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Cos’è il fallo di mano e com’è regolamentato?

Redazione
Cos’è il fallo di mano e com’è regolamentato?Getty
Una delle regole più complicate del calcio: proviamo a fare chiarezza sul fallo di mano e su tutte le casistiche che lo riguardano

Il fallo di mano è una delle regole più delicate da applicare durante la partita. La norma è cambiata spesso negli ultimi anni: tante modifiche, per cercare di rendere il più uniforme possibile ogni scelta dei differenti direttori di gara ed evitare un ampio margine di discrezionalità che potesse portare a esiti diversi per casi praticamente identici.

Scopriamo nel dettaglio questa regola.

Cos’è il fallo di mano e com’è regolamentato?

Il fallo di mano è disciplinato all'interno della regola 12. In questi ultimi anni tanto si è discusso sul "limite fisico" da impostare quando si parla di contatto fra palla e braccio: oggi, per determinare un fallo di mano, il limite superiore del braccio coincide con la parte inferiore dell’ascella. Pertanto il contatto da quel punto fino alla mano è punibile, nelle altre zone (spalla, ad esempio) no.

Va però specificato che non ogni contatto della palla con una mano o un braccio costituisce in automatico una infrazione. 

Quando si verifica un fallo di mano? 

Assistiamo a un’infrazione per "fallo di mano" in tre circostanze:

Fallo di mano, regolamento

Se il calciatore tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio?

Per esempio muovendo la mano o il braccio verso il pallone, con la volontà di toccare la sfera;

Se il calciatore tocca il pallone con le proprie mani / braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo?

Si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio occupato dal proprio corpo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani / braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non è giustificabile da tale movimento. Avendo le mani / braccia in una tale posizione, il calciatore si assume il rischio che vengano colpite dal pallone e di essere quindi sanzionato. Per questo, oramai in tutte le casistiche di cross all'interno dell'area dall'esterno, osserviamo i difensori affrontare gli avversari tenendo le braccia dietro la propria schiena: il senso è quello di non aumentare lo spazio e impedire l'assegnazione di un eventuale calcio di punizione o rigore.

Se il calciatore segna nella porta avversaria?

  • direttamente con le proprie mani / braccia, anche se in modo accidentale, compreso il portiere (a prescindere, dunque, dalla volontarietà del gesto);
  • immediatamente dopo che il pallone ha toccato le sue mani / braccia, anche se in modo accidentale.

Il fallo del portiere nell'area di rigore

Se il portiere tocca il pallone con le mani / braccia all’interno della propria area di rigore, quando ciò non è consentito (retropassaggio volontario del suo compagno di squadra), verrà assegnato un calcio di punizione indiretto, ma non sarà assunto alcun provvedimento disciplinare.

Tuttavia, riprendendo il regolamento ufficiale, se l’infrazione consiste nel giocare il pallone una seconda volta (con o senza le mani / braccia) in occasione di una ripresa di gioco, prima che abbia toccato un altro calciatore, il portiere deve essere sanzionato se l’infrazione interrompe una promettente azione d’attacco o nega a un avversario o alla squadra avversaria una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete. 

Fallo di mano: com’è cambiato il regolamento

Il fallo di mano comporta l'assegnazione di un calcio di punizione diretto. Negli anni spesso le regole sul tema sono variate, con grande frequenza, rendendo questa circostanza sicuramente una delle (se non la) più controverse regole del gioco. 

Nel 2019 era stato adeguato il regolamento ampliando il raggio di azione: da quel momento, soprattutto nel campionato italiano, venendo meno il requisito della volontarietà il numero dei calci di rigore è schizzato alle stelle. 

L'ultimo aggiornamento delle regole in merito risale a EURO2020.

Quando un fallo di mano in area è punibile con il calcio di rigore? 

A partire da EURO2020 la regola sui calci di rigore per fallo di mano è cambiata. L'International Board, alla luce dei tantissimi penalty assegnati nelle ultime due stagioni, ha chiarito le nuove regole valide anche per la Serie A TIM 2021/2022.

Torna, sostanzialmente, la discrezionalità dell'arbitro. Dopo stagioni in cui ogni singolo tocco di mano o braccio veniva praticamente punito con il tiro dagli 11 metri, torna il concetto di volontarietà o involontarietà ma soprattutto della posizione delle braccia.

Il regolamento

L'obiettivo è cercare di rendere meno meccanici i movimenti dei giocatori e facilitare le decisioni arbitrali. Oltre ai tre casi già citati e disciplinati dal regolamento, la novità è quella che riguarda il tocco di mano accidentale che porta il compagno di squadra a segnare un gol o ad avere un'opportunità di segnare una rete. 

Il regolamento lascia la discrezionalità all'arbitro nel caso in cui non sia possibile inserire la casistica in una delle caselle disciplinate

Volontarietà o involontarietà del fallo di mano, come si discriminano? 

Tra le difficoltà di interpretazione da parte dell'arbitro c'è sicuramente il caso dei falli di mano: come differenziare la volontarietà dall'involontarietà?

Oltre alle casistiche disciplinate dal regolamento interviene in aiuto dell'arbitro il Settore Tecnico, cioè l’organo che vigila e illustra il regolamento in caso di fattispecie complicate, come ad esempio capire quando il fallo di mano è volontario o involontario.

Uno dei criteri è il movimento dell'arto verso il pallone e la posizione innaturale delle braccia: significa capire se il gesto è o meno funzionale al movimento del resto del corpo.

Va aggiunto poi che non è automaticamente considerato involontario un fallo di mano che avviene dopo che il pallone è rimbalzato su altre parti del corpo: il Settore Tecnico ricorda anche di analizzare la distanza tra chi calcia, chi difende, e la velocità assunta dal pallone.

Le braccia in che posizione devono stare per il fallo di mano? 

Come chiarito all'interno del regolamento è importante che le braccia non vadano ad ampliare il volume del corpo del giocatore. 

Per essere quindi all'interno della fattispecie del fallo di mano, le braccia devono essere in posizione innaturale rispetto al gesto e al movimento compiuto dal giocatore e devono andare ad aumentare il volume e lo spazio occupato dal corpo sul terreno di gioco. Nel momento in cui si verifica l'impatto con la palla, è fallo. 

Quali sono le eccezioni nel fallo di mano? 

Ci sono chiaramente anche delle eccezioni: tre i casi in cui il tocco di mani o braccia è considerato regolare

- quando il pallone proviene dalla testa o dal corpo del calciatore stesso;
- quando mani e braccia sono posizionate vicino al corpo senza aumentarne il volume, in maniera considerata naturale;
- quando un calciatore cade a terra e nel tentativo di attutire l'impatto lascia mani e braccia tra corpo e suolo.

I falli di mano più famosi della storia del calcio

Sono veramente tanti i falli di mano che hanno cambiato la storia del calcio: abbiamo scelto i più famosi in questo articolo.

La mano de dios, storia del fallo più famoso di Maradona

Il gol di mano di Maradona

Il fallo (o il gol) più famoso della storia del calcio è quello di Maradona che, in occasione dei Mondiali del 1986, nella sfida dei quarti di finale contro l'Inghilterra segnò un gol di mano.

A Città del Messico, allo Stadio Azteca, il tocco irregolare di Diego Armando Maradona a superare Shilton rese indelebile la data del 22 giugno. "La mano de Dios", come disse lo stesso numero 10 al termine del match. Lo abbiamo raccontato in questo articolo...