Silvia Zanardi ha ventidue anni e del ciclismo italiano è una campioncina multiforme che ha vinto la medaglia d'oro Under 23 su strada agli Europei di Trento e il titolo continentale della Madison a Monaco, in coppia con Rachele Barbieri e già due volte iridata su pista a livello Juniores.
Polivalente, «Perché noi italiani abbiamo fatto di necessità virtù, scoprendo che pista e strada non sono inconciliabili a livello di preparazione, anzi»… Silvia partecipa per il secondo anno consecutivo all’UCI Track Champions League per migliorare ovunque tra le grandi, confrontandosi con le più forti.
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«E rispetto all’anno scorso, ho un po’ più d’esperienza sia da un punto di vista tecnico, anche se a Maiorca i risultati non sono arrivati, che in termini logistici e organizzativi per godermi appieno questo bellissimo spettacolo fra giochi di luci su piste illuminate come fossero schermi. È tutto molto scenografico e visivo grazie a Warner Bros. Discovery e spero che anche da casa, trasmesso su Eurosport, si possa catturare l’atmosfera speciale dell’evento».
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Nella sua categoria Endurance è la campionessa mondiale dell’Omnium Jennifer Valente, di cui ci aveva parlato Rachele Barbieri intervistata da DAZN, a comandare la classifica dopo la prima tappa di Maiorca: in testa senza vincere, terza nello Scratch vinto dalla solita ingiocabile Katie Archibald, e seconda a Eliminazione alle spalle di Anita Stenberg, con Zanardi e Barbieri rispettive ottava e decima in classifica generale.
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«Essere in forma a fine stagione è complicato, specie per chi come me fa anche molta strada. Inoltre, avendo fatto una pausa dopo i Mondiali di pista, sapevo di non avere la gamba buona per la prima tappa, ma farò meglio nel corso dell’evento, anche se le gare sono ravvicinate e sabato 19 novembre si corre già a Berlino (in diretta dalle 18:30 su Eurosport 1 disponibile su DAZN, ndr). Sono certa di avere dei margini di crescita.
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Silvia non è più sola nell’Endurance, perché per la seconda edizione di Champions League può contare su Rachele Barbieri, con cui è salita sul gradino più alto del podio di Monaco 2022: «Una “rivale speciale”, diciamo così… Sarebbe bello se ci fosse stata la Madison, o comunque una gara a squadre, ma sono molto felice di averla qui con me e di poter ricambiare qualche consiglio, visto che lei è più esperta, ma esordendo in Champions League non conosceva così bene il format».
Insieme a blocco verso St Quentin-en-Yvelines prossimo velodromo olimpico di Parigi 2024, che per tutte significa molto in linea evolutiva e dopo i Mondiali sarà anche sede di Champions League sabato 26 novembre su Eurosport 1. «È un bellissimo velodromo e speriamo di tornarci per i Giochi Olimpici. Intanto divertiamoci in Champions League, offrendo il migliore spettacolo».
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