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World Championship Kickboxing

Faraoni: "Con Feger più facile del previsto. Il sogno mondiale è forte. E che meraviglia il pubblico dell'Atlantico..."

Faraoni: "Con Feger più facile del previsto. Il sogno mondiale è forte. E che meraviglia il pubblico dell'Atlantico..."DAZN
Mattia trionfa nel match contro Feger e si prepara ad affrontare Tapia per il titolo mondiale. Un momento di forma straordinario per il fighter romano, condito da tanti progetti e sogni personali. L'unico capace di "stenderlo" nella magica notte dell'Atlantico? Maccio Capatonda con un in bocca al lupo particolare...

Mattia Faraoni l'aveva promesso e l'ha fatto. Senza troppi fronzoli, senza troppi giri di parole, il talento italiano del fighting ha saputo rispettare le aspettative e confermare i pronostici del suo match all'Atlantico contro "The Machine" Vadim Feger.

Anzi, è andato oltre. Schiantando letteralmente il campione tedesco WKU e campione europeo WFMC. Un uragano azzurro che si è abbattuto contro l'avversario utilizzando intelligenza e potenza. 49 secondi dopo l'inizio della seconda ripresa il colpo che ha mandato al tappeto Vadim e ha proiettato Mattia Faraoni di diritto tra i big mondiali. Ora si sogna in grande in vista dell'incontro per il titolo mondiale contro Albert Tapia.

Mattia Faraoni vs Vadim Feger

E, a proposito di sogni, Mattia si racconta ancora una volta a DAZN dopo un pisolino pomeridiano con la sua piccola Chloe: "L'adrenalina è ancora alle stelle, sto cominciando a riprendere adesso i ritmi normali. Mi capita sempre dopo gli incontri di metterci qualche giorno per ristabilizzarmi. Sabato, dopo il match, penso di aver dormito al massimo un'ora: ero ancora euforico. Ma che meraviglia...".

Primo sogno preso dal cassetto. Ce ne sono altri ora...

"Saranno bellissimi mesi. Il 28 agosto mi sposerò con Alessia, sarà un giorno speciale. E sì, anche la data è stata scelta in funzione degli impegni sportivi. Abbiamo trovato una via di mezzo: un periodo dell'anno in cui non si combatte tendenzialmente e la speranza che il meteo possa regalarci una splendida giornata. Intanto faccio gesti scaramantici... (ride, ndr)". 

Mattia Faraoni vs Vadim Feger

Raccontaci l'incontro con Feger

"Sono riuscito a mantenere il mio stile e a confondere Vadim. Mi aspettavo decisamente un match più duro di quanto poi effettivamente si è rivelato. Devo dire che sono andato abbastanza tranquillo e non pensavo di chiuderla così in fretta. Sono anche riuscito a provare un po' di schemi che stavamo testando in palestra. La bravura dei miei coach sta proprio nel non standardizzare l'allenamento su tutti gli atleti, ma lasciare spazio alle nostre sfumature: devo loro tanto. Sono maturato e sto crescendo moltissimo sotto la loro guida. Negli incontri sono libero poi di mostrare la mia tecnica e le mie skills".

A tal proposito: dopo averci parlato tanto dei tuoi colpi micidiali sulla media distanza, l'hai steso con un gancio. Era pretattica?

"(ride, ndr) Alla fine l'importante era destabilizzarlo grazie alle mie finte e aprirmi dei varchi per colpirlo. Ci sono riuscito con quel gancio dopo altri colpi importanti, sono contento di come è andata".

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Tu e il tuo team avete accettato di sfidare Feger nonostante il suo sovrappeso... 

"Credo abbia influito abbastanza nell'andamento dell'incontro. Le saune e le corse a cui si è sottoposto per perdere più peso possibile lo hanno sicuramente debilitato. Non si è presentato al top della forma e credo che questo errore sia stato pagato nel corso della sfida. Sono aspetti che ti scaricano. Capita ogni tanto ai professionisti di presentarsi non perfetti al momento della pesata. Lui aveva poco più di 3kg oltre il limite, gli è stato concesso di fare di tutto per perdere più peso possibile. C'è una tabella molto rigida da seguire per perdere peso grazie all'assunzione di acqua nei giorni prima della pesata. Per noi era ok, a patto che la mattina dell'incontro fosse non sopra i 90 chili e mezzo".

Nella nostra chiacchierata pre match abbiamo parlato tanto di social e del loro potenziale. In prima fila sabato, tra gli spettatori, c'erano tantissimi Tiktoker

"Influencer e Tiktoker tra i più famosi in Italia: averli lì significava raccontare il nostro mondo a una platea vastissima. Parliamo di milioni di followers. Chi l'avrebbe mai detto tempo fa, eppure ciò che riescono a fare con questi nuovi mezzi è qualcosa di incredibile".

Ormai state prendendo a cazzotti anche l'algoritmo dei social...

