Il Giro a Dumoulin aveva tolto e dato tutto, sempre da primattore. Tornato a pedalare per sentirsi felice, la felicità d’un campione è fatta anche così. Dentro la fuga. E ci voleva proprio per stappare questo Giro. La fuga di Formolo e di Poels, di Mollema, di Villella e di Ken Bouwman fedele gregario, quel compagno di squadra che per lui si spreme i polmoni. Oggi la fuga è bella anche per il calibro di Dumoulin, un ex-vincitore del Giro che s’è messo lì a esplorare i suoi pensieri, riflettendo spettacolo.
Prometteva bene questa lunga tappa di quasi duecento chilometri e oltre quattromila metri di dislivello. Su e giù pancia a terra e in piedi sui pedali da Diamante in Calabria, a Potenza in Basilicata, dentro le asprezze dell’Appennino Meridionale, tra il Monte Sirino e la Montagna Grande di Viaggiano. Fra salite ruvide e discese ardite.
Tom Dumoulin: la nuova passione per la fuga
Non ce l'aveva fatta sull’Etna a stare coi migliori, uscendo di classifica, così s’è messo in cerca della sua felicità, in fuga dalla prassi d’un gruppo che aspetta il gigante Blockhaus. Tom Dumoulin - quarto al traguardo, oltre due minuti e mezzo prima dei capitani - ha ritrovato la passione fra quelli che il Giro non l’hanno mai vinto e chissà se l’avranno mai.
Davide Formolo: il picinin dell'Italia che scala
C’era Davide Formolo sette anni dopo una tappa da ragazzo prodigio alla Spezia, piccolo grande scalatore dato in pasto a chi si nutre di presunti eredi e già da troppo tempo in cerca d’un nuovo Nibali. Oggi Formolo di anni ne ha ventinove ed è un corridore maturo, scampato al peso d’enormi aspettative. S’è innamorato della fuga e da solo ha vinto le ultime due corse a Barcellona, Volta a Catalunya - sulle strade dell’impresa iridata di Gimondi nel circuito del Montjuic - e al Delfinato.
Mollema e Bouwman: gli "altri olandesi"
C’era il vecchio Bauke Mollema, che già da veterano aveva vinto il Lombardia tre anni fa, scattato sul Civiglio per costruirsi un Monumento nei venti chilometri più importanti della sua vita (sportiva). Scalatore di sostanza, vincitore di tappa al Tour de France e alla Vuelta di Spagna, 6 volte in top-ten finale ai Grandi Giri, olandese scalzato nel paese delle bici dall’avvento di Tom Dumoulin bello, cortese e vincente.
Oggi hanno spinto insieme e visto un altro olandese, il ventottenne Ken Bouwman, esultare sul traguardo di Potenza con l’ultimo scatto matto. Festeggiato dal compagno di squadra Dumoulin, un po’ meno da Mollema secondo, ma con un cuore grande così.
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