Torna "Uno contro uno" con un ospite d'eccezione. Un giocatore che nell'1 contro 1 è considerato tra i migliori dell'intero campionato italiano e non solo...
Juan Cuadrado è il protagonista del nuovo format firmato DAZN: un "duello" a tu per tu con l'esterno bianconero, intervistato in esclusiva per raccontare il dietro le quinte della stagione della squadra di Allegri, con largo spazio a curiosità e aneddoti personali.
Uno contro uno: l'intervista a Cuadrado
Il nostro Federico Sala parte parlando della questione rinnovo, una delle più calde in casa Juventus: "Sono molto tranquillo - risponde il numero 11 bianconero - la società e il mio entourage ne stanno parlando. A me non cambia farlo adesso o fra un po'. Qui a Torino sto benissimo e la Juve è la mia famiglia".
Maestro dell'uno contro uno: ma come si allenano queste skill? "Ho sempre affinato queste abilità, sin da quando ero in Colombia. Lì avevo un mister che insisteva tanto su questo aspetto. E ancora oggi cerco di perfezionarmi. So che è un qualcosa che può portare alla superiorità numerica, mi riesce bene, ma devo sempre migliorare".
Lui che in fondo è abituato spesso a risolvere le partite dei bianconeri: "Contro la Fiorentina il mister mi ha chiamato, non vedevo l'ora: sentivo che potevo entrare e fare qualcosa. Mi capita ogni tanto di sentire che nel finale succederà qualcosa di positivo".
E su Vlahovic: "Ha portato molto alla squadra. Ci fa stare più alti, segna e secondo me può migliorare ancora tantissimo. Ce ne sono pochi come lui".
Cuadrado continua ad essere un'arma unica per Allegri. E un elemento fondamentale nello spogliatoio. "La Cuadrado dance? Viene dal sangue. Noi sudamericani siamo così... Anche a casa mio figlio si diverte. Ma in squadra non tutti sanno ballare. McKennie sì, Morata è davvero scarso..." sottolinea ridendo.
Spazio anche per il gioco finale: sette domande dirette per sette risposte immediate. Fra queste, una risposta decisamente spiazzante: "L'avversario più forte contro cui ho giocato? Zuniga. Ai tempi del Napoli era difficilissimo da affrontare, mi conosceva bene e fisicamente era devastante...".
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