Dell'ultimo Europeo ci si ricorderà anche per quegli interminabili secondi di fiato sospeso con Christian Eriksen accasciato al suolo nel match di Copenaghen tra Danimarca e Finlandia.
Minuto 42' del primo tempo: il crollo a terra, gli occhi sbarrati, il panico generale con l'intervento immediato dei soccorritori. La moglie del centrocampista in lacrime sul terreno di gioco, consolata poi da Kjaer, e una storia che, fortunatamente, ha avuto poi un lieto fine.
Ora però è tempo di capire il futuro sportivo del talento danese che, a quanto pare, non potrà più giocare nel campionato italiano: il Coni non fornirà all'interista l'idoneità sportiva.
Il no del Coni all'idoneità
Nei prossimi giorni è attesa l'ufficialità da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano: i medici italiani non forniranno l'idoneità al classe '92.
Si può quindi definire oramai conclusa l'esperienza in Serie A TIM per il campione che, per ovvi motivi, in questa stagione non è mai stato a disposizione del nuovo tecnico nerazzuro, Simone Inzaghi.
La risoluzione con l'Inter
E' arrivata allora la risoluzione contrattuale con l'Inter. Perché se da un lato è vero che i medici non sono intenzionati a rilasciare il nulla osta a Eriksen, dall'altro lato è lo stesso giocatore a voler proseguire la sua carriera da calciatore.
Resta ora da capire dove e quando realizzare questo desiderio: la paura di una ricaduta, di un pericolo dietro l'angolo, è un retropensiero che inevitabilmente accompagnerà qualsiasi società sporitva potenzialmente interessata a Eriksen.
Il ritorno in Olanda o in Danimarca
L'Eredivisie olandese però, campionato carissimo al centrocampista visti gli anni trascorsi con la maglia dell'Ajax, parrebbe essere pronta a riaccoglierlo. Gli stessi Lancieri parrebbero infatti intrigati dall'idea di riportare a casa il loro vecchio pupillo.
Ma la Danimarca, terra natale del centrocampista, non è un'opzione da scartare: l'Odense, squadra in cui è cresciuto Eriksen nelle giovanili, sembra la più interessata al momento.
A prescindere da ciò che sarà, servirà ovviamente un parere favorevole da parte dei medici. E qui si aprono dubbi: perché in alcuni Paesi viene concesso il ritorno alla pratica sportiva e in altri no? Per quanto l'amore per questo sport possa superare ogni limite, quello della vita umana è uno di quelli che deve sempre essere rispettato: Eriksen e la sua famiglia l'hanno toccato fin troppo da vicino. Presto si saprà se il suo sogno potrà (ri)diventare realtà...