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Giro d’Italia

DAZN intervista Robbie McEwen sulle volate del Giro d'Italia

DAZN intervista Robbie McEwen sulle volate del Giro d'ItaliaDAZN

C’erano una volta i velocisti puri, purissimi, che sfrecciavano in volata sfidandosi a testa bassa e colpi di pedale, talvolta regolandosi a suon di gomiti su quei rettilinei infiniti e furiosi. Di sprint, Robbie McEwen in carriera ne ha vinti 230 a cavallo dei secoli: 12 tappe del Giro d’Italia e uguali al Tour de France, di cui è stato tre volte signore in maglia verde. Alla Corsa Rosa, pur con un certo astio più o meno sportivo, ha sfidato Cipollini e sui traguardi della Grande Boucle ha visto nascere il mito Cavendish. Cavallerie rusticane di un ciclismo che oggi, così diverso e ancora bellissimo, McEwen commenta in esclusiva per Eurosport, dove il Giro è in diretta integrale. L’abbiamo intervistato e il tempo è passato via veloce.

Giro d'Italia 2006, Robbie McEwenGetty Images

Due nomi veloci: Cavendish e Kaden Groves

Tutti terranno d'occhio Cavendish, naturalmente, perché è un’icona delle volate. Se potrà vincerne una, è una domanda da un milione di dollari, ma certamente non scommetterei mai contro di lui, anche se credo che il più veloce del Giro sarà Kaden Groves, che l’hanno scorso ha vinto una tappa alla Vuelta di Spagna. È molto forte, reagisce bene alle piccole salite e ha anche una buona squadra, l'Alpecin-Deceuninck. Oltre a lui Fernando Gaviria, che ama il Giro e ne ha vinto 5 tappe, ma avete visto Jonathan Milan al primo sprint?

Fatto di un'altra pista: Jonathan Milan

Jonathan Milan s'è messo a ruota di Groves e ha stravinto a San Salvo. Campione olimpico su pista e fenomeno dell’Inseguimento, come Ganna, anche Milan esce dalla pista italiana per imporsi sulle strade della Corsa Rosa. Non vedo molti altri velocisti e anche senza Demare o Ewan, non prevedo molte volate affollate. Se Cavendish potrà vincerne una, è una domanda da un milione di dollari, ma certamente non scommetterei mai contro di lui.

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«Non ci sono più i velocisti di una volta»

Le tappe per velocisti sono cambiate. Ai miei tempi, per tutti gli anni Novanta fino ai primi Duemila, le nostre frazioni erano completamente piatte e al Giro accadeva per “far vincere” Cipollini, poi la corsa s’è evoluta a seconda di chi fosse il grande favorito italiano del momento: all’apice di Paolo Bettini, hanno messo dei piccoli arrivi in salita e in linea evolutiva, oggi le tappe in volata sono tutte piuttosto accidentate perché non ci sono più sprinter puri: tengono in salita e si sfidano su più terreni.

Il Giro di Roglic contro Evenepoel 

Remco Evenepoel e Primoz Roglic sono di un altro livello: è stato evidentissimo fin dalla Volta a Catalunya a darsela su ogni salita, ma c'è un detto: quando due cani lottano per un osso, può darsi che un terzo venga a rubarglielo. Carapaz, per esempio. Più del Tour e della Vuelta, il Giro d’Italia ha poi così molte variabili: un giorno di crisi può mandarti fuori classifica. Inoltre, Roglic ha già avuto i suoi problemi sia al Tour che alla Vuelta: è caduto spesso, è il suo ostacolo principale e lo sanno anche tutti gli altri, che cercheranno di metterlo sotto pressione per testare al massimo le sue capacità… Anche di guida. E al Giro è accaduto proprio a Evenepoel di doversi ritirare per una caduta.

Remco Evenepoel esulta al traguardo durante il mondiale di ciclismo

C'è un altro posto sul podio

Per il podio c’è Aleksandr Vlasov in costante crescita prestazionale e m’incuriosisce Lennard Kamna, che l’anno scorso ha spianato le salite per il trionfo di Jai Hindley. Mi piacciono molto anche Jack Haig e Tao Geoghegan Hart, che quando viene in Italia ha un altro passo e ha da poco vinto il Tour of the Alps: per lui molto dipenderà dal compagno Thymen Arensman, che ha un grande talento, ma quest’anno non ha ancora lasciato il segno.

