In un campionato incerto, aperto, combattuto quello di Serie B, è sempre difficile trovare continuità di rendimento e risultati. Per questo motivo, ogni partita rappresenta un esame di maturità.
Se si hanno ambizioni promozione, non si possono perdere punti contro squadre più in basso in classifica e, contemporaneamente, fare bene negli scontri diretti aiuta l’autostima e il morale.
Ecco perché Pisa-Lecce è stata una partita così importante, non solo per la prima posizione in classifica.
Un Pisa grande con le grandi
La squadra di D’Angelo ha vinto 1-0 il duello con Lecce confermando le caratteristiche di questa prima metà di campionato. Solidità difensiva, cinismo e individualità importanti, ma comunque pronte a essere sostituite.
I nerazzurri hanno infatti battuto il Lecce pur giocando senza Lucca, rimasto fuori inizialmente per un colpo subito contro il Como, e sfruttando i due trequartisti dietro Masucci.
Decisivo ancora una volta è stato Sibilli, entrato dalla panchina, e ancora determinante dopo aver deciso le partite contro Spal, Monza e Brescia, tutte formazioni con ambizioni importanti.
Livieri, al debutto in porta, ha trovato interventi importanti, riuscendo, grazie a tutta la fase difensiva toscana, a tenere a secco il miglior attacco del campionato dopo tre partite in cui aveva segnato un totale di 8 gol.
Con 12 gol subiti, il Pisa si conferma la miglior difesa del campionato di Serie B, un dato che negli ultimi mesi è stato messo in secondo piano dalla qualità offensiva cercata da tutte le squadre, ma rimane un pilastro importante per poter ottenere risultati importanti. Siamo pur sempre nel campionato italiano.
L’assenza di Coda per la prima sconfitta dopo 15 partite
La sconfitta per il Lecce è chiaramente difficile da digerire perché avrebbe potuto dare il primo posto ai salentini, ma la squadra di Marco Baroni è comunque tornata dalla Toscana con più di qualche spunto positivo.
L’assenza di Coda, uno dei giocatori più importanti della categoria, ha avuto chiaramente un peso importante e lo avrebbe avuto per qualsiasi squadra, ma i giallorossi hanno creato più di qualche occasione per pareggiarla.
Quella dell’Arena Garibaldi è stata la prima sconfitta da fine agosto, la prima dopo 15 partite, segno comunque che il Lecce ha trovato una solidità difensiva che sul finire della passata stagione era andata persa e, soprattuto, era costata la promozione a Eugenio Corini.
Il forcing finale ha evidenziato una volta di più le qualità di Gallo (ottimo il suo ingresso in campo), Gargiulo (sempre pericoloso con gli inserimenti, ma leggermente impreciso) e uno Strefezza come mai si era visto in carriera.
L’ala ex Spal si è caricato la squadra sulle spalle con l’assenza di Coda, senza questa volta riuscire a incidere.
Nel prossimo turno, Pisa e Lecce giocheranno contro due squadre in difficoltà, rispettivamente sul campo del Cosenza e in casa contro il Vicenza, a confermare una volta di più che in un campionato come questo, non si possono mai perdere punti: che si giochi contro una che vuole la promozione o lotta per salvarsi.