Max Verstappen non lascia nulla per strada, neanche le briciole. Il campione del mondo ha vinto il GP di Cina, uno dei due in calendario (l'altro è Singapore) in cui gli mancava il successo. Gara in solitaria per l'olandese che ha lasciato un abisso fra sé e gli altri membri del podio, Lando Norris e Sergio Perez, che si sono classificati rispettivamente in seconda e terza posizione. Prima gara giù dal podio per la Ferrari, con Charles Leclerc quarto subito davanti a Carlos Sainz. Il monegasco è riuscito a battere il compagno di squadra per la prima volta in stagione, mostrandosi ancora una volta abile nella gestione gomma, così come fatto a Suzuka. Andiamo ora a mettere a confronto le prestazioni dei ferraristi, oltre che quelle dei piloti della Red Bull, con Verstappen che ha ancora una volta surclassato il proprio compagno di squadra.
Weekend di riscatto per Charles Leclerc, che per la prima volta in stagione ha battuto Carlos Sainz sia in qualifica che in gara. Il monegasco è stato anche aiutato dall'ingresso della Safety Car al giro 22, che gli ha permesso di risparmiare tempo durante la sosta. In ogni caso, Leclerc è stato più veloce con entrambe le mescole di gomme, in particolare con quella media, che il monegasco ha gestito meglio, riuscendo ad allungare il proprio stint per diversi giri. Un aspetto, quello della gestione delle gomme, in cui Leclerc sta migliorando molto, come dimostrato in questo GP e in quello del Giappone. Sulle gomme dure il passo della SF-24 non è stato esaltante: le due rosse sono risultate più lente non solo delle Red Bull, ma anche della McLaren di Norris. In ogni caso, anche con la mescola dura Leclerc si è dimostrato più veloce di Sainz, avendo tenuto per qualche giro un ritmo non lontano da quello di Sergio Perez. Leclerc vince dunque questo round, dopo un weekend nel quale c'è stata qualche scintilla fra lui e Sainz.
Lo spagnolo, durante la Sprint Race, si è difeso duramente dal monegasco, che a sua volta ha accompagnato all'esterno il compagno di squadra nella partenza del Gran Premio della domenica. In questo fine settimana le lotte interne tra i ferraristi non hanno danneggiato particolarmente i risultati della Scuderia, ma d'ora in poi Vasseur avrà un compito difficile e importante, ovvero quello di evitare che questa rivalità si scaldi troppo.
Nella tabella (sotto), a titolo d'esempio, alcuni tempi di Leclerc e Sainz nel primo stint di gara, effettuato da entrambi con gomma media nuova montata alla partenza. Sono stati selezionati i giri nella quale entrambi i piloti avevano pista libera davanti a loro. Imprendibile. Ancora una volta Max Verstappen, dopo lo spegnimento del semaforo, ha girato in testa alla prima curva per poi inserire il pilota automatico, seminando la concorrenza. L'olandese ha vinto il GP di Cina, davanti all'amico Lando Norris e al compagno di squadra Sergio Perez. Il messicano, che ha concluso la gara a più di 19 secondi dal campione del mondo, deve incassare l'ennesima bruciante sconfitta. Non solo ha terminato la corsa lontanissimo da Verstappen, ma anche dietro a Norris, che guida la McLaren, monoposto non certo competitiva come la RB20.
Come già visto in altre uscite stagionali, la "seconda" Red Bull non si è dimostrata inattaccabile come quella guidata da Verstappen e questa volta, a differenza di quanto accaduto in Bahrain, Arabia Saudita e Giappone, Perez non è riuscito a completare la doppietta per il team di Milton Keynes. Il messicano è stato sì sfortunato con la safety car (Perez aveva già effettuato una sosta al giro 13, ma il team ha preferito effettuarne un'altra durante la neutralizzazione avvenuta al giro 22), ma bisogna anche sottolineare come il pilota della Red Bull abbia avuto oltre 20 giri per rimontare Norris e non sia comunque riuscito a farlo. Una prestazione, quella di Perez, che finirà probabilmente sotto la lente di ingrandimento degli altri team: infatti, la gara di oggi conferma che almeno una delle due Red Bull non è imbattibile.
Magra consolazione, se si considera che nel frattempo Verstappen continua a monopolizzare incontrastato il primo posto. In tabella (sotto), a titolo d'esempio, alcuni tempi di Verstappen e di Perez del secondo stint, effettuato da entrambi con gomma bianca montata al giro 23 in regime di safety car. Da sottolineare come Verstappen fosse più veloce di Perez, nonostante quest'ultimo si trovasse in una fase di gara sicuramente più intensa: il messicano stava infatti cercando di rimontare Norris per conquistare il secondo posto, mentre l'olandese stava gestendo la prima posizione in solitudine e, dunque, senza particolare necessità di spingere.
Fonte: gazzetta.it