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Giro d’Italia

Cronache rosa di un Giro che sale, che scende... E che dice Carapaz

Cronache rosa di un Giro che sale, che scende... E che dice CarapazDAZN
Richard Carapaz è la nuova stella polare del Giro d'Italia: sarà lui a iniziare le Alpi in maglia rosa. E fra Superga e il Colle della Maddalena, verso il traguardo di Torino, hanno brillato lui, Simon Yates vincitore di tappa, il pretendente Jai Hindley e l'intramontabile Vincenzo Nibali.

Il Giro d’Italia è cambiato. Il decimo di tappa, Juan Pedro Lopez, aveva la maglia rosa e al traguardo di Torino ha fatto quel sorriso stravolto di chi, beata fatica, se l’è proprio goduta. Per arrivare fin qui, dalla fuga dell’Etna, col colore più bello che c’è.

JuanPe è arrivato con 4:25 di ritardo e Valverde, dodicesimo, oltre gli 8 minuti. Vuol dire che davanti han fatto i fuochi e Carapaz ha acceso la miccia scattando a Superga, strada mitica del Giro e dell’Italia. Vincitore della corsa nel 2019, era il grande favorito della vigilia e chi ha vissuto sulla luna per qualche tempo ha scoperto oggi il perché. Così la sua nuova maglia rosa può durare fino a Verona anche se Jai Hindley, secondo della generale a 7” dal campione olimpico, ha ribadito le sue intenzioni mettendogli la ruota davanti.

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Prima di loro era giunto solo Simon Yates, che dopo aver visto le streghe sul Blockhaus, voleva vincere una tappa e c’è riuscito: la sua sesta in Italia e decima ai Grandi Giri, saltando in piedi sui pedali a 4 chilometri dal traguardo. Voleva vincerla anche Vincenzo Nibali nei giorni del Farewell Tour, come direbbero quelli bravi, e ce l’ha messa tutta come sempre, con l’unico pensiero di non aver paura a seguire il suo istinto. Così ha costruito le sue vittorie più belle, così è guizzato in discesa nel quartetto di testa che ha dominato questa piccola classica.

Giro d'Italia 2022, Vincenzo Nibali e Jai Hindley in salita a SupergaGetty

Una frazione di tremila metri di dislivello, vissuta in saliscendi da Santena a Torino. Un antipasto servito caldo, anzi caldissimo, a chi domani dovrà salire fino a Cogne, scalando Les Fleurs di Pila e Verrogne. Un tappone di montagna che sarà squisito per chi come i nostri capitani, il trentasettenne Nibali e il trentanovenne Pozzovivo (quinto del giorno e della generale, a un minuto da Carapaz) hanno ali per la tempesta e per l’azzurro. 

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