L’esperienza non gli manca di certo. Pep Clotet è un allenatore che ha già girato tanto. È vero, non avrà il passato da glorioso calciatore, ma da allenatore ne ha viste un po’.
Il catalano ha allenato in Spagna, in Svezia e in Inghilterra, ha lanciato Jude Bellingham e proprio in Regno Unito ha conosciuto Cellino, quando era il vice di Garry Monk al Leeds.
Nel febbraio 2021 arriva al Brescia, fortemente voluto da Cellino, e la sua partenza è ottima. 34 punti in 17 partite, una media di 2 a gara, raggiunge i playoff, ma nella post season viene subito eliminato dal Cittadella.
La successiva chiamata della Spal è una grande occasione da cogliere, viste le ambizioni della società ferrarese, ma la stagione è deludente per una lunga serie di motivi, principalmente i risultati che non arrivano.
L’esonero che arriva a gennaio è inevitabile, ma le difficoltà incontrate da Venturato sempre con gli estensi sembrano togliere responsabilità all’allenatore catalano.
Reazione a fuoco lento
Così, all’alba della nuova stagione, Cellino richiama Clotet per un nuovo tentativo, sempre con la stessa missione: Serie A.
L’inizio è da subito incoraggiante con quel 4-1 in Coppa Italia al Pisa che solo poche settimane prima sfiorava la promozione ai playoff, seguito poi da un inizio di campionato da 4 vittorie in 5 partite, con il solo ko arrivato con il Frosinone.
La sconfitta con la squadra di Grosso è stata dura nel risultato, nel gioco e difficile da accettare perché era il primo vero scontro diretto, ma la reazione è arrivata a fuoco lento.
Dall’1-0 con il Como, passando dal 2-1 con il Perugia fino al 3-1 di Modena: il Brescia è cresciuto settimana dopo settimana e vuole arrivare ora alla sosta difendendo il primo posto.
Le scommesse di Pep
In questo avvio di stagione, Clotet ha fatto qualche esperimento e, per ora, ha avuto sempre risposte positive.
Dallo spostamento di Mangraviti in fascia sinistra, fino ai ritorni dai prestiti di Labojko e Ndoj, è in attacco che l’allenatore catalano ha osato di più.
Dopo le prime due giornate, Galazzi si è preso una maglia da titolare e non l’ha più lasciata, con l’ex Venezia che ha avuto un grande impatto per gol, assist e partecipazione alla manovra offensiva..
Moreo si sta sacrificando addirittura da ala destra, lui che è un puro uomo d’area di rigore come ha dimostrato con il Modena, ma con grande abnegazione sta aiutando molto la fase difensiva. E poi c’è Ayé.
L’attaccante francese con Clotet in panchina ha addirittura superato un record di Roberto Baggio per numero di gol in partite consecutive ed è il miglior marcatore straniero nella storia del club lombardo.
In più, dopo essere stato cercato dal Bordeaux, Ayé ha deciso di rimanere a Brescia proprio per tornare a lavorare con l’allenatore della sua miglior stagione in Italia, quella da 16 gol in 38 partite.
A Modena ha segnato il suo secondo gol nelle prime cinque giornate, l’obiettivo di questa’anno è fare meglio del 2018-19 quando con il Clermont ne fece 18. Una scommessa in più per raggiungere l’obiettivo più importante.