Uno dei mestieri più difficili del mondo, ma anche uno dei più rinomati: essere arbitro di calcio a livello professionistico è un ruolo delicatissimo, pieno di pressioni e responsabilità.
Roba per pochi, insomma. E rientrare nell'elite dei fischietti più bravi di sempre è un qualcosa che capita a pochi. Abbiamo scelto qui alcuni degli arbitri più famosi della storia.
Pierluigi Collina, il migliore di sempre
Semplicemente, il migliore della storia. Parola di France Football e di tantissimi appassionati ed esperti di calcio. Pierluigi Collina è il Pallone d'oro dei fischietti made in Italy.
Nato a Bologna il 13 febbraio 1960, Collina è stato il miglior arbitro del mondo dal 1998 al 2005 secondo le statistiche dell'IFFHS. Carismatico, deciso, intelligente, Pierluigi ha scritto la storia degli arbitri.
Ha diretto in carriera le più importanti partite del panorama mondiale, arrivando anche alla finale di Coppa del Mondo 2002. Oggi presiede la Commissione arbitri FIFA. Nel 2020 France Football ha spiegato: "Quando si parla di arbitri viene in mente lui". Una motivazione semplice per decretarlo il migliore di sempre.
Curiosità: il Times lo ha inserito nella classifica dei calciatori più cattiivi di tutti i tempi al 50esimo posto.
Howard Webb, la star del cinema
Ex arbitro di calcio inglese, Howard Melton Webb è stato uno dei migliori arbitri della storia recente.
Fischietto della finale di Champions 2009/2010, vinta dall'Inter sul Bayern Monaco e della finale dei Mondiali 2010, ha vinto il premio di miglior arbitro dell'anno nel 2010 e nel 2013. Il 6 agosto 2014 ha annunciato il suo ritiro dopo 25 anni di carriera.
Kill the Referee
Nel 2009 è uscito il film documentario sportivo "Kill the referee", diretto da Yves Hinant, Delphine Lehericey e Eric Cardot racconta l'esperienza di cinque arbitri durante l'Europeo del 2008. Oltre a Webb, minacciato di morte per una decisione presa in campo, compaiono anche altri fischietti: l'italiano Roberto Rosetti, lo svizzero Massimo Busacca, lo spagnolo Manuel Mejuto Gonzalez e lo svedese Peter Fröjdfeldt.
Il film Goal
Webb compare anche nella pellicola "Goal!", nel match Newcastle-Liverpool, in cui il gol vittoria è siglato dal protagonista Santiago Munez.
Kenneth George Aston, il fischietto che ideò i cartellini
Ken Aston è stato un arbitro inglese che ha contribuito tantissimo a migliorare il mestiere.
Nato nel 1915 a Colchester e scomparso a Londra nell'ottobre del 2001, prima di diventare arbitro fu un soldato e combattè la seconda guerra mondiale.
Arbitrò la finale di ritorno della Coppa Intercontinentale nel 1960 tra Real Madrid e Peñarol, ma in Italia divenne famoso per il suo arbitraggio di Cile-Italia del '62, quando estrasse il rosso per due volte contro gli Azzurri graziando invece più volte i cileni (rei di aver preso anche a pugni alcuni giocatori italiani). Una direzione che gli costò l'arbitraggio in tutte le successive edizioni di Coppa del Mondo.
Cartellino giallo e rosso
Fu il primo arbitro federale a vestire la divisa nera, poi diventata classica. Tra i miglioramenti suggeriti le bandierine gialle per i guardalinee (che andarono a sostituire gli stemmi della squadra di casa, come si usava fino a quel momento) o la lavagna per segnalare i cambi.
Ma, soprattutto, il lampo di genio per le ammonizioni e le espulsioni. E pensare, che quell'intuizione dei cartellini rossi, la ebbe proprio lui davanti a un semaforo...
Byron Moreno, l'incubo dell'Italia
Un uomo un perché. Byron Moreno è l'arbitro divenuto famosissimo dopo i disastri del Mondiale in Giappone e Corea.
Indagato per partite vendute, Moreno è ancora oggi un ricordo indelebile e doloroso per tutta Italia. L'autore della clamorosa prestazione nonsense che costò agli Azzurri l'eliminazione. Di quella partita e di cosa faccia oggi Moreno ne abbiamo parlato in questo articolo.
Stephanie Frappart, la donna più famosa
Frappart era già divenuta famosa quando nel 2019 aveva diretto la gara di Supercoppa UEFA a Istanbul, il 14 agosto, nel derby inglese tra Liverpool e Chelsea alla Vodafone Arena. Dal 2009 è arbitro internazionale FIFA e, nel 2014, è stata la prima donna ad arbitrare una partita di calcio maschile della Ligue 2 tra Niort e Brest
Nel 2019 ha vinto il Globe Soccer Award come miglior arbitro dell'anno. Ma non è assolutamente l'unica donna che arbitra con regolarità nel calcio maschile.
Michel Vautrot, due volte il migliore
Dagli anni '70 agli anni '90 il fischietto francese Vautrot è stato indicato per ben due volte come miglior arbitro: nel 1988 e nel 1989.
Direttore di diverse finali internazionali come la Coppa Intercontinentale, la Coppa Uefa e la Coppa dei Campioni, oltre che due Mondiali e due Europei, nel 1984 fu coinvolto in uno scandalo relativo alla sfida tra Roma e Dundee United, semifinale di Coppa dei Campioni: i dirigenti della Roma furono accusati di tentata corruzione dell'arbitro.
Markus Merk, 7 volte da numero 1 tedesco
Il tedesco Merk è un dentista. Già, avete capito bene. Il sette volte miglior arbitro di Germania ha uno studio personale odontoioatrico.
Lui che ha diretto la finale degli Europei del 2004, la finale della Coppa delle Coppe nel 1997, e la finale tutta italiana di Champions League del 2003 a Manchester tra Milan e Juventus.Nel 2003, 2005 e 2007 miglior arbitro secondo l'IFFHS: ha chiuso la carriera con 49 partite di Champions dirette.
Ali Bennaceur, l'arbitro de Dios
Tunisino, Ali Bennaceur, è stato uno degli arbitri più longevi in termini di carriera internazionale.
Nella delegazione FIFA dal 1976 al 1991, ben 15 anni, il suo nome torna sempre a galla quando si parla dei Mondiali 1986 e, in particolare, del match tra Argentina e Inghilterra.
La partita in cui Diego Armando Maradona segnò con la "mano de Dios" (ne abbiamo parlato qui). Bennaceur, quella volta, non si accorse di nulla.