions League. Gol dell’ex a parte, la stagione in Andalusia è discreta: passerà allo Swansea dopo appena un anno.

Fernando Llorente, JuventusGetty Images