"Sei video con tematiche del match, dalla pesata al face to face, al commento del match, ecc... sono finiti in tendenza su Youtube. Cose che Sanremo levate (ride, ndr). Scherzi a parte sono davvero orgoglioso di questi numeri. Un po' egoisticamente mi fa piacere e lo dico a nome di tutti, ma è una sorta di lavoro ormai, lo stiamo capendo, che ci ripaga con tanta visibilità e tutte le logiche conseguenze".

E c'erano pure Vip del calibro di De Sica e Maccio Capatonda

"De Sica è da sempre un mio idolo. Christian mi ha sempre scritto anche prima del match, e la sera si è congratulato con un bellissimo messaggio. Lui e tanti altri sono rimasti molto felici non solo del mio incontro, ma di tutta la serata. Tornando al discorso del bene che tutto il movimento sta ricevendo".

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Che ti ha detto Maccio?

"(ride, ndr) Maccio è incredibile. Prima dell'incontro è passato nel mio spoagliatoio. Mi ha guardato e mi ha detto: "Non c'è nulla da fare? Sicuro che non riuscite a risolverla a parole?". Mi ha letteralmente steso. Stavo morendo... Nonostante la tensione prematch mi ha strappato una risata".

Parliamo del tuo fantastico pubblico

"Sono sceso dal ring e mi sono goduto il loro abbraccio. Io sono molto riconoscente alle persone. C'è gente che arrivata da Brescia, Arezzo, Milano, Lecce, Palermo e tanti altri luoghi. Ho detto al mio staff che non me ne sarei andato se non avessi salutato tutti, a costo di fare le 4 di notte. Negli spogliatoi saranno entrate 1.000 persone, ho voluto accontentare tutti. So e sappiamo quanto dobbiamo loro, per il supporto, il sostegno, la passione che ci regalano. Per questo credo che la riconoscenza sia la prima forma di gentilezza dell'animo umano. C'è gente che ha pagato il biglietto dell'evento, si è spostata, ha dormito fuori: come posso non regalargli almeno qualche secondo del mio tempo? All'Atlantico è stato bellissimo soprattutto grazie a loro".

E avevi parlato anche dei tanti giovani del circuito. Sabato è stata una serata fantastica per tanti talenti azzurri

"Tutti i match sono stati scelti per realizzare uno spettacolo unico, con nessun verdetto scontato. Roberto "Robertino" Oliva ad esempio: sono un po' di parte, ma è appena ventenne e già ha vinto un titolo internazionale in Giappone, ha vinto per k.o. l'altra sera, e ha margini di miglioramento importanti. Io tengo gli occhi su di lui perché lo ritengo un vero talento".

Che rapporto hai con i tuoi compagni di allenamento?

"Il rapporto con i ragazzi è vero, autentico e sincero, ma per lo più lo mantengo nel contesto di riferimento. Ora visti i tanti impegni, tra casa con Alessia e la piccola, i video da pubblicare, gli allenamenti, fisioterapia, ecc... devo dire che spesso sono i miei amici a venirmi a trovare poco prima delle sessioni. Capiscono che è un momento veramente denso ma chi mi vuole bene riesce a starmi lo stesso vicino. La fatica in questo momento si sente, ma penso anche a chi fa tanti sforzi dopo una giornata di lavoro e poi va ad allenarsi la sera. Quindi di certo non mi lamento, anzi, mi ritengo fortunato".

Mattia Faraoni vs Vadim Feger

Prossimo step: lo spagnolo Albert Tapia per il titolo mondiale

"In K1 i titoli sono assegnati in 5 riprese e non 3. Nel pugilato sono 10 nazionali e 12 internazionali. Cambia tutto. Pensiamo ai calci dell'altra sera: non si può fare per 10 riprese ovviamente. Il fatto che si alzi a 5 per via dell'assegnazione del titolo fa cambiare la strategia. Che tipo di lottatore è Tapia? Stilisticamente non ha l'eleganza dalla sua ed è più basso di me, ma è fortissimo. Ha già vinto il titolo più di una volta: servirà massima attenzione contro di lui. Tante volte chi prima colpisce ha un po' di vantaggio, qui servirà studiare una strategia per gestire il match in maniera differente. Non dovrò cadere a livello di indole nella "bagarre"".

Lo conosci già?

"Non di persona. In questi casi o ci si incrocia a qualche evento precedente o conosci il campione della tua categoria e lo studi da video. Cercherò di arrivare preparato e al massimo per coronare questo sogno. Verso metà maggio andrò ad Amsterdam per un allenamento intensivo: lì c'è una cultura unica del nostro sport, delle palestre strepitose. Voglio premararmi a dovere".

Noi non vediamo l'ora di rivederti...

"Non voglio sviolinare, ma è stato bellissimo vederci su DAZN. Ho visto facce felicissime quando hanno saputo che saremmo stati trasmessi sulla piattaforma. Questa è una forma di legittimazione importantissima per me, noi, tutto il movimento. Davvero ci siamo sentiti come in Serie A".

E per chiudere con un paragone calcistico: facciamo che tu però il mondiale ce lo regali?

"(ride, ndr) Farò di tutto per portarlo a casa!".