Generazione di fenomeni

Mathieu van der Poel, Wout van Aert, Tadej Pogacar… Il ciclismo sta vivendo un momento d’oro di straordinari corridori: le classiche sono sempre più spettacolari e il Tour dell’anno scorso, grazie a Jonas Vingegaard, è stato finalmente all’altezza del nome che porta. Questa è una stupenda generazione e così godiamoci il Giro d’Italia perché anche qui sono tornate le stelle e noi non vediamo l’ora di vederle brillare.

Tour de France 2022, Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar all'arrivo della 17a tappa sul Col de PeyragudesGetty

Un ricordo del Tour de France

Io ai miei tempi ero già un velocista diverso e per questo la mia tappa impressa nella memoria è stata al Tour de France, quando pareva andasse tutto storto: tutto il contrario di quanto avessi studiato. Era la Londra-Canterbury del Tour de France 2007, sono caduto a 20 chilometri dall'arrivo ed eravamo a oltre un minuto dal gruppo, poi la mia squadra ha fatto un lavoro incredibile per riportarmi in fondo al gruppo a circa quattromila metri dall’arrivo, quando sono riuscito scalare molte posizioni per iniziare il mio sprint da molto indietro: prima della curva che precede l'arrivo. Ero esausto e d è stato uno sprint di rabbia: ero ancora teso per la caduta mentre sfilavo tutti i velocisti prima del traguardo. Per la mia squadra fu un successo incredibile e io mi sentii come risorto dalle ceneri.

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LA PROGRAMMAZIONE DEL GIRO D’ITALIA IN DIRETTA INTEGRALE SU EUROSPORT 1
Lunedì 8 maggio 3ª tappa Vasto-Melfi dalle 11:30 su Eurosport 1
Martedì 9 maggio 4ª tappa Venosa-Lago Laceno dalle 12:15 su Eurosport 1
Mercoledì 10 maggio 5ª tappa Atripalda-Salerno dalle 12:30 su Eurosport 1
Giovedì 11 maggio 6ª tappa Napoli-Napoli dalle 12:45 su Eurosport 1
Venerdì 12 maggio 7ª tappa Capua-Campo Imperatore dalle 11:00 su Eurosport 1
Sabato 13 maggio 8ª tappa Terni-Fossombrone dalle 11:30 su Eurosport 1
Domenica 14 maggio 9ª tappa Savignano sul Rubicone-Cesena (crono) dalle 13:00 su Eurosport 1
Martedì 16 maggio 10ª tappa Scandiano-Viareggio dalle 11:45 su Eurosport 1
Mercoledì 17 maggio 11ª tappa Camaiore-Tortona dalle 11:15 su Eurosport 1
Giovedì 18 maggio 12ªtappa Bra-Rivoli dalle 12:15 su Eurosport 1
Venerdì 19 maggio 13ª tappa Borgofranco d’Ivrea-Crans Montana (SVI) dalle 10:45 su Eurosport 1
Sabato 20 maggio 14ª tappa Sierre (SVI)-Cassano Magnago dalle 11:45 su Eurosport 1
Domenica 21 maggio 15ª tappa Seregno-Bergamo dalle 11:30 su Eurosport 1
Martedì 23 maggio 16ª tappa Sabbio Chiese-Monte Bondone dalle 10:30 su Eurosport 1
Mercoledì 24 maggio 17ª tappa Pergine Valsugana-Caorle dalle 12:30 su Eurosport 1
Giovedì 25 maggio 18ª tappa Oderzo-Val di Zoldo dalle 12:00 su Eurosport 1
Venerdì 26 maggio 19ª tappa Longarone-Tre Cime di Lavaredo dalle 11:15 su Eurosport 1
Sabato 27 maggio 20ª tappa Tarvisio-Monte Lussari (crono) dalle 11:15 su Eurosport 1
Domenica 28 maggio 21ª tappa Roma-Roma dalle 15:30 su Eurosport 1

Da sabato 6 a domenica 28 maggio il Giro d’Italia sfila dalla Costa dei Trabocchi all’ultimo traguardo di Roma, fra i magnifici scenari marittimi e le salite icone della Corsa Rosa: saranno 21 tappe per un totale di 3489 chilometri per la prima volta in diretta integrale su Eurosport 1 (disponibile su DAZN) con Luca Gregorio, Riccardo Magrini, Wladimir Belli, Moreno Moser e Alberto Contador al commento del Giro.