Superata la soglia dei 40 anni – il 24 luglio - Daniele De Rossi, ex campione del mondo e bandiera della Roma, ha davanti a sè un futuro in panchina tutto da scrivere. La carriera da calciatore si è conclusa nel 2020 con la maglia del Boca Juniors, dopo aver scritto pagine indelebili di calcio in Serie A TIM con quella della sua amata Roma. Nell'estate 2023 la nostalgia ha bussato alla porta - un ‘young DDR’ affiancato da Vincenzo Montella, è riapparso sulla sua pagina Instagram: era l’estate dello scudetto appena conquistato, De Rossi aveva iniziato ad assaggiare la prima squadra qualche mese prima.
Nostalgia
Da quella foto sono trascorsi più di venti anni. Una vita in campo. Roma, nazionale...lo spogliatoio è ciò che gli è mancato di più negli anni passati dall’addio al calcio all’avventura vincente con la Nazionale, dove inizia da assistente allenatore nel marzo del 2021. Ha voglia di tornare in campo, De Rossi, rimettersi in gioco presto, certo. La delusione della sua prima esperienza in panchina con la SPAL è stata cocente, ma lui ci ha sempre messo la faccia, prendendosi le sue responsabilità. Non è passato così tanto da quando era un gladiatore in campo: personalità e convinzione sono le stesse nelle parole dette da allenatore.
A fine giugno 2023 si è interrotto il suo contratto con la SPAL, che l’aveva esonerato a metà febbraio: aspettava solo una chiamata che lo riportasse a guidare un progetto in cui crede. La Ternana lo ha sondato per sostituire Andreazzoli, ma l’ex capitano giallorosso ha aspettato l’occasione giusta per rimettersi in gioco.La chiamata dalla Serie A TIM è arrivata e proprio dalla Roma dopo la separazione con Mourinho.
La panchina con la Roma
Daniele De Rossi è diventato il nuovo allenatore della Roma e ha preso il posto di José Mourinho con un contratto di sei mesi. Dopo 18 anni in giallorosso passati da calciatore, l'ex centrocampista è pronto alla sua nuova avventura nella capitale e in quella che è sempre stata la sua casa calcistica. La prima partita alla guida della Roma è stata un trionfo: vittoria contro il Verona nella 21a giornata della Serie A TIM 2023/24.
Trionfo che si è ripetuto anche al debutto in trasferta: 2-1 sul campo della Salernitana e dell'amico Pippo Inzaghi. 6 punti in 2 partite: perfetto.
Le parole di De Rossi come allenatore della Roma
Daniele De Rossi aveva affidato al sito ufficiale della Roma le prime parole da allenatore giallorosso: "Desidero ringraziare la famiglia Friedkin per avermi affidato la responsabilità della guida tecnica della Roma: da parte mia non conosco altra strada se non quella dell’applicazione, del sacrificio quotidiano e della necessità di dare tutto quello che ho dentro per affrontare le sfide che ci attendono da qui alla fine della stagione. L’emozione di poter sedere sulla nostra panchina è indescrivibile, tutti sanno cosa sia la Roma per me, ma il lavoro che attende tutti noi ha già preso il sopravvento. Non abbiamo tempo, né scelta: essere competitivi, lottare per i nostri obiettivi e provare a raggiungerli sono le uniche priorità che il mio staff ed io ci siamo dati".
La carriera di De Rossi
De Rossi riceve le prime convocazioni nel calcio che conta ad inizio del 2001 con Capello in panchina, proprio nella stagione del tricolore. Per l’esordio dovrà aspettare il 30 ottobre nella partita di Champions League contro l’Anderlecht finita per 1-1. Il primo gol arriva il 10 maggio 2003 alla sua prima da titolare contro il Torino: a fine carriera con quella maglia ne segnerà 43, uniti a 46 assist. Un simbolo, insieme a Francesco Totti, di giocatore che ha legato la propria vita, ed il proprio talento, agli stessi colori. La vittoria dei Mondiali con la nazionale italiana rappresenta senz’altro un momento di svolta della sua carriera: dopo l’espulsione nel match contro gli Stati Uniti – per la gomitata a Brian McBride - che gli costa quattro turni di squalifica, subentra nella finale contro la Francia, proprio a Totti, e realizza il terzo dei cinque rigori della finale. Chiuderà la carriera in Argentina, con la maglia del Boca Juniors a 36 anni nel gennaio 2020.
