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Come riparte la nuova Serie B

Redazione
Come riparte la nuova Serie BDAZN

Finalmente si ricomincia. Finalmente, anche se l’ultima partita è distante solo poche settimane. Dalla festa del Monza all’Arena Garibaldi, la Serie B si prepara a tornare in vista di una stagione impossibile da prevedere. 

Il 2022/23 presenta un campionato con grandi ritorni e debutti tutti da seguire, tra cambi di allenatore e acquisti davvero sorprendenti. 

Come stanno le retrocesse?

Quando inizia un nuovo campionato di Serie B, le tre retrocesse dalla Serie A partono sempre con l’obiettivo di risalire immediatamente. Il Genoa riparte da Blessin e da un entusiasmo difficile da prevedere per una neoretrocessa. 

Il calciomercato ha portato Massimo Coda dal Lecce, il capocannoniere delle ultime 2 stagioni e che punta al record di gol in B di Stefan Schwoch. L’ex attaccante dei salentini avrà il compito anche di essere il leader di uno spogliatoio che ha perso Destro e Criscito, andati a Empoli e Toronto. 

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Il Venezia riparte da Ivan Javorcic, l’allenatore della prima storica promozione del Sudtirol in Serie B, e da un calciomercato che ha visto arrivare il solito mix di giocatori provenienti dalla B (Joronen, Novakovich e Zampano) e dall’estero, MLS in particolare (De Vries e Pecile).

I lagunari si sono mossi benissimo ancora una volta in termini di marketing, ma il passo successivo è ritrovare la Serie A. 

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Il Cagliari ha una squadra quasi nuova. Liverani non ha più del gruppo della passata stagione Joao Pedro, Bellanova, Marin, Cragno e Lykogiannis - solo per citarne alcuni -, ma in entrata si è mossa soprattutto per Viola e Lapadula, entrambi già determinanti in Coppa Italia contro il Perugia

A Cagliari non solo la città, la Sardegna e la squadra sono in cerca di riscatto, ma anche l’allenatore Fabio Liverani che, dopo l’esonero con il Parma dello scorso gennaio, sogna di ripetere la stagione 2018-19 quando trovò la promozione in A con il Lecce.

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I grandi ritorni

Quando una squadra retrocede in Serie C, non ha mai la certezza di sapere quando ritornerà in B. È quello che è successo a Palermo, Bari e Modena, tornate tutte insieme in Serie B. 

Il Palermo ha vissuto un’estate straordinaria: prima la promozione attraverso i complicatissimi playoff di Serie C, poi l’ingresso nella galassia del Manchester City, chiudendo poi con le dimissioni a sorpresa dell’ex allenatore Baldini e l’arrivo (a proposito di grandi ritorni) di Eugenio Corini.

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I rosanero hanno ritrovato la B dopo 3 anni e dopo una rinascita con partenza dalla Serie D, esattamente come successo al Bari, con la rifondazione nel 2018. 

I pugliesi sono tornati in B dopo aver dominato il proprio girone in Serie C e hanno iniziato la stagione alla grande, andando a vincere 4-1 a Verona contro l’Hellas.

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Una squadra di A è stata battuta anche dal Modena che nei trentaduesimi di Coppa Italia ha vinto il derby con il Sassuolo. 

La partita vinta con i neroverdi ha segnato una volta per tutte la fine di un incubo iniziato nel 2016 con la retrocessione in Serie C, proseguito con il fallimento del 2017 e la Serie D nel 2018. La rinascita degli emiliani passa anche dal nuovo logo e dagli arrivi di Gargiulo, Falcinelli e Davide Diaw, giocatori simbolo di una campagna acquisti che spiega bene le ambizioni societarie. 

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Ambizioni, sogni e prime volte

Al via della stagione poi i sogni sono ancora intatti per tutti e sono ancora più grandi per chi è reduce da una stagione al di sotto delle aspettative.

Parma, Frosinone, Spal e Brescia non vogliono ripetere l’errore dell’anno scorso, mentre Perugia, Como, Ascoli e Cittadella vogliono fare un passo avanti, con i lombardi che hanno accolto il colpo di mercato più sorprendente di questa estate con l’arrivo di Cesc Fabregas

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Sudtirol, al primo campionato di B, e Cosenza vogliono alzare l’asticella e non parlare soltanto di salvezza, mentre parlare di sogni per Benevento e Pisa sarebbe sbagliato. 

La base di partenza è solida per entrambe, anche se i toscani hanno salutato Lorenzo Lucca (andato all’Ajax) e D’Angelo, ripartendo da Maran in panchina. 

L’amarezza degli ultimi playoff si può trasformare in combustibile per lanciarsi in questo nuovo campionato che, a differenza di quanto accadrà con la Serie A, andrà avanti anche durante i Mondiali. Un motivo in più per seguire un campionato imperdibile.