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Perché Federico Chiesa è un potenziale pallone d'oro

Enrico Turcato
Perché Federico Chiesa è un potenziale pallone d'oro(C)Getty images
L’attaccante della Juventus continua a brillare anche con la maglia della Nazionale: nell’ultimo anno è cresciuto tantissimo e con Allegri come guida può migliorare ancora.

Nonostante sia in leggero calo fisico nell'ultimo periodo (Allegri l'ha schierato solo a partita in corso contro l'Inter), il 2021 di Federico Chiesa è stato assolutamente straordinario

L'esterno della Juventus ha brillato di luce propria, ha corso sempre fino alla fine, ha lottato, tirato e creato. La solita scarica di elettricità, per un giocatore che pare davvero in ascesa totale, pronto ad ambire anche a riconoscimenti individuali a livello internazionale.

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Feeling naturale con la Juventus

Il 5 ottobre 2020 Chiesa è passato in prestito biennale per 10 milioni di euro alla Juventus, con obbligo di riscatto per 40 milioni (più 10 milioni di bonus) al verificarsi di determinate condizioni. Ha lasciato la Fiorentina dopo oltre quattro stagioni (e 34 gol), per ambizione e per la volontà di imporsi anche in un top club come la Juve.

A Torino l’esterno d’attacco, figlio d’arte, è arrivato nello scetticismo generale, ma nel giro di una sola stagione ha conquistato tutti. Accelerazioni, spunti, determinazione, cattiveria, tecnica: ha messo in mostra tutto il suo repertorio, risultando decisivo sia per la conquista del quarto posto che della Coppa Italia. Pirlo ci ha puntato da subito e lui ha risposto collezionando ben 14 reti in 43 presenze.

  • L’esordio in bianconero: Crotone-Juventus 1-1, 17/10/20, Serie A
  • Il primo gol con la Juventus: Juventus-Dinamo Kiev 3-0, 2/12/20, Champions League
  • La prima doppietta: Milan-Juventus 1-3, 06/01/21, Serie A
  • La miglior prestazione: Juventus-Porto 3-2, 09/03/21, Champions League

Ora è la stella dei bianconeri

Il rendimento di Chiesa con la Juventus è andato in crescendo. La doppietta nella vittoria a San Siro con il Milan, il gran gol da fuori all’Atalanta, la doppietta al Porto nello sfortunato ottavo di finale di Champions League, la rete in finale di Coppa Italia.

Federico è diventato protagonista, si è preso la Juventus e ora è entrato in sintonia anche con Massimiliano Allegri. La splendida rete al Chelsea nel match di Champions League del 29 settembre ne ha definitivamente tracciato il percorso: in questo momento Chiesa è la vera stella della Juventus.

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La posizione in campo: non solo esterno, anche attaccante centrale

La principale novità riguarda l’utilizzo che ne sta facendo Allegri alla Juventus e che in parte ha riproposto anche Mancini nell’ultimo match con la Nazionale: Chiesa parte più centralmente e, quindi, oltre ad essere un esterno perfetto per il 4-3-3, si sta dimostrando efficace anche come attaccante centrale in un 4-4-2. La sua velocità e la sua perfetta conduzione di palla, gli permettono di sfruttare nel migliore dei modi spazi e ripartenze.

Europei e Nations League: status internazionale

I due gol agli Europei vinti dall’Italia, contro Austria e Spagna, la prestazione contro gli iberici a San Siro, le frequenti reti in Champions League, fotografano alla perfezione lo status raggiunto da Federico Chiesa.

Parliamo ormai di un giocatore di status internazionale, di un ragazzo che a 24 anni fa costantemente la differenza anche a livello europeo. I margini di crescita sono ancora enormi, ma sicuramente le sue medie realizzative sono aumentate, così come la sua popolarità, tanto da avere estimatori in quasi tutti gli staff tecnici continentali (inclusi quelli di City e PSG).

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Pallone d’oro? Ora è presto, ma ci sono possibilità future

E quindi quale sarà il futuro di Chiesa? La Juventus non ha la minima intenzione di privarsene e punta su di lui per risollevare una stagione iniziata con il piede sbagliato. L’attaccante bianconero migliora di partita in partita, ha delle potenzialità ancora inesplorate e pare destinato a togliersi ancora tante soddisfazioni.

La mentalità è quella ideale per affermarsi, la leadership è naturale, il ritmo delle giocate è quello ideale per fare la differenza nei grandi tornei europei. Insomma Chiesa ha tutto per imporsi a livello internazionale e provare ad ambire a quel premio che un Italiano non vince dal 2006.

Il pallone d’oro al momento ha ancora ben altri favoriti, anche nel prossimo futuro, da Haaland a Mbappé. Ma se Federico figlio di Enrico dovesse continuare così, nel novero dei più grandi calciatori del pianeta ben presto potrebbe finirci anche lui.