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UCI Road World Championships

Wollongong 2022: 5 motivi per guardare i Mondiali di ciclismo

Wollongong 2022: 5 motivi per guardare i Mondiali di ciclismoDAZN

La disputa van Aert-van der Poel

Si sfidano da sempre e su ogni terreno, dal ciclocross alle strade più famose del mondo: all’angolo sinistro Greg van Aert, maestro fiammingo del nuovo ciclismo di chi domina dappertutto, nelle classiche e in volata, a cronometro e in salita; all’angolo destro Mathieu van der Poel, olandese figlio d’arte e già due volte campione della Ronde van Vlaanderen. Vengono dalle Fiandre, la chiesa del ciclismo del Nord, e quest’anno, dopo essersi spartiti i palchi del Tour de France (van Aert vincitore di 3 tappe e della maglia verde a Parigi) e del Giro d’Italia (van der Poel prima maglia rosa e mattatore di tutta la corsa, perfino sul Mortirolo), si ritrovano a infiammare una vigilia dei Mondiali da grandi, forse unici favoriti.

Tour de France 2022, 5a tappa, Wout van AertGetty

Il gioco serio di Peter Sagan 

Peter Sagan è fatto così: a volte non si prende sul serio, altre pare scherzare e invece. Certamente non vuol passar di moda e così se n’è uscito sottosopra dicendo che se vince i Mondiali, si ritira. Lui che le maglie iridate le ha già portate in giro per tre anni consecutivi, dai vigneti Richmond (USA) ai Fiordi di Bergen (Norvegia), passando per il desetro di Doha (Qatar). Un Re dei 3 mondi, straordinario performer delle due ruote che là davanti manca da un po’, ma attenzione al “ritorno del classico” e al percorso della gara Elite di Wollongong, con una salita nel circuito che sembra un berg del Fiandre (il Mount Pleasant). É sempre un piacere, Peter. 

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L’Italia dell'effetto sorpresa

L’Italia non è tra i favoriti del Mondiale, nel senso tutte le nostre strade portavano al terzo titolo a cronometro di Filippo Ganna, ma il tempo in Australia ha detto male. Domenica in linea la squadra del nuovo ct Bennati (Matteo Trentin, Alberto Bettiol, Andrea Bagioli, Edoardo Affini, Davide Ballerini, Samuele Battistella, Nicola Conci, Lorenzo Rota) non pare all’altezza delle corazzate belga e olandese di van Aert e van der Poel o della Francia di Alaphilippe, se il due volte campione del mondo in carica starà bene. È comunque una giovane Italia ambiziosa, dopodiché avreste mai pensato che nel 2019 Bettiol potesse vincere il Fiandre? Ecco, lui sarà una delle due punte. L’altra è Trentin, che ai Mondiali di quello stesso anno è giunto secondo e questa corsa gli deve sempre qualcosa.

Lorenzo Rota, Andrea Bagioli, Alberto Bettiol, Matteo Trentin and Team Italy during the training of the 95th UCI Road World Championships 2022Getty Images

La nuova stella di Biniam Girmay

Dicono che il ciclismo abbia ampliato le sue frontiere dalle Fiandre a un nuovo eldorado sloveno, stendendosi fino all’Africa ed è vero, solo che non ci spenderemo più tutta questa retorica visto che quest’anno Biniam Girmay ha vinto la Gent-Wevelgem e una tappa al Giro d’Italia (battendo van der Poel) da primo corridore del Corno d’Africa. Poi essendo nato ad Asmara, patrimonio dell'umanità e di un altopiano che sale fino a 2300 metri sul livello del Mar Rosso, ecco che la bici è diventata presto il suo elemento naturale. E che a Wollongong non abbia gambe per correre e ali per volare.

Giro d'Italia 2022, Biniam Girmay vince la 10a tappa a JesiGetty

Le notti bianche dei pedali

Dunque, mettiamola così: la gara Elite maschile parte alle 2:15 ed è in diretta integrale su Eurosport 1, che si può vedere su DAZN da questo link. Finita la corsa, una bella colazione all’alba, rinforzata di caffè doppio sotto l’arcobaleno e via: sui pedali verso i seggi, che aprono alle sette. Diritti e doveri d’una domenica al chiaro di luna e com'è simpatica questa domenica così complicata.

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