Era iniziata da poco questa bella tappa del Giro d’Italia da Sanremo a Cuneo, quando Romain Bardet è sceso dalla bici e s’è accasciato a bordo strada per delle fitte lancinanti allo stomaco. E le lacrime agli occhi salendo sull’ammiraglia, mentre la sua Corsa Rosa s’è fatta nerissima. Accidenti: dopo una vita spesa a tentar di vincere il Tour de France, stava andando fortissimo al Giro e invece, vicino al confine transalpino, alla vigilia d’una tappa clamorosa col circuito di Superga e del Colle della Maddalena, cala il sipario sull’enfant du pays.
Demare cala il tris in volata
Fortuna per i cugini che c’è Arnaud Demare a sfrecciare in volata. Così, dopo Messina e Scalea, il Giro del velocista di Beauvais è sempre più ciclamino. Baci di cioccolato a Bauhaus e Cavendish, è lui il velocista più forte della corsa. Ah, e Gaviria ne combina un’altra dopo il deragliatore e il panino fra i veloci di Dainese: stavolta Richeze gli imposta lo sprint lui va dall’altra parte, battezzando invano la ruota di Demare. Boh.
Alla fine è venuto fuori un tappone perché il gruppo va fortissimo anche prima della Santena-Torino, che promette fuochi d’artificio in tremila metri di dislivello. Un clima da Tour, nel senso che si sale con trenta gradi. Demare misurerà il tempo massimo. Bardet non ci sarà più.