4 sconfitte nelle prime 8 giornate, di cui 3 nelle ultime 4 partite. L'Inter sta vivendo uno dei momenti più difficili del periodo recente e per non pregiudicare l'intera stagione serve un cambio di rotta immediato. Si prospetta una settimana decisiva non solo per la squadra, ma anche e soprattutto per il futuro dell'allenatore Simone Inzaghi.
Inter, la cronologia di una crisi
I nerazzurri stanno faticando terribilmente negli scontri diretti. Il primo campanello d'allarme era arrivato alla terza giornata contro la Lazio, in un match giocato alla pari con i biancocelesti ma in cui hanno pesato le problematiche difensive che si sono poi viste nel proseguo di stagione.
La sconfitta nel derby ha posto i primi interrogativi sulla gestione del tecnico: alcune scelte di formazione (Correa titolare al posto di Dzeko) e in generale la gestione della partita hanno avuto il suo peso nella sconfitta contro i rivali rossoneri. Il match di Champions League contro il Bayern Monaco fu una manifestazione di inferiorità contro una squadra sicuramente forte, ma non nel suo migliore momento.
Le vittorie contro Torino e Plzen sembravano aver invertito la rotta della banda di Inzaghi, ma il tonfo sonoro di Udine ha rimesso sul piatto tutti i dubbi su una squadra che appare costantemente fragile. La caduta casalinga contro la Roma certifica l'incapacità di ottenere risultati contro squadre di alta classifica.
Colpe su squadra, allenatore e società
Il primo imputato è come spesso accade l'allenatore. Inzaghi ha le sue responsabilità, considerando il modo in cui sono maturate alcune di queste sconfitte. La squadra fatica a reagire alle avversità e questo è un fattore mentale su cui il mister ha influenza. La passività della fase difensiva su azioni di mischia è ricorrente e a due mesi dall'inizio della stagione il tecnico deve porre rimedio. I cambi sono spesso tardivi e realizzati a risultato già compromesso.
Dall'altra parte ci sono i giocatori. Pochissimi coloro che si stanno esprimendo su livelli consoni al proprio valore. La linea difensiva vive un momento di sofferenza pura, a cui si collega la mancanza di filtro del centrocampo. Brozovic, Barella e Calhanoglu non sono al top della condizione e se il centrocampo non gira a risentirne è tutta la squadra.
La società ha probabilmente le maggiori colpe di questa crisi. Le ristrettezze economiche hanno imposto un mercato caotico, in particolare per i giocatori in uscita. La gestione della trattativa Skriniar sembra aver impattato sulle prestazioni dello slovacco, ad esempio. La rosa, poi, ha delle mancanze strutturali: la scelta di liberarsi di Sanchez, offrendo ad Inzaghi il solo Correa come giocatore vivace e brevilineo per l'attacco non ha pagato.
Barcellona e Sassuolo test decisivi
La settimana delle sentenze per l'Inter. Una sconfitta contro il Barcellona (da capire l'eventuale entità) potrebbe indirizzare la decisione sul futuro del tecnico, ma la partita determinante sarà quella di sabato con il Sassuolo. Un doppio ko dovrebbe portare ad un cambio in panchina, molto dipenderà anche dalla coesione della squadra con il tecnico in queste due sfide.