Nazionale
Il nuovo capitolo della sua vita si apre con i colori della nazionale. De Rossi entra a far parte dello staff tecnico della nazionale il 18 marzo 2021: dopo il trionfo di Wembley con la conquista del titolo europeo targata Mancini – Vialli, decide di lasciare per tentare la carriera da allenatore in prima persona. Ci sono chiacchiere su un suo avvicinamento alla panchina della Fiorentina, che però non si concretizza e la prima occasione arriva in Serie BKT, sulla panchina della SPAL. A novembre 2022 torna comunque nel Club Italia a disposizione delle giovanili maschili dall’Under15 all’Under20 mentre da gennaio 2023 viene reintegrato nello staff azzurro.
In panchina con la SPAL
Arriva a Ferrara a campionato iniziato al posto di Venturato con la squadra 14esima e ben lontana dagli ambiziosi obiettivi di inizio stagione. Grazie al rapporto di amicizia che lega Tacopina e De Rossi – i due si erano conosciuti alla Roma quando l’americano era vicepresidente e lui ancora in campo - la prima avventura in panchina inizia a Ferrara. In quattro mesi - 17 partite tra serie B e Coppa Italia – solo tre vittorie. Il 14 febbraio viene esonerato insieme a tutto il suo staff con la squadra diciottesima in classifica, ma a tre punti dalla salvezza, in una classifica cortissima. La SPAL verrà messa nelle mani di un altro campione del mondo Oddo, ma non riuscirà a salvarsi.
L’esonero arriva dopo tre sconfitte consecutive contro Venezia (la migliore del girone di ritorno), Bari (arrivato in finale playoff), e Cagliari (promosso in A). Grazie a De Rossi fa il suo ritorno in Italia Radja Nainggolan, che accetta l’offerta della SPAL proprio per dare una mano all’amico ed ex compagno.
Twitter Spal
Spogliatoio e giovani
La stagione della SPAL era già abbastanza segnata con il suo arrivo, ma a De Rossi viene riconosciuto un buon impatto sullo spogliatoio, come racconta anche l’ex capitano Salvatore Esposito, passato allo Spezia a gennaio, in questa puntata di DAZN Talks. Parte con un 3-5-2 che si compatta in un 5-3-2 in fase di non possesso con l’idea però di utilizzare uno o due trequartisti dietro alla punta. Riesce nell’intento di dare spazio a diversi giovani: su tutti Matteo Prati, classe 2003, protagonista con la Nazionale nel Mondiale Under 20, sul quale sono rivolte diverse attenzioni di mercato, anche tra i club di Serie A. Nell’affollato reparto degli attaccanti trova spazio anche Rabbi, punta centrale del 2001, che deve a De Rossi un buon utilizzo nei quattro mesi della sua gestione.
Come cambia la Roma con De Rossi in panchina?
Sei mesi di tempo per prendersi la Roma e dare una svolta alla propria carriera da allenatore dopo l'esperienza in chiaroscuro con la SPAL. Il contratto di De Rossi con la società giallorossa è da traghettatore, ma nello stesso tempo l'ex centrocampista avrà modo di giocare le proprie carte e giocarsi l'opportunità di una conferma per il futuro.
Dal punto di vista tattico dovrebbe restare il 3-5-2 con cui la Roma ha giocato nelle ultime stagioni, ma solo le prime uscite di campionato potranno confermare o modificare le tattiche fin qui avute dalla squadra giallorossa con José Mourinho.