F1, il direttore di gara Wittich si dimette: al suo posto la Fia ha scelto Rui Marques

A partire dal GP di Las Vegas la Formula Uno avrà un nuovo direttore di gara. La Federazione Internazionale ha, infatti, reso note le dimissioni di Niels Wittich, che, a sorpresa, lascia il ruolo di “race director” con effetto immediato. Il tedesco aveva assunto l’incarico lasciato vacante da Michael Masi a fine 2021 in collaborazione con Eduardo Fretas, già direttore di gara nel WEC, per poi assumerne il controllo a tempo pieno dal 2023. “Niels ha adempiuto alle sue numerose responsabilità di direttore di gara con professionalità e dedizione - ha commentato la Fia in una nota ufficiale - lo ringraziamo per il suo impegno e gli auguriamo il meglio per il futuro”. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno nei corridoi della Federazione, tanto che, come riporta la BBC, gli stessi dipendenti dell’organo di controllo della F1 ne erano stati informati da meno di una settimana. È, infatti, particolarmente insolito che il direttore di gara lasci il suo incarico a sole tre gare dalla fine della stagione e non è da escludere che la decisione sia legata al deteriorarsi dei rapporti tra il tedesco e il Presidente della Federazione Ben Sulayem. Quel che è certo è che le dimissioni di Wittich seguono quelle di diversi membri di spicco della Fia che negli utili dodici mesi ha assistito alla perdita di diversi volti noti. A sostituire il cinquantaduenne tedesco sarà Rui Marques, che assumerà il ruolo di direttore di gara a partire dal prossimo GP di Las Vegas. “Rui porta con sé una vasta esperienza, avendo precedentemente ricoperto il ruolo di commissario di pista, esaminatore, commissario nazionale e internazionale, vicedirettore di gara e direttore di gara in vari campionati.”, ha spiegato la Federazione. Al portoghese ora il compito di gestire un incarico che negli ultimi tempi ha sollevato più di un malcontento tra Fia e team di F1 nella gestione delle situazioni di gara. La partenza di Wittich arriva, infatti, a poche settimane dalle discussioni legate alla penalità comminata a Lando Norris nel GP del Texas, poi sfociata in un cambio di linea da parte dei commissari con l’obbiettivo di impedire ai piloti di difendersi accompagnando i rivali fuori